Divertente, frenetico, apparentemente caotico, ma con una logica ben definita che sa come catturare lo sguardo del pubblico, Saturday Night racconta da vicino i 90 minuti precedenti alla messa in onda del celebre programma in grado di riscrivere totalmente le regole dello spettacolo televisivo americano (e non solo).
Era esattamente l’ 11 ottobre del 1975 (Jason Reitman, il regista di questo riuscitissimo film ancora non era nato) e la televisione era sul punto di subire un cambiamento decisivo, in grado di rivoluzionare le regole della comicità e dello spettacolo in linea generale.
L’occhio apparentemente anarchico del regista ci porta proprio in quel turbinio fatto di ansie, frenesia, egotismo, rancori e astri nascenti che si nasconde dietro il microcosmo di quello che sarà un successo. Nessun artista ne è consapevole realmente, tutti si comportano come cani sciolti in attesa del padrone, ma c’è un’ insolita magia anarchica che governa il caos da cui prenderà vita il Saturday night.
Jason Reitman ha la non comune capacità di rendere partecipe il suo pubblico, di catapultarlo nel vivo di quei fatidici 90 minuti prima del debutto. E la narrazione frenetica rende l’insieme non una semplice cronaca asciutta minuto per minuto, ma un groviglio di emozioni, tensioni e ansie che si amalgamano in un tutto perfettamente riuscito.
Presentato nella sezione “Grand Public”, Saturday Night è uno sguardo interiore nelle dinamiche complesse di quel gruppo di artisti, cantanti, comici presentati come i “not ready for Prime Time Players” cioé non pronti per la prima serata.
Stiamo parlando di artisti del calibro di personalità come Chevy Chase, Garrett Morris, Dan Aykroyd, John Belushi, Jim Henson, Andy Kaufman, Gilda Radner, Jane Curtin, (tra gli altri) , proprio quelli che daranno vita a uno show irriverente e rivoluzionario, capace di scardinare l’impostazione bigotta e perbenista della televisione americana degli anni Cinquanta e Sessanta.
Su tutti c’è la mente di Lorne Michaels (Gabriel LaBelle, molto maturato artisticamente dai tempi di The Fabelmans di Steven Spielberg)giovane produttore canadese, che sente che forse è giunto il momento della sua grande occasione. Sembra spaesato e apparentemente poco lucido, ma è profondamente convinto del successo dell’ impresa assieme al suo co-produttore Dick Ebersol. Tuttavia, prima di dare il via al nuovo e noto show, bisogna attraversare e vivere ogni attimo di quei fatidici 90 minuti precedenti al grande momento e con essi ci si immerge nel caos, nei drammi e nelle intemperanze degli artisti sul set.
E così le insicurezze di Dan Aykroyd (Dylan O’Brien), la sfida aperta con la vecchia comicità, l’egocentrismo di Chevy Chase (Cory Michael Smith ) che si ritiene la star dello spettacolo, in conflitto con il talento indiscusso di John Belushi (Matt Wood) riluttante a firmare il contratto e infastidito dal costume da ape che lo renderà popolare presso il nuovo pubblico televisivo. Ancora. La cocaina dietro le quinte, le nevrosi delle prime donne, le smanie, i conflitti mai dichiarati ma pronti a scoppiare da un momento all’ altro. In questo caos indefinito tutto sembra vacillare ma una sorta di coscienza collettiva fatta di insicurezze, alleanze, tensioni e nevrosi sembra portare al fatidico momento dell’inizio dello show in modo quasi automatico.
11 ottobre 1975: nasce , quasi mezzo secolo fa, il Saturday Night, destinato a imperituro successo. E da quel momento non si torna più indietro. Molto, molto raccomandato ma attenzione! Esce solo tre giorno nelle sale italiane, non lasciatevelo scappare.
In sala come Evento speciale il 21, 22 e 23 ottobre 2024.
Saturday Night –Regia: Jason Reitman; sceneggiatura: Gil Kenan, Jason Reitman; fotografia: Eric Steelberg; montaggio: Nathan Orloff, Shane Reid; musiche: Jon Batiste; interpreti: Gabriel LaBelle, Rachel Sennott, Cory Michael Smith, Ella Hunt, Dylan O’Brien, Emily Fairn, Matt Wood, Lamorne Morris, Kim Matula, Finn Wolfhard, Nicholas Braun, Cooper Hoffman, Andrew Barth Feldman, Kaia Gerber, Tommy Dewey, Willem Dafoe, Matthew Rhys, J.K. Simmons, Nicholas Podany; produzione: Sony Pictures; paese: USA; durata: 90 min; distribuzione: Eagle Pictures.