Festival di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2024): Broken Rage di Takeshi Kitano (Fuori Concorso)

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È quasi imbarazzato Takeshi Kitano, alla conferenza stampa di presentazione di questo suo Broken Rage, oggetto filmico peculiarissimo della durata di un’ora e 2 minuti. Non aveva calcolato che la Mostra del Cinema di Venezia è particolarmente affezionata a Nonno Takeshi, e non ha esitato ad invitarlo, seppur con questa bizzarra opera commissionatagli da Amazon. E ha fatto bene, Broken Rage, è una commedia slapstick divertentissima con un twist geniale che ci ha fatto piangere dalle risate sino all’ultimo secondo, ed è decisamente il film più esilarante visto in tutto il festival.

Per forza di cose questa recensione dovrà in parte entrare nel merito della costruzione nel film e quindi ci sarà qualche spoiler.

La prima parte si incarica, diciamo così, di imbandire la tavola: seguiamo un sicario, Nezumi (interpretato da Takeshi Kitano stesso), che si ritrova a collaborare con la polizia per sgominare un cartello di droga, il film è costruito e girato in maniera volutamente ingenua, anche la scrittura contiene quell’elemento infantile, inserendo tutte le situazioni più classiche del genere, illustrate nella maniera più convenzionale possibile. La recitazione statica e le battute ricche di cliché rendono già tutto estremamente esilarante, sembra di vedere un cortometraggio realizzato da un ragazzino di 16 anni.

L’intuizione geniale arriva nella seconda metà del film, in cui la stessa identica storia viene raccontata con un tocco umoristico irresistibile, il sicario Nezumi si ritrova a rivivere le stesse situazioni con l’aggiunta di elementi e situazioni estremamente” fantozziane”, rendendo omaggio alle piccole storielle che compaiono talvolta in appendice dei manga dai toni seri e drammatici, con i protagonisti super deformed e situazioni esilaranti.

Talvolta tra una scena e l’altra compaiono delle spassose schermate che simulano i commenti in diretta di un finto pubblico che tramite messaggi in una bacheca si interrogano su ciò che stanno vedendo, tali momenti vengono spudoratamente chiamati “riempitivo per la durata” dato che inizialmente il regista era convinto che il risultato finale sarebbe stato molto più lungo di quello effettivo.

L’atmosfera goliardica con cui il pubblico ha accolto il film, ridendo di gusto e fragorosamente, confermano la popolarità di nonno Takeshi, (c’è stato un boato quando il suo nome è comparso nei titoli di testa) e la scommessa è stata vinta con questo film.

“Non mi aspettavo che fosse presentato in un festival come questo”, ha detto Kitano alla conferenza stampa. “Non lo so, avrei dovuto fare meglio. Avrei dovuto essere più serio”, assolutamente no, caro Takeshi, Broken Rage ci dice quello che più di tutti avevamo bisogno di sentirti dire, che ti diverti ancora moltissimo a fare cinema, e che, nonostante i grandi capolavori che ci hai regalato, non hai perso il tuo smalto da comedian che i tuoi fan conoscono bene e ricordano con affetto.


Broken RageRegia: Takeshi Kitano; sceneggiatura: Takeshi Kitano; fotografia: Takeshi Hamada; montaggio: Takeshi Kitano, Yoshinori Ohta; scenografia: Atsuo Hirai; costumi: Hideyuki Kurosawa, So Kurosawa; musiche: Shinya Kiyozuka; suono: Yasuo Takano; effetti visivi: Kasuyori Kosaka; interpreti: Beat Takeshi, Tadanobu Asano, Nao Ômori; produzione: Kitano Agency (Emiko Kitano); origine: Giappone, 2024; durata: 62 minuti.

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