Old People di Andy Fetscher

  • Voto
3


Come premessa dobbiamo subito dire che se la sceneggiatura di Andy Fetscher avesse sostenuto adeguatamente la sua stessa, per altro buona, regia, il giovane regista tedesco avrebbe probabilmente ottenuto di più da Old People e noi spettatori avremmo beneficiato di un piacere maggiore.
Perché l’idea alla base del film sarebbe ottima e, si può rischiare di dirlo, originale per il genere horror a cui appartiene. Netflix, che distribuisce il film, offre spesso opere di produzioni meno importanti e famose le quali, a volte, si rivelano esperimenti interessanti, frutto senza dubbio della volontà e del desiderio di affermarsi da parte dei cineasti coinvolti, nel tentativo di raccontare qualcosa di diverso. Non si tratta di una nuova onda nata in uno specifico paese, ma di un sentimento comune a quanti ambiscono emergere. E ciò è percepibile, in modo particolarmente significativo, a nostro avviso, negli horror che da sempre anche nei lontani anni Trenta del secolo scorso erano terreno di sperimentazione visuale (oltre che di un genere spettacolare e a basso costo). Andy Fetscher ci sembra appartenere a questo ideale gruppo di giovani cineasti e l’idea di demonizzare le persone più anziane, di renderle paurose e pericolose è appunto molto interessante.
La storia è presto detta: la protagonista Ella (Melika Foroutan) torna nel proprio paese per il matrimonio della sorella (Maxime Kazis) con i suoi due figli, ma la festa si trasforma in un incubo quando gli anziani di una casa di riposo, che ospita anche suo padre, diventano aggressivi e violenti fino a commettere degli omicidi. Liberatisi dalla loro prigionia, si scatenano proprio contro la famiglia di Ella circondando la sua casa, guidati da un vecchio dal fisico comunque possente e dallo sguardo assassino (Gerhard Bos).

Gli anziani, dunque come gli zombi: Old People = La notte dei morti viventi (1968) – sarebbe bello, purtroppo l’ idea di partenza non è stata sviluppata da una sceneggiatura altrettanto originale che possa minimamente permettersi di avvicinarsi al capolavoro di George Romero. E’ un peccato perché si ha la sensazione che il potenziale del film possa esplodere in ogni momento, ma forse il regista si è accontentato di una visione di insieme lineare, anche fluida, ma alla fine non spettacolare come invece un film dovrebbe essere sempre, soprattutto se horror.
Ci sono alcune scene brillanti in cui alcune anziane signore all’improvviso si muovono veloci e tarantolate, ma è proprio su questo che la sceneggiatura doveva lavorare, sull’esplosività di una idea inaspettata e che incute molta paura.
Viceversa il film alla fine non fa paura, come se dovessero bastare un omaggio al maestro Romero da una parte e dall’altra un gesto efferato ma prevedibile di un anziano fuori controllo. I nonni zombi che circondano la casa e avanzano lentamente rappresentano una bella citazione ma da sola ha poco senso, anzi dal legame che vorrebbe istaurare con un classico, ne subisce il peso del confronto.
Detto di questo potenziale, purtroppo, inespresso di Old People, dobbiamo ora anche riconoscerne, però, il valore di un montaggio rapido ed efficace, di una splendida fotografia, a inquadrature suggestive, insomma di una regia nel complesso attenta e nel complesso ben fatta.
La solitudine degli anziani nelle case di riposo costituisce dunque il pretesto per una vendetta efferata su una famiglia-simbolo di una società come la nostra che dimentica i propri padri e le proprie madri: grandissima idea che doveva incidere di più sul racconto, con una “incoscienza” e una mancanza di freni nella scrittura che auguriamo di avere a Andy Fetscher nel suo prossimo film.

Su Netflix


Old People– Regia: Andy Fetscher; sceneggiatura: Andy Fetscher; fotografia: Ralf Noack; montaggio: Marco Baumhof; musica: Christopher Bremus, Steven Schwalbe; interpreti: Louie Betton, Melika Foroutan, Daniela Galbo, Maxime Kazis; produzione: Costantin Television, Arbor films; origine: Germania 2022; durata: 90’; distribuzione: Netflix.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *