Teatro: Molto rumore per nulla di William Shakespeare per la regia di Loredana Scaramella

L’opera, il cui titolo originale è Much Ado About Nothing, fa parte delle cosiddette “commedie romantiche” che William Shakespeare scrisse dopo la costituzione della compagnia teatrale inglese dei Chamberlains Men costituita dal Lord Henry Carey, ciambellano di Elisabetta I.
Molto rumore per nulla contiene già nel titolo la sua eterna modernità, non a caso rappresenta linguisticamente un valore universale di un’espressione linguistica, che vuole sottolineare l’inutile “rumore”, che a volte l’esasperazione di un dramma possa provocare senza che ce ne sia l’urgenza. In questa maniera si potrebbe riassumere sostanzialmente l’idea shakespeariana, che però, si deve per motivi sia artistici che teatrali declinare in più significati.
Innanzi tutto, quando William Shakespeare nel 1599 scrisse questa vivace ed esilarante commedia, incentrata soprattutto sul “gossip”, che sembra farsi beffa dell’attitudine tipicamente umana alla diceria e al pettegolezzo, bisogna ricordare che ai tempi erano in voga le cosiddette commedie dell’errore (non a caso ne trae il titolo di una delle sue opere più note).
Senza ombra di dubbio il Bardo riuscì a cogliere un elemento molto contemporaneo ma anche universale e a dimostrare la sua potenza nel combinare elementi di leggerezza (nell’ accezione linguistica di Italo Calvino) a quelli della forza della parola e dei significati più profondi.
Inoltre, l’opera dimostra come l’essere umano possa assurgere a ruolo di un autentico deus ex machina determinando il comportamento e il destino di vari personaggi.
L’intreccio dell’opera viene ricostruito tutto sulla possibile non corrispondenza tra la realtà è l’immaginifico, naturalmente con un lieto fine visto che si tratta di una commedia.

L’intreccio è piuttosto machiavellico, infatti la vicenda è ambientata a Messina, dove il principe Pedro d’Aragona si reca in visita al governatore Leonato, che ha per figlia Ero e per nipote Beatrice. Al seguito del principe, vengono anche Claudio, che si innamora di Ero e la chiede in sposa, e Benedetto, che pur fingendo distaccata e ironica indifferenza nei confronti di Beatrice in realtà nutre per lei un segreto e corrisposto sentimento d’amore. Nel frattempo, il fratellastro del principe, Don Giovanni, geloso del favore di cui gode Claudio, decide di vendicarsi rovinando il suo matrimonio…
Da qui la commedia si sviluppa in intrecci, misunderstandig, dialoghi surreali tra Benedetto e Beatrice restii all’amore ma destinati l’uno all’altro.
Un’opera in cui l’amore si manifesta in più fasi e sembianze e la regia di Loredana Scaramella si manifesta molto nell’uso del travestimento, del “disguise “ e del mistero dietro il quale si cela sempre una verità vicina.
I personaggi sono molto ben definiti e interpretati in modo impeccabile da attori in grado di dare una verve molto fresca e al contempo aulica alle loro battute.
Uno spettacolo lungo e corposo, ricco di stili, tra cui quello dei villan, che spezzano senza interrompere una storia di corte apportando una veste anche popolare sennonché musicale, visto che fungono anche da raccordo canoro originale, donando una patina di italianità e originalità.
Molto rumore per nulla è la commedia sul gioco dell’amore e sull’amore come gioco, che seppur serio si conclude sempre con un lieto fine.

BENEDETTO: “Quale è stato il primo dei miei difetti per il quale ti sei innamorata di me?”
BEATRICE: Per tutti quanti insieme. Perché hanno organizzato una compagine così perfetta da impedire anche ad una sola qualità di insinuarsi tra loro.” (Atto V, 2)

Arena Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti 2023 (Viale Pietro Canonica, 00197 Roma) dal 27 Giugno al 15 Luglio 2018


Molto rumore per nulla di William Shakespeare – Traduzione e adattamento: Loredana Scaramella e Mauro Santopietro;  Regia: Loredana Scaramella; scene: Alberto Bellandi; costumi: Susanna Proietti; musiche: Stefano Fresi; luci: Umile Vainieri; interpreti: Fausto Cabra (Claudio); Mimosa Campironi (Ero); Mauro Santopietro (Benedetto); Barbara Moselli (Beatrice); Maurizio Marchetti (Leonato); Federigo Ceci(Don Pedro); Matteo Milani (Don Juan); produzione: Politeama srl.

 

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