Il protagonista di questa storia divide il suo mondo tra passato e presente, tra una Sicilia fatta di ricordi e silenzi e una Milano in cui bisogna, nel più breve tempo possibile, far quadrare i conti. Tra memoria e realtà, ecco che una scelta imminente potrebbe far riconciliare, o dividere per sempre, due fratelli.
Salvo (Aldo Baglio) è un imprenditore siciliano che da anni vive a Milano con la famiglia. Con tanti sacrifici si è aperto una pizzeria, in cui lavorano anche la moglie, interpretata da Lucia Ocone, e il figlio; l’altra figlia invece frequenta un master in economia in Olanda. Quando riceve la notizia della morte del padre in Sicilia, il nostro sembrerebbe essere colpito maggiormente non dal lutto, ma dalla possibilità di vendere il casale di famiglia e coprire così i molti debiti che lo stanno portando sul lastrico. Ad ostacolare il suo disegno c’è solo un piccolo dettaglio: Aldo dovrà convincere il fratello Lillo, rimasto nella terra natìa e con il quale non parla da anni.
La commedia punta molto sull’istrionismo del protagonista Aldo Baglio, che nel corso dei novanta minuti di narrazione governa il quadro lasciando poco spazio al resto dei personaggi. La storia ha un buon ritmo, presenta un montaggio classico e una scrittura che punta molto sul ribaltamento dello stereotipo di una Sicilia rurale arretrata e immobile e una Milano efficiente e prosperosa. Nel mezzo l’abuso del flashback va ad informare lo spettatore riguardo al passato di Salvo, con un rapporto difficile con la figura paterna, interpretata da Tony Sperandeo, e il conseguente contrasto con il fratello Lillo, portato in quadro da Giovanni Calcagno. La musica e la fotografia commentano le immagini senza creare un versante di significazione autonomo e profondo.
Il film non presenta una storia originale, visto che parliamo di un eroe che, sotto il codice della commedia, raggiunge, senza troppi contraccolpi, scossoni, una nuova dimensione tenendo insieme presente, passato, famiglia e lavoro.
La bellezza della Sicilia e l’archetipo verghiano di un mondo immobile vengono accennati e mai approfonditi, restano dunque in superficie e lo spettatore è portato a puntare tutto sulla vena comica del protagonista.
In anteprima al Concorso del Festival di Taormina
In sala dal 7 luglio
Una boccata d’aria – Regia: Alessio Lauria; sceneggiatura: Aldo, Alessio Lauria; fotografia: Luca Nervegna; montaggio: Francesco Loffredo; musiche: Federico Bisozzi; interpreti: Aldo Baglio, Lucia Ocone, Giovanni Calcagno, Massimiliano Benvenuto, Davide Calgaro, Francesca Faiella, Enrico Gippetto, Ludovica Martino, Marcello Mazzarella; produzione: Groenlandia, Rai Cinema, Sicilia Film Commission; origine: Italia, 2022; durata: 95’; distribuzione: 01 Distribution.