“Lo slancio per realizzare il film è arrivato durante il lock down. Di fronte al precipizio di un futuro sconosciuto, abbiamo immaginato il cast di Streetwise mentre percorreva le strade selvagge di Easy Rider: una gioventù irrequieta guidata dallo spirito di esplorazione, libera e spensierata, sparata da un cannone verso la nuova frontiera. Un Wizard of Oz punk rock. Con una cartella di appunti e idee etichettata “Episodi di delinquenza” e cinque attori alle prime armi come nostre guide, ci siamo lanciati in una grande avventura”
Anarchico, caotico, dinamico anzi, quasi frenetico perché pieno di quell’ energia incontrollabile e impossibile da canalizzare tipica dei giovanissimi.
Gasoline Rainbow (nella sezione Orizzonti) in bilico tra la libertà selvaggia di Easy Rider e la catarsi quasi magica che si ritrova nel Mago di Oz esplora il gusto del viaggio on the road di cinque diciottenni senza una meta precisa, che partono per giungere a una fantomatica festa “alla fine del mondo”. Il senso del loro viaggio non è mai davvero compiuto e si ritrova solo nell’ esperienza immediata, nel desiderio di stupirsi ancora, di andare avanti nella ricerca continua.
Il trip parte, sulle note di Sweet Child O’ mine dei Guns ‘n Roses con un furgone messo maluccio, che presto i nostri ” eroi” saranno costretti ad abbandonare. Il percorso dall’Oregon verso l’ Ovest sarà l’ultimo viaggio insieme, prima di affrontare il salto verso la vita vera. Hanno tutti ( o quasi) situazioni familiari difficili e il carburante del loro viaggio speciale è la sintonia che li lega, fatta di amicizia consolidata e di tanto, tanto istinto. Il loro entusiasmo e la vitalità che sprigionano naturalmente sono liberi e “puri”, non legati a tendenze autodistruttive o vittimistiche.
Tra il documentario e il romanzo di formazione, apparentemente senza una struttura ben definita, il viaggio rivela quella voglia irresistibile di libertà e di trasgressione unite al desiderio di tirar fuori e raccontare se stessi, passando dal deserto a realtà metropolitane, dal bagliore dei falò notturni ai bagni improvvisati dopo un cammino estenuante. I cinque attori che attori non sono e per questo particolarmente ” innocenti” e vergini davanti alla macchina da presa, brillano di una vitalità immediata che somiglia solo a loro stessi. Micah Bunch, Nathaly Garcia, Nichole Dukes, Tony Aburto, Makai Garcia hanno appena finito la scuola, e partendo dalla loro realtà “microscopica” si incamminano alla ricerca di novità, di slanci, di pura avventura. A piedi, in furgone, a nuoto, con ogni mezzo possibile. Tutto è concesso ed eccezionalmente libero. Suona tutto come già visto e poco originale, certo.
Ma quello che conta maggiormente in Gasoline Raimbow non è l’ intreccio puro, ma la narrazione, apparentemente caotica, dinamica, disordinata, vorace e affamata, che non annoia mai lo sguardo dello spettatore ed è sospesa tra la varietà dei luoghi toccati, i primi piani dei protagonisti e le riflessioni intime che ogni tanto emergono da ognuno di loro dopo le interminabili giornate trascorse assieme. Il film di Bill Ross e Turner Ross è l’esaltazione della semplicità nel senso più nobile del termine: i due registi, che mescolano abilmente finzione, documentario, improvvisazione e scrittura, ci regalano un’opera che somiglia a un flusso di pensiero in continuo divenire fatto di immagini e di lampi intuitivi capaci di prendere la forma delle inquietudini, della gioia di vivere e dell’energia spasmodica e non canalizzata dei giovanissimi protagonisti.
E proprio come il gruppo di amici in itinere, l’ insieme funziona perché è immediato, colorato, istintivo, e soprattutto sincero, diretto e poco costruito. Caoticità in questo caso non significa affatto casualità: dietro l’ apparente anarchia narrativa strutturale è infatti presente una visione d’ insieme molto lucida e puntuale, un disegno guidato da una “magia” che ha il volto dei cinque protagonisti, attori non attori.
Gasoline Raimbow – Regia e sceneggiatura: Bill Ross, Turner Ross; fotografia: Bill Ross , Turner Ross; montaggio: Bill Ross, Turner Ross; scenografia: Erin Staub; costumi: Erin Staub; musica: Casey McAllister; effetti visivi: Tony Rieker, Tom McGovern; interpreti: Tony Abuerto, Micah Bunch, Nichole Dukes, Nathaly Garcia, Makai Garza; produzione: Department of Motion Pictures (Michael Gottwald), MUBI (Michael Lieberman), XTR (Kathryn Everett); origine: USA, 2023; durata: 110; distribuzione: Mubi Inc