Le nuotatrici di Sally El Hosaini

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Sally El Hosaini, a dieci anni da My brother the Devil ( 2012) torna per raccontare la storia di un viaggio, o meglio di un percorso al femminile estenuante e pieno di pericoli, ma anche ricco di speranza, di luce e di coraggio.
E le storie ispirate alla realtà con due giovani protagoniste che lottano mostrando caparbietà, coraggio e resistenza, si sa, hanno la capacità di affascinare e di convincere anche lo spettatore più scettico, soprattutto se, come in questo caso, la regia cerca di tenersi alla larga (a parte qualche raro momento) da sentimentalismi e da facili esasperazioni romantiche.
Le nuotatrici,  presentato in anteprima lo scorso settembre al festival di Toronto, si ispira alla vera storia delle sorelle Mardini, Sara e Yusra, fuggite, assieme al cugino da una Siria devastata dalla guerra nel 2015 e in cerca di una vita migliore.
Giovanissime (17 e 19 anni), entrambe sono determinate, caparbie e hanno già obiettivi molto chiari.
Sognano, soprattutto Yusra, di partecipare alle Olimpiadi di nuoto e le loro giornate, prima della guerra, sono scandite dai duri allenamenti a cui le sottopone il padre, ex nuotatore professionista, che ripone le sue speranze nella figlia minore.
In una quotidianità sempre più compromessa dal precipitare degli eventi,  risulta di grande effetto, la scena  caleidoscopica nella discoteca all’aperto: Yusra e Sarah, complici, ridono e si lanciano in balli sfrenati, mentre si intravedono da lontano le esplosioni cittadine e il fumo si diffonde tra i palazzi.
Costruito in tre parti abbastanza distinte, ovvero, la vita delle due sorelle in Siria, il viaggio della speranza in mare per raggiungere la Grecia, e infine  la trafila amministrativa,  le lungaggini burocratiche e l’attesa per poter partecipare alle Olimpiadi, Le nuotatrici ha un filo invisibile che rende la struttura compatta e solida: la voglia di riscatto e il sogno, prima di una vita migliore, e poi, per Yousra, di gareggiare appunto alle olimpiadi.
Il fulcro è sicuramente l’ avventuroso viaggio in mare, che porta le due giovani “eroine” che tali non vogliono mai essere chiamate, ad assumersi la responsabilità della traversata, che va a buon fine grazie proprio al loro coraggio e alla loro intraprendenza.
A parte in alcuni tratti per la parte finale, il film è  lontano, come si accennava, da facili sentimentalismi, proprio perché il punto di vista rimane quello delle due ragazze e per quanto la situazione sia pericolosa e in certi momenti vicina alla morte, lo sguardo di due giovani infuocate da un sogno è non solo drammatico e disperato, ma anche pieno di vita e a tratti leggero e spensierato.
L’ atmosfera che si percepisce in tutto il percorso da loro intrapreso, è pieno di contrasti: è un’atmosfera insieme leggera, drammatica, ironica, divertente, addolorata.  Il tutto è ricco di sfumature, proprio come è convulsa, confusa e sfaccettata la vita di un adolescente.
Non solo il dramma di dover lasciare le famiglie, le difficoltà del viaggio, e poi gli ostacoli della nuova vita,  ma anche la capacità di sorridere e di trovare, nell’ incertezza generale, momenti spensierati e leggeri, nonostante tutto.
E questo, assieme all’ indubbio talento delle due interpreti ( Manal Issa Nathalie Issa), è l’ aspetto più riuscito del film, che nella parte finale, si dilunga, forse eccessivamente, nei dettagli  di un finale commovente ma abbastanza ovvio.
Un film riuscito, dunque, che racconta una storia appassionata di coraggio, intraprendenza e resistenza che non può e non deve passare inosservata.
Ps:   dopo la partecipazione di Yousra ai giochi di Rio 2016, la storia delle due sorelle ha fatto il giro del mondo e Sarah Mardini, dopo l’ esperienza vissuta, ha deciso di impegnarsi molto a livello umanitario e come attivista dell’Emergency Response Center International (Erci), organizzazione non profit nata in Grecia per emergenze umanitarie è attualmente coinvolta in un processo insieme ad altri attivisti per la loro attività. La prima udienza ha avuto luogo nel novembre del  2021 ed è stata rinviata.
Su Netflix

Le nuotatrici  –  regia: Sally El Hosaini; fotografia: Christopher Ross; montaggio: Iain Kitching; musiche: Steven Price; interpreti: Manal Issa, Nathalie Issa, Matthias Schweighöfer, Ali Suliman, James Floyd, Ahmed Malek, Nas Ganev, Nahel Tzegai, Semo Salha, Victoria Valcheva, Dritan Kastrati, Daniel Eghan, Roderick Hill, Elmi Rashid Elmi, Bridgitta Roy; produzione: AZ Celtic Films in collaborazione conWorking Title Films e 24 Bilder Filmagentur; origine: Regno Unito/ USA; durata: 134 Min; distribuzione: Netflix.

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