The Pale Blue Eye – I delitti di West Point di Scott Cooper

  • Voto

Dopo Hostiles (2017) e già in precedenza con Il fuoco della vendetta (2013),  entrambi con protagonista Christian Bale, il regista Scott Cooper – da sempre interessato ad approfondire,  con una visione cupa e tormentata, le lotte interiori dell’individuo con se stesso – torna a realizzare un thriller ansiogeno. Che è sospeso tra atmosfere horror e mistery sofisticato, ed è costruito  su una particolare attenzione alla dimensione psicologica che sembra prevalere rispetto all’indagine al centro di questa opera piena di continui detour.  

Tratto dal romanzo omonimo di Louis Bayard, The Pale Blue Eye sigla la terza collaborazione tra il regista americano e l’attore premio Oscar Bale, a cui si aggiunge l’azzeccatissima – e spigolosa- interpretazione di Harry Melling nei panni di un giovane e inquietante Edgar Allan Poe  – sì proprio lui: il futuro celebre poeta e scrittore ottocentesco alle prime armi che troviamo qui a fare il giovane aspirante ufficiale.  E come ne Il fuoco della vendetta, anche in questo nuovo film Netflix, la lotta e il tormento interiore dominano lo sguardo dei due protagonisti, che si muovono vorticosamente  in una sorta di danza funebre: Landor, afflitto da un incurabile e sottile malinconia, è un vedovo emarginato, spezzato  da drammi e lutti insanabili, e ciò lo lega al destino di Poe, poeta oscuro, acuto e ai margini della società, proprio come lui. Sono dunque due anime tormentate al centro di un’indagine misteriosa che li porta inevitabilmente ad approfondire i propri drammi interiori.  

Siamo in un gelido inverno del 1830. Il detective in pensione Augustus Landor (Christian Bale) viene scelto per la sua fama dai vertici dell’Accademia militare di West Point per risolvere un terribile delitto: un cadetto dell’Accademia, Fry, è stato trovato impiccato e con in più un dettaglio raccapricciante aggiuntivo: dopo la morte, il cuore del giovane malcapitato è  stato infatti rimosso dal corpo con un inquietante precisione chirurgica.  

Landor, una personalità d’eccezione in campo investigativo, soprattutto prima della morte della moglie e dell’improvvisa scomparsa dell’amatissima figlia, nel cercare di approfondire le indagini all’interno dell’Accademia, che vuole coprire il caso per non essere screditata, trova supporto soltanto nel giovane cadetto Poe, scaltro e molto abile nella soluzione degli enigmi, che continuano a crescere assieme agli – apparentemente- inspiegabili delitti che infatti andranno moltiplicandosi nel corso del film. I due iniziano piano piano a sospettare della famiglia del dottor Daniel Marquis (Toby Jones), che aveva condotto l’autopsia su Fry; i principali indagati sono i suoi figli, il bel Artemus (Harry Lawtey) e la bella Lea (Lucy Boynton), quest’ultima sofferente di una strana malattia e di cui Poe subisce il grande fascino. E poi e poi e poi, in un susseguirsi di colpi di scena.

Immerso in un bianco invernale soffocante, tra corvi neri e sguardi sinistri o persi nel vuoto, The Pale Blue Eye vuole dunque riunire la tensione tipica dell’horror psicologico all’ambientazione gotica che si ritrova nelle pagine di Poe o di Bram Stocker. Ed è un film estremamente curato sul piano estetico e caratterizzato da una fotografia elegante e raffinata, capace di “illuminare” e mettere a fuoco il dramma oscuro dei singoli. Il detective è infatti in  costante lotta con il suo passato irrisolto e rimane sospeso tra l’impossibilità di andare avanti e una sete di giustizia necessaria a colmare un vuoto incolmabile. 

Viceversa il giovane Poe, tanto intelligente quanto estremamente sensibile, si muove di continuo tra il mondo reale, e quello dal quale sembra più attratto visceralmente, la dimensione altra, quella dei morti,  misteriosa e lugubre per quanto attutita dal candore di una neve che sembrerebbe smorzare l’oscurità onnipresente. L’uno (Poe) è attratto dalla morte per temperamento e “vocazione”, l’altro (Landor) è ormai spento e sembra vivere sulla “soglia” a causa dei lutti mai superati. 

I due personaggi chiave sono interessanti, pieni di sfaccettature e di contrasti, comunicano con un solo sguardo i loro infelici trascorsi (grazie anche alle tormentate e notevoli interpretazione di Bale e Melling) ma il dramma interiore di entrambi  rischia di prevalere  sull’indagine, oggetto del film,  che tende a sfilacciarsi soprattutto nella seconda parte con una grande serie di complicazioni. Dove il demonio e la magia giocano un ruolo importante. 

Così il focus del film alterna l’approfondimento psicologico e il passato dei personaggi  a lunghe digressioni e a qualche salto temporale: l’indagine sui delitti sfuma mentre la tensione narrativa sembra allentarsi un po’ troppo. Tra l’altro, tranne l’ottima interpretazione di Gillian Anderson nella parte della moglie del Dott. Daniel Marquis, le voci femminili sono meno decise e convincenti, restando sospese, relegate sullo sfondo dall’alchimia potente dei due mattatori e da un ambiente quasi tutto al maschile.

The Pale Blue Eye cattura lo spettatore soprattutto per il fascino dell’ambientazione e il mistero che avvolge i due protagonisti, che formano un eccellente coppia di emarginati, capace di esprimere, a più livelli, la profondità del disagio umano. 

Un film di misteri, evocativo e a tratti affascinante che indaga sulla grande complessità della psiche di noi umani.

 Su Netflix dal 6 gennaio 


The Pale Blue eye  – I delitti di West Point  –  regia: Scott Cooper; sceneggiatura: Scott Cooper; fotografia: Masanobu Takayanagi; montaggio: Dylan Tichenor; musica: Howard Shore; scenografia: Stefania Cella, Corey Sweazen; costumi: Kasia Walicka-Maimone; interpreti: Christian Bale, Gillian Anderson, Harry Melling, Lucy Boynton, Robert Duvall, Charlotte Gainsbourg, Charlie Tahan, Toby Jones, Fred Hechinger, Timothy Spall, Harry Lawtrey, Simon McBurney, Hadley Robinson, Gideon Glick, Brennan Keel Cook, Joey Brooks, Matt Helm; produzione: Cross Creek Pictures, Le Grisbi Productions, Streamline Global Group; origine: Usa, 2022; durata: 128′; distribuzione: Netflix.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *