The Plane di Jean-François Richet

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Questi aerei sono praticamente indistruttibili

Fare un cattivo film d’azione è difficile. Fare un ottimo film d’azione è difficile. Per farne uno buono è sufficiente un attore capace di trainare la pellicola e, soprattutto, una sceneggiatura che sappia tenere l’ingrediente più importante, la tensione, senza allargarsi troppo. The Plane per la firma di Jean-François Richet li ha entrambi, più o meno. Un Gerard Butler nato per questi ruoli da eroe pronto all’occorrenza, una sceneggiatura che fa il compitino – nonostante alcuni salti narrativi pindarici da aggiustarsi con buone sospensioni dell’incredulità da parte di noi spettatori – e, infine, una buona gestione dei momenti cruciali. Quasi due ore di film corrono via veloci veloci e l’obbiettivo pare centrato, ma…c’è sempre un ma: il film cade in stereotipi, narrativi e non solo, che hanno fatto il loro tempo. Se la sufficienza è conquistata, si ricordi che la mediocrità è sempre dietro l’angolo.

Inglese? Non mi piace sminuirmi. Sono scozzese.

Così si presenta il pilota Brodie Torrance (Gerard Butler) al copilota. Passato da militare, ora pilota su rotte di terzo livello, vuole arrivare a casa in tempo per festeggiare il capodanno con la figlia. Tra i due c’è qualche migliaio di chilometri e una perturbazione che fa precipitare l’aereo in un’isola delle Filippine. Dopotutto, si sa

                                                   Le Filippine non sono la costiera amalfitana.

E a Brodie tocca cercare di sopravvivere, lui, e far sopravvivere, equipaggio e passeggeri, mentre bande armate dell’isola li braccano. Unico aiuto valido per il pilota è Gaspare (Mike Colter). Criminale accusato di omicidio, riacciuffato all’estero e nei piani della polizia da riportarsi sotto giurisdizione, è ora l’unico possibile alleato di Brodie. Tolte le manette, come si comporterà?

La redenzione si può trovare nei posti più insoliti. Certamente, questo è uno di quelli.

 

Jean-François Richet – regista che ci aveva abituato a qualcosa di meglio – incontra il Gerard Butler attore/produttore e insieme confezionano un film senza infamia e senza lode. Sceneggiatura capace di mantenersi tesa in quota e a terra, personaggi che tali si presentano e tali rimangono per l’intera durata del film, cattivi che hanno dalla loro la sola cattiveria e si dimenticano che anche la cattiveria ha un costo, non solo in termini economici ma pure di credibilità narrativa.

Il regista cerca di riprendersi la scena nei combattimenti, e in parte ci riesce: un paio di scontri corpo a corpo sono efficaci con la mdp che si muove bene. Nelle sparatorie invece i proiettili sparati non sono pochi, e nemmeno di piccolo calibro. In alcuni casi sparare di meno, infatti, può ferire di più. O almeno si può così sperare di colpire lo spettatore. Lo si tenga presente per il prossimo film d’azione, o b-movie.

The Plane è quindi un film da serata tranquilla, in cui non si vuole chiedere troppo a nessuno dei due emisferi del cervello e comunque non ci si vuole nemmeno annoiare. Un film che avrà vita più lunga sul piccolo che sul grande schermo, negli anni a venire. Bravo nel capire che un film di questo tipo deve essere pensato

Un minuto alla volta.

Alla fine ricalca personaggi – il padre di famiglia ed eroe all’occasione – e dinamiche narrative viste e riviste. Insomma, niente di nuovo sotto il sole. Il nostro e quello delle Filippine. Ci piace così credere che una battuta del film sia intercorsa realmente tra produttore/attore e regista. Questa:

È davvero questo il tuo piano?

Ne hai uno migliore?

Ci si accontenti.

Dal 25 gennaio in sala.


The Planeregia: Jean-François Richet; sceneggiatura: Charles Cumming e J.P. Davis; soggetto: Charles Cumming; direttore della fotografia: Brendan Galvin I.S.C.; scenografie: Mailara Santana Pomales; montaggio: David Rosenbloom, Ace Costumi: Erinn Knight; musiche: Marco Beltrami e Marcus Trumpp; interpreti: Gerard Butler, Mike Colter, Yoson An, Daniella Pineda, Paul Ben-Victor, Remi Adeleke, Joey Slotnick, Evan Dane Taylor, Claro De Los Reyes, Tony Goldwyn; produzione: MadRiver Pictures, Olive Hill Media, Di Bonaventura Pictures, G-Base; origine: USA, 2022; durata: 107’; distribuzione: Lucky Red.

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