MoliseCinema 21° Edizione (Casacalenda 8 – 13 agosto 2023): Premi e Highlights

Si è concluso lo scorso 13 agosto la 21° Edizione di Molise Cinema, una bella manifestazione che conferma la sua essenza di festival dal respiro nazionale e internazionale. In esso si riassume,  sempre più, la visione del cinema del futuro dove idee, qualità e innovazione si uniscono, dando vita a un panorama suggestivo e emozionate del nostro cinema, nonché di quello fuori dal nostro paese.

Quest’anno l’ospite d’onore è stata Isabella Ragonese, a cui come in ogni edizione viene dedicata una biografia, edita da Cosmo Iannone Editore con il titolo Isabella Ragonese, Tutta la vita dentro, a cura di Federico Pommier Vincelli e Anna Maria Pasetti, sesto volume della collana del Festival.

Attrice versatile e dal grande talento, Ragonese è da sempre stata impegnata in film autoriali come  Tutta la vita davanti  (2008) – tratto dal libro autobiografico della compianta Michela Murgia (ricordata da un commosso Marco Damilano nella serata conclusiva del Festival) –  per la regia di Paolo Virzi, oppure  Solo cuore amore (2016) di Daniele Vicari o la miniserie di successo sulla grande fotografa Letizia Battaglia Solo per passione (2022) di  Roberto Andò. In occasione di MoliseCinema è stato proiettato invece il suo ultimo lavoro davanti alla macchina da presa Come pecore in mezzo ai lupi  (2023) in presenza della regista Lyda Patitucci, film di apertura del festival.

Si sono susseguiti nei giorni successi cortometraggi nelle rispettive sezioni italiane e internazionali, documentari, lungometraggi e presentazioni di libri. Di notevole impatto, inoltre è stata la retrospettiva che ha avuto durante questa edizione una protagonista assoluta del cinema sia italiano che internazionale, Sofia Loren, a cui è stata dedicata anche una mostra.

Nel corso dei giorni abbiamo potuto apprezzare lavori di ottimo livello in maniera assolutamente trasversale, in una ricca sezione soprattutto documentaristica in cui hanno brillato Il Cerchio di  Sophie Chiarello, che  si è guadagnato una Menzione speciale “Per la delicatezza dello sguardo e la profondità dell’ascolto con cui l’autrice si pone davanti ai suoi piccoli protagonisti, testimoni e artefici di un mondo che sta nascendo”.

Di grande interesse politico-culturale anche Il paese delle persone integre di Cristian Carmosino Mereu dove si racconta la ricerca di libertà di quattro cittadini burkinabé: un musicista leader della rivoluzione iniziata nell’ottobre 2014 (l’icona della scena reggae Sams’K Le Jah, premiato da Amnesty International come Ambasciatore di coscienza), un candidato alle imminenti elezioni, un minatore impegnato nella lotta sindacale e una madre che deve occuparsi di una famiglia povera e numerosa. Tutti accomunati dalla speranza che il loro paese possa presto diventare davvero libero e giusto: il “paese delle persone integre”, come l’aveva chiamato il rivoluzionario Thomas Sankara.

Il premio come “Miglior  Documentario nella sezione Frontiere- Premio Giuseppe Folchi” è andato a Las Leonas di Isabel Achával e Chiara Bondì, prodotto da Sacher Film e quindi da un inedito Nanni Moretti, che  compare anche nel film in veste di ospite eccezionale. La giuria composta da Fabio Ferzetti, Luca Manes e Flavia Montini, all’unanimità,  ha motivato la scelta nella seguente maniera: “Per la lucidità con cui le registe danno corpo e voce a donne, solitamente invisibili, rendendole generose testimoni non solo delle loro vite ma anche della società in cui vivono. Che poi è la nostra, realizzando un film che diverte e commuove ma che sa anche ribaltare ruoli e sguardi abbattendo gli stereotipi sociali e di genere”.

Las Leonas è la commovente storia, dalle sfumature socio-femministe, di un gruppo di immigrate a Roma, quasi tutte sudamericane, che lavorano come badanti e domestiche e che hanno in comune la passione per il calcio. Il film le segue durante le partite del “Trofeo Las Leonas”, documentando in maniera molto empatica anche la loro vita privata, il loro lavoro, il loro sguardo, tra speranze, aspettative e giornate molto impegnative.

Da una nutrita selezione di lavori è stato eletto quale Miglior Corto italiano  Sciaraballa di Mino Capuano,  saggio di diploma al CSC, già presentato al 45° Clermont-Ferrand International Short Film Festival, in cui viene affrontata la complessa relazione padre-figlio. La giuria composta da Antonella Di Nocera, Niccolò Gentili e Giovanni Gifuni ha scritto nella motivazione del premio: “Per la delicatezza con cui affronta il tema dell’incomunicabilità nel rapporto tra padre e figlio, in una atmosfera, al contempo, sospesa e coinvolgente, capace di riflettere, in modo intimo ed emotivo, ma anche leggero e giocoso, lo smarrimento di due generazioni a confronto”.

La Giuria ha inoltre  tre menzioni speciali: la prima è andata al film d’animazione La Notte di Martina Generali, Simone Pratola e Francesca Sofia Rosso “per l’autenticità con cui i giovani autori hanno creato una storia colma di fantasia, ritmo ed originalità, anche confrontandosi con fonti alte di ispirazione sia musicale che visive”.

La seconda Menzione speciale è stata, invece, assegnata per la sceneggiatura a SeMe di Lucia Bulgheroni  con la motivazione: “per la capacità di affrontare un tema coraggioso, contemporaneo e al tempo stesso divisivo, attraverso una narrazione misurata, dialoghi brillanti ed un soggetto dal tono leggero, ed anche cinico, che ha le potenzialità per uno sviluppo di un film di lungometraggio”.

La terza Menzione speciale è, infine, andata al film Rosa e Pezza di Giulia Regini “Per la naturalezza e la verità con cui i due attori, Enrico Bonello e Gabriele Di Stadio, consentono un’immersione negli affetti e nei conflitti di due fratelli che in modo diverso reagiscono alla scelta del proprio futuro nel contesto di una famiglia della provincia”.

Il premio del Miglior Corto internazionale è stato assegnato alla regista e sceneggiatrice polacca Patrycja Polkowska che si è formata alla scuola di Łódź, e che attualmente sta scrivendo la sua opera prima di lungometraggio. Nel suo Blind Spot si narra la storia di uno sconosciuto, responsabile di un incidente in un complesso residenziale, che fugge inseguito dal protagonista che lo cerca.  E che si troverà  ad affrontare un grande dilemma morale.

Premio del pubblico lungometraggi è stato assegnato a Pionieri di Luca Scivoletto mentre il Premio del pubblico dei corti a Piece by Piece di Raza Rasouli (Austria-Iran) in un cui si incrocia e sovrappone in modo poetico la problematica religiosa a quella sessuale come due elementi paralleli ma senza implicazioni.

Grazie dunque a MoliseCinema e alla sua ventunesima edizione che si è rivelata essere il riuscito frutto di una manifestazione fatta di varie sinergie e dal desiderio di un cinema in cui lo spessore umano e quello culturale si manifestano con grande costanza.

 

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