The Equalizer 3 – Senza tregua di Antoine Fuqua

  • Voto

A ogni circa quattro anni di distanza l’uno dall’altro, il bravo regista americano Antoine Fuquanel 2001 aveva girato il seminale Training Day con Ethan Hawke e Denzel Washington e poi a seguire tanti altri buoni film d’azione – si da appuntamento con il suo attore preferito, Denzel Washington, per raccontarci le avventure del mitico personaggio di Robert McCall, nato, ma riattato, dalla celebre serie televisiva degli anni Ottanta Un giustiziere a New York. Nome quindi di origine irlandese ma corpo di nero americano. E dopo il primo e probabilmente migliore The Equalizer del 2014, il nostro vendicatore (infatti così suonava il sottotitolo italiano) tornava all’opera nel 2018 con il più debole The Equalizer 2 – Senza perdono (The Equalizer 2) sempre nei panni di un ex agente in pensione della CIA o delle DIA (non si capisce bene ma non è fondamentale) che però non sopporta le ingiustizie e le vendica per scontare il suo peccato originale di essere stato un killer professionista.   

In questa terza puntata McCall – apparentemente sempre impassibile e metodico, con alcuni tic da pensionato o meno (tra cui leggere molti i libri…) ma in ogni caso all’occorrenza sempre letale – decide di cambiare paese per trasferirsi in Italia (meglio del Sud, ovviamente).  Qui – guarda caso? – si trova benissimo, non se ne vuole andare più malgrado all’inizio, dopo la sua iniziale incursione in Sicilia per sventare un gigantesco affare malavitoso, si sia ritrovato con una pallottola nella schiena e quasi a lasciarci le penne. Per fortuna (diciamo così, altrimenti lo sceneggiatore Richard Wenk cosa ci starebbe a fare?) viene salvato, trasportato e guarito in un pittoresco paesino della Costiera amalfitana, un immaginario Altamonte, in realtà trattasi più o meno di Atrani e dintorni.

McCall passa la fase di convalescenza, si adatta benissimo all’ambiente, quasi smette il suo noioso tè a favore del cappuccino, butta un occhio (interessato?) ad una bella locale (Gaia Scodellaro) oltre ad aver fatto amicizia quasi fraterna con il medico che gli ha salvato la vita, il nostro buon (e sempre efficace) Remo Girone. Da copione, scopre presto che la zona è minacciata da un pericolosissimo boss della camorra che taglieggia la popolazione e minaccia di morte il povero e onesto carabiniere di Altamonte che vorrebbe intervenire. Non mancano poi degli improbabili intrighi internazionali legati al terrorismo islamico con ad indagare una valente, giovane agente della CIA (Dakota Fanning) imbeccata da Denzel Washington (e quindi in qualche modo legata alle passate puntate della saga), un capo della polizia italiana colluso e violentemente messo in riga, ecc., ecc. Oltre a last but not least un gigantesco capoccione di Mussolini nella sontuosa dimora del superboss efferato che non può non destare ilarità in sala.

Quando gli americani descrivono il nostro paese, il côté visivo e ideologico del plot, oltre alla mafia, è obbligatoriamente costituito da: folklore meridionale a manetta, buoni sentimenti, amore e simpatia, madonne in processione, musiche d’accompagnamento adeguate, e via cantando. Nel caso di The Equalizer 3 – Senza tregua, all’armentario standard mancano per fortuna i mandolini ma c’è – gran novità – una squadra di calcio che nel finale festeggia la vittoria in azzurro (attenzione, attenzione, però, non si tratta dello scudetto del Napoli della passata stagione). Aggiungiamoci anche che, essendo tutti doppiati, le persone parlano in perfetto italiano (o al massimo i mafiosi in dialetto) e che così la comunicazione internazionale è semplificata di colpo come in un vecchio film degli anni Trenta.

Dakota Fanning

Se si porta pazienza – e un po’ di pazienza cinefila ci vuole -, il  nuovo film di Antoine Fuqua, pur di gran grossa, si lascia vedere con un certo divertimento, anche se Denzel Washington sembra sempre meno convinto del suo personaggio. Il grande attore americano ha dichiarato che questa è la sua ultima avventura nei panni di Robert McCall e che quindi veramente vuole andare in pensione, magari non ad Altamonte, ad interpretare altro. Speriamo che sia vero per l’onore di una miniserie cinematografica di un certo livello la cui presente puntata si avvale di un cast in gran parte italiano (non male) ed è girata tra Sicilia, Costiera amalfitana con due puntatine a Roma e Napoli ad uso e consumo dell’ufficio del turismo nostrano.

Il cinema in sala dopo Barbie e Oppenheimer sta per fortuna convincendo la gente anche in Italia a tornare alle antiche buone abitudini di frequentare il grande schermo. Un’occhiatina anche a questo The Equalizer 3 – Senza tregua direi che non guasterebbe – sempre meglio, comunque, delle schifezze di action-movie che ci offrono le piattaforme.

In sala dal 30 agosto


The Equalizer 3 – Senza tregua (The Equalizer 3) Regia: Antoine Fuqua; sceneggiatura: Richard Wenk; fotografia: Robert Richardson; montaggio: Conrad Buff IV; musiche: Marcelo Zarvos; interpreti: Denzel Washington, Dakota Fanning, Gaia Scodellaro, David Denman, Sonia Ammar, Eugenio Mastrandrea, Remo Girone, Andrea Scarduzio, Bruno Bilotta, Gian Piero Rotoli, Andrea Dodero, Salvatore Ruocco, Daniele Perrone; produzione: Antoine Fuqua, Denzel Washington, Todd Black, Jason Blumenthal, Tony Eldridge, Alex Siskin, Michael Sloan, Steve Tisch, Clayton Townsend per Columbia Pictures, Eagle Pictures, Escape Artists; origine: Usa, 2023; durata: 108 minuti; distribuzione: Eagle Pictures.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *