Festival di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2024): Jouer avec le feu di Delphine Coulin, Muriel Coulin (Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile)

Mi preoccupo e lo farò per tutta la vita. Questo dice un padre al figlio. Questo è il principio su cui si fonda la genitorialità: al momento della nascita si…

Limonov di Kirill Serebrennikov

 Riguardo al suo ultimo film, il regista Kirill Serebrennikov (Summer, Petrov’s Flu o ancor più di recente il dramma in costume La moglie di Tchaikovsky) ha più volte voluto…

Linda e il pollo di Chiara Malta e Sébastien Laudenbach

 Da un fondo nero emerge un anello verde. È un ricordo, un’esistenza, un padre. Già il bellissimo Invelle di Simone Massi ci aveva mostrato il sorgere dell’animazione a partire…

Festival di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2024): Queer di Luca Guadagnino (Concorso)

«“How can a man who sees and feels be other than sad?” si chiede William Burroughs nel suo diario personale l’ultima volta che vi scrive prima di morire. Nell’adattare il…

Festival di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2024): Campo di battaglia di Gianni Amelio (Concorso)

Sotto le mentite spoglie del racconto storico, Gianni Amelio tratta e ci vuole parlare con grande, vivida forza, del nostro presente nel suo ultimo lavoro Campo di battaglia, passato oggi…

Festival di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2024): Maria di Pablo Larraín (Concorso)

Maria di Pablo Larraín rappresenta la conclusione della trilogia di quelle donne della storia che la hanno segnata e in qualche modo cambiata, attraverso le loro drammatiche vite, a parere del…

MaXXXine di Ti West

“Maxine, come personaggio, ha fatto molta strada. È una sopravvissuta, ne ha passate tante… Quando la incontriamo di nuovo, in questo nuovo mondo in cui si trova, ha davvero lottato…

Invelle di Simone Massi

; Invelle, ovvero “in nessun posto” nella traduzione dal dialetto marchigiano:  fin dal titolo del suo primo lungometraggio d’animazione Simone Massi (dopo una pluripremiata filmografia di cortometraggi) delinea già quello…

L’innocenza di Kore’eda Hirokazu

Come capita sempre più spesso, il titolo italiano tradotto non letteralmente ma anzi in maniera controintuitiva da un’altra lingua consente, chissà se involontariamente, il primo accesso al mood che permea…

La Trilogia Europea di Lars von Trier di nuovo in sala: qualche considerazione

Con una decisione coraggiosa, seppur filologicamente discutibile (edizioni non in originale ma doppiate; un esempio fra tutti: la voce fuori campo di Europa che nell’originale anglo-tedesco è di Max von…