Desiré di Mario Vezza

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Presentato a Alice nella Città 2023 (Panorama Italia – Concorso), Desiré, racconta una storia di formazione di una giovanissima di origini senegalesi disperatamente alla ricerca di un’ identità: lo sviluppo dell’ intreccio è filtrato dallo sguardo rabbioso e malinconico di una quindicenne figlia di immigrati, sola, ma perfettamente integrata nel suo contesto di riferimento. Per sfuggire alla noia, per conformarsi ai suoi coetanei e per necessità, Desiré cede al ” fascino” della malavita cercando di camuffarsi nella notte per non essere catturata dalle autorità. Purtroppo, la ragazza viene arrestata tra i vicoli di Napoli, perché, seguendo un suo amico per cui nutre un debole affettivo, si trova al momento sbagliato nel posto sbagliato. L’ arresto però le permetterà di evolversi e maturare scoprendo un coraggio e una determinazione inaspettate per i suoi sedici anni.

La protagonista (una bravissima Nassiratou Zanre), infatti, smarrita, senza speranza, senza approdi, impara forzatamente a crescere nell’ istituto di pena minorile di Nisida dove, grazie al confronto difficile e conflittuale con le sue coetanee e un laboratorio teatrale stimolante, scopre sé stessa. Inizialmente silenziosa, ostile, poco comunicativa e costretta dallo spazio limitato dell’ istituto, Desiré, lentamente esce allo scoperto, mostrando lati di sé stessa a lei sconosciuti. Si apre con i suoi coetanei, comincia un percorso ( non lineare) teatrale, cerca di supportare le sue compagne.

Carmine ( Enrico Lo Verso) ex detenuto, qui suo insegnante di teatro, le assegna, guarda caso, la parte di Amleto. Lei evita questa similitudine, non riconosce attinenza con il personaggio, poi, alla fine, accetta questo ruolo e lo approfondisce, perché in qualche modo lo sente vicino.

Desiré è infatti in una condizione eternamente errante, non riesce a comprendere il ruolo che ha nella sua esistenza. Non ha prospettive, non ha punti di riferimento perché la mamma, tossicodipendente, è più fragile di lei, non ha veri amici. Forse non si è mai interrogata sul senso della vita, ha preferito vivacchiare alla giornata rubacchiando qui e là. Ora, finalmente, può fermarsi e guardare sé stessa al microscopio, può scegliere e non lasciarsi andare a una vita senza sogni.

Alla sua prima prova nel lungometraggio di finzione, Mario Vezza, che oltre ad esserne regista ha scritto il film insieme a Fabrizio Nardi, osserva la sua protagonista con uno sguardo intimo ed empatico, sottolineando la forza del suo sguardo, la fragilità del suo corpo, i suoi dubbi, la sua lotta interiore e il coraggio delle sue scelte, quel coraggio che le darà la forza di salutare il passato e cominciare una nuova vita.

Desiré, nel giro di 18 mesi, passa infatti da una condizione di accettazione passiva a uno stato esistenziale di scelta consapevole, indipendente e autonoma.

Non c’è esasperazione ed enfasi nella scrittura del regista partenopeo, solo molta autenticità e realismo, caratteristiche evidenziate nei dialoghi e negli scontri tra le ragazze, nelle sessioni del laboratorio teatrale e nei vicoli di una Napoli notturna, scura e cupa.

Il cinema odierno è pieno di Coming of age emotivi, intimi e disperati, ma Vezza ha avuto il pregio, non piccolo, di raccontare le sfaccettature interiori di Desiré nei suoi silenzi raccolti e di saper leggere con discrezione e delicatezza i suoi gesti scattosi e feroci, tipici di quella rabbia giovanile che porta in sé il seme del cambiamento, della crescita e dell’ evoluzione. Un piccolo film, sensibile e garbato.

In sala dal 14 novembre 2024.


Desiré  Regia: Mario Vezza; sceneggiatura: Mario Vezza, Fabrizio Nardi; fotografia: Emilio Costa; montaggio: Mario Vezza, Alessio Perisano; scenografia: Giuliano La Spina; costumi: Daniela Salernitano; musica: Igor Knolowes, Giovanni Maria Troiano, Antonio Brignano, Gianluca Brugnano; interpreti: Nassiratou Zanre, Enrico Lo Verso, Antonella Stefanucci, Tonia De Micco, Brunella Cacciuni, Andrea De Goyzueta, Diego Sommaripa, Annachiara Canario, Sara D’Ambrosio, Giuseppe Auriemma, Valeria Pollice; produzione: Antonio Acampora, Armando Ciotola per CinemaFiction in associazione con TNM Produzioni, TNM Produzioni; origine: Italia, 2024; durata: 100 minuti; distribuzione: CinemaFiction.

 

 

 

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