The Well di Federico Zampaglione

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Con l’ ansiogeno The Well,  Federico Zampaglione  torna dietro la macchina da presa per la quinta volta, per dirigere un horror “ artigianale” da lui scritto insieme al produttore Stefano Masi. Dopo Shadow – L’ombra (2009) e Tulpa – Perdizioni Mortali (2013), iĺ regista e frontman dei Tiromancino dirige un film non particolarmente originale, ma inquietante, claustrofobico e capace di tenere vivo e sempre attento lo sguardo del pubblico.

The Well sembra eternamente sospeso tra passato e presente e strutturato in due dimensioni, in una villa maestosa e decadente che nasconde segreti e verità inconfessabili e in sotterranei sconosciuti dove si consumano violenze e torture terribili. Il film è sostanzialmente un viaggio nell’oscurità che dalla superficie, rappresentata dall’elegante villa, dove vivono la contessa Malvisi e sua figlia, si addentra progressivamente in un sottosuolo oscuro nel quale si consumano terribili sevizie ad opera di un mostro deforme.

Le torture a cui vengono sottoposti i poveri malcapitati riecheggiano le scene sanguinolente di Hostel di Eli Roth, già modello di una precedente regia di Zampaglione, il già citato Shadow.

L’intreccio, come detto su due livelli, è apparentemente semplice: Lisa Gray (la Lauren LaVera di Terrifier 2) viene chiamata dalla duchessa Emma Malvisi (Claudia Gerini) per un lavoro di restauro nel suo palazzo, in un piccolo paese italiano, Sambuci, vicino a Tivoli.

La donna fa la conoscenza della figlia della duchessa (molto efficace nella sua glacialità Lisa Zampaglione), una ragazza misteriosa, distante, poco accessibile.

Lisa, timida ma decisa a soddisfare le richieste della duchessa, ha un obiettivo da concludere in due sole settimane: deve portare al suo splendore antico un dipinto medievale legato a una maledizione sconosciuta che lentamente la porterà a vivere incubi terribili.

Per la protagonista, sguardo innocente e fisico minuto, sarà l’inizio di una lenta e inesorabile discesa agli inferi, visto che la dimora ospita, sul fondo di un pozzo, un teatro degli orrori dove sono tenuti prigionieri tre ragazzi, i cui corpi diventano strumento delle più macabre torture.

Alternando un’atmosfera gotica – in cui il mistero viene solo suggerito – a scene più crude,  The Well gioca continuamente tra il mondo superficiale e l’abisso: il pozzo, simbolo infernale, rappresenta il punto più basso toccato dalla coscienza umana. Il viaggio negli inferi, che Lisa si trova ad affrontare, è direttamente proporzionale allo svelamento della verità, che lentamente viene fuori. A livello terreno e superficiale si intuisce qualcosa di strano ed è chiara la presenza di qualche segreto pericoloso e difficile da scoprire.

Più il mistero diventa chiaro e più la vita di Lisa è appesa a un filo. Pur non mostrando nulla di particolarmente eclatante in termini narrativi, il film è sapientemente costruito con il giusto ritmo e con una buona dose di ansia progressivamente crescente.

Traendo spunto dai grandi maestri dell’horror, come Fulci  o Argento, in questa opera Zampaglione fa echeggiare le atmosfere di un horror nostrano che pur non brillando per originalità  dimostra di saper tenere vivo il clou narrativo della storia con intensità, pathos e carattere. Così che The Well si rivela un buon horror con interpretazioni azzeccate, un ritmo serrato e la giusta suspense.

In sala dal 1 agosto 2024


The Well   –  Regia e sceneggiatura: Federico Zampaglione; fotografia: Andrea Arnone; montaggio: Francesco Galli; musiche: Oran Loyfer, Luca Chiaravalli, Federico Zampaglione, Francesco Zampaglione; interpreti: Lauren LaVera, Claudia Gerini, Giovanni Lombardo Radice, Linda Zampaglione, Jonathan Dylan King, Lorenzo Renzi, Taylor Zaudtke, Gianluigi Calvani, Yassine Fadel; produzione: Iperuranio Film; origine: Italia, 2024; durata: 91 minuti; distribuzione: Iperuranio Film, in collaborazione con CG Entertainment

 

 

 

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