Caro Lettor*,
Mi rivolgo a te oggi non soltanto come Direttore, ma soprattutto come appassionato amante del cinema e della sua arte – un sentimento che riempie ogni pagina e pixel di Close-Up.
Come ben sai, la nostra rivista ha una lunga storia iniziata sul web nel 1998 e ancora prima come pubblicazione cartacea. Abbracciando poi le infinite possibilità del digitale, Close-Up è nato con una visione audace: esplorare e amplificare il cinema ben oltre i confini tradizionali. Non ci siamo limitati a trasferire contenuti da carta a schermo; andando avanti negli anni, abbiamo cercato di reinventare il modo di parlare di cinema, spingendoci oltre l’aneddoto e la mondanità, per immergerci in un approfondimento critico il più possibile ardito e incisivo.
Il nostro obiettivo è stato sempre quello di creare uno spazio, un luogo dove ogni articolo, ogni recensione e ogni intervista non fosse un punto di arrivo, ma un possibile trampolino di lancio verso ulteriori esplorazioni e discussioni. Il cinema è un linguaggio universale, e sulla nostra piattaforma esso parla in mille dialetti diversi, tutti pronti a essere scoperti e compresi.
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Giovanni Spagnoletti
(Direttore Close-Up)