Drive-Away Dolls di Ethan Coen

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Bisogna stare al gioco se si vuol godere o divertirsi al nuovo film di Ethan Coen, realizzato però senza il fratello Joel e con la complicità (sostanziale) della moglie Tricia Cooke che ha firmato con il marito sceneggiatura e montaggio di questa simpatica commedia queer.

Perché – venendo alla trama – le protagoniste sono due amiche del cuore entrambe lesbiche: l’una, Jamie (Margaret Qualley), è una texana molto intraprendente, uno spirito libero e giocherellone sì ma ora anche in crisi, non proprio drammatica per la verità, dopo la fine di una relazione con una coetanea poliziotta; l’altra, Marian (Geraldine Viswanathan), è l’esatto opposto, è una ragazza di origine indiana piuttosto pudica e riservata, amerebbe innamorarsi per la vita, non le piacciono le avventure dell’amica, legge l’Henry James di The Europeans, appoggia il movimento ambientalista di Ralph Nader, ma ormai da tre anni o più non fa sesso con nessuna altra donna.

Siamo nella Filadelfia di fine secolo scorso, per la precisione nel 1999, e le due, vista la situazione, decidono di prendersi una vacanza al sud, a Tallahassee in Florida  – e non nella più glamour Miami – perché là risiede una zia di Marian. Per viaggiare a basso costo ma non in autostop già allora rischioso, le nostre due “bambole” (“Dolls”) si incaricano di portare a destinazione una macchina proprio in quella città (un “drive-away” nel linguaggio dell’autonoleggio) ed ecco così spiegato il titolo abbastanza criptico del film che esce – cosa assai rara nel nostro mercato – lodevolmente in originale con i sottotitoli. Ovvia conseguenza, visto che siamo in una commedia degli equivoci: per un impiccio, quella auto su cui cofano posteriore l’intraprendente Jamie ha scritto “Love is a sleigh ride to Hell”, non era destinata a loro ma a dei gangster tanto bizzarri quanto tonti (tipici della maniera coeniana) che l’avevano prenotata. Il motivo: nel vano della ruota di scorta della vecchia Dodge Aries a noleggio diretta verso sud si cela una splendente valigetta d’alluminio parecchio misteriosa (e di cui è assolutamente vietato dire il contenuto). Inoltre, sempre nel sotto del bagagliaio, è nascosto (e questo lo possiamo raccontare) anche una testa che abbia visto veder tagliata dai sicari nella prima sequenza del film.

Margaret Qualley e Geraldine Viswanathan

Le conseguenze degli eventi, soprattutto l’inseguimento e la buffa caccia alle ragazze a parte dei due delinquenti fessacchiotti per recuperare il tutto, diventa allora il cuore del film sino a quando in sottofinale compare un losco politico repubblicano (siamo nel sud dell’America) sub specie di Matt Damon – tornato a lavorare con Ethan Coen dai tempi de Il Grinta (2010) – che ha da nascondere degli imbarazzanti peccatucci di gioventù legati, chissà come mai, alla valigetta metallica di cui sopra.

E abbiamo già detto troppo sul film che si annoda e si snoda tra le divertenti avventure erotiche on the road delle nostre due pupe inseguite (ma loro non lo sanno sino ad un certo momento) e il grave pericolo causato dal misunderstanding  nel quale sono, involontariamente, avviluppate. Drive-Away Dolls vive così di un curioso mix tra lo stile irriverente, “ebraico” del premiato Brend Coen e battute o situazioni molto sessualmente connotate – tipo la collezione di dildo – che poco aveva, in precedenza, connotato il cinema dei nostri Brothers. Il ritmo è veloce, la durata del film per gli attuali standard extralarge piuttosto contenuta (meno di un’ora e mezza), la recitazione particolarmente efficace e spumeggiante, connotano e completano il tutto. Sarebbe quindi opera consigliabile a quanti sono disposti a prenderla per quello che a nostro modesto giudizio è, e cioè un divertissement gradevole e senza grandi pretese artistico-filosofiche. Ma che può anche essere considerata insulsa o al limite della stupidità – basta vedere la grande, variegata differenza di giudizi espressi dalla critica americana a riguardo. Personalmente lo raccomanderemmo ma a responsabilità limitata.

In sala dal 7 marzo 2024


Drive-Away Dolls – Regia: Ethan Coen; sceneggiatura e montaggio: Ethan Coen, Tricia Cooke; fotografia: Ari Wegner; musica: Carter Burwell; scenografia: Yong Ok Lee interpreti: Margaret Qualley, Geraldine Viswanathan, Pedro Pascal, Annie Gonzalez, Matt Damon, Beanie Feldstein, Colman Domingo, Bill Camp, Joey Slotnick, Abby Hilden; produzione: Ethan Coen, Tricia Cooke, Tim Bevan, Eric Fellner, Robert Graf per Focus Features, Working Title Pictures; origine: Usa/GB, 2024; durata: 84 minuti; distribuzione: Universal Pictures.

 

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