Priscilla di Sofia Coppola

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«Sono rimasta colpita dall’autobiografia di Priscilla Presley sugli anni che ha vissuto, da giovane donna, a Graceland. E ho cercato di cogliere cosa provasse nell’immergersi nel mondo di Elvis, per poi alla fine riemergerne e scoprire la sua identità. Come artista per me è importante mostrare il mondo attraverso gli occhi dei miei personaggi, senza giudicare». (Sofia Coppola)

Quello che, invece, colpisce noi in questo Biopic realizzato dalla figlia del grande Ford Francis e a partire dal volume autobiografico (1985) di Priscilla Beaulieu Presley, è quanto poco di musica si veda e si conosca, anche tramite filmati d’epoca, dell’indiscusso re del rock&roll, Elvis Presley (1935 – 1977).
Cerchiamo di spiegarci. Priscilla di Sofia Coppola racconta la storia di una coppia quasi adolescente: lei (interpretata da Cailee Spaeny) è la figlia giovanissima, per la precisione quattordicenne, di un severo ufficiale dell’aeronautica degli Stati Uniti di stanza in Germania; lui (Jacob Elordi) ha dieci anni più della ragazza, fa il servizio militare nella stessa base dove vive Priscilla e già era una star musicale anche se abbastanza in crisi, temendo di poter essere dimenticato dai suoi fan in America, in quanto assente dalle scene musicali e cinematografiche. Ad una festa scoppia un amor fou tra i due che, dopo un inizio sfavillante va avanti tra alti e bassi, con lei sempre pronta a sottostare ai capricci e agli obblighi spettacolari di una star. Nel 1967 finalmente dopo otto lunghi anni di fidanzamento, un po’ segregata, sempre un po’ nell’ombra, riesce a sposarlo e poi nel 1968 la coppia ha una figlia Lisa Marie (più da grande: Emily Mitchell). Cinque anni dopo, nel 1973, divorzieranno e Elvis morirà di lì a poco nel 1977 consumato da uno stile di vita scapestrato e malsano.

Jacob Elordi e Cailee Spaeny

Il punto di vista di questa a tratti drammatica storia d’amore, alquanto tossica, è dunque sempre e esplicitamente quello della protagonista, di una persona che da adolescente acquista man mano la certezza di poter essere una donna indipendente e di non dover più sottostare alle lune, ai capricci e alle infatuazioni (sia di amori sia di idee) di lui. Ok, ok, ok, ma il film cosa poi ci traduce in immagini? Un fiume lento e tranquillo, una narrazione rettilinea e lineare senza nessuna, o quasi, scossa – non dico che ci fosse il bisogno di grandi scene madri o sfuriate esemplari ma forse lo spettatore avrebbe voluto capire un po’ di più la personalità del nostro capriccioso divo musicale, vederlo in scena, magari suonare qualche volta. Confessiamo, dunque, che ci saremmo aspettati, proprio nel corso del passare dei minuti, una Priscilla diversa e forse più complessa di quella che abbiamo visto al Concorso di Venezia 2023 dove Cailee Spaeny  ha, comunque, portato a casa la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile.

Qualcuno mi risponderà, scusami ma cosa pretendi? Sofia Coppola questo è il film che ha fatto o ha saputo fare, almeno apprezza il suo stile leggero tutto segnato dai particolari e da una sensibilità diciamo “femminile”, delle unghie laccate di rosse alle ciglia finte, ai petali di rosa, contraddistinto da una bella ricostruzione d’epoca che va dalla fine degli anni Cinquanta alla metà dei Settanta. D’accordo, tutto ciò credo che sia stato raccontato anche con una certa sagacia, così come è notevole la resa attoriale della protagonista, convincente e adeguata al personaggio – viceversa molto meno convincente, invece, ci sembra la volubile figura della star che manca quasi di ogni glamour, di quello spleen di cui si parla e riparla ma di cui non si vede mai come sia potuto esistere o diventare tale. Insomma sembra solo uno scemotto.
Se si accettano le premesse e l’impostazione del lavoro di Coppola e ci si appaga di esse, allora questa Priscilla potrà risultare un’opera riuscita, diversamente si può dire che a questo film estatico e osservativo – o come dice la sua autrice che “non vuole giudicare le figure messe in scena” – sarebbe accorso un quid, uno scatto in più. Almeno a nostro modesto parere.

Ps.: Comunque anche con poco Elvis (questione di diritti musicali, per caso?), la colonna sonora, come sempre nei film di Sofia Coppola, resta ricca e convincente.

Passato in anteprima nel Concorso del Festival di Venezia 2023 (Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile). 
In sala dal 28 marzo 2024


PriscillaRegia: Sofia Coppola; sceneggiatura: Sofia Coppola dal romanzo Elvis and Me (1985) di Priscilla Presley e Sandra Harmon; fotografia: Philippe Le Sourd; montaggio: Sarah Flack; musica: Phoenix; scenografia: Tamara Deverell; interpreti: Jacob Elordi, Cailee Spaeny, Emily Mitchell, Jorja Cadence, Tim Post, Ari Cohen, Josette Halpert, Deanna Jarvis, Luke Humphrey, R Austin Ball, Rodrigo Fernandez-Stoll, Tonia Venneri; produzione: The Apartment Pictures (Lorenzo Mieli), American Zoetrope (Sofia Coppola), Youree Henley; origine: Usa /Italia, 2023; durata: 113 minuti; distribuzione: Vision Distribution.

 

 

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