A Quiet Place – Giorno 1 di Michael Sarnoski

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Agli inizi del 2020 il pianeta Terra è stato invaso da creature aliene prive di vista ma dotate di pelle dura come una corazza e di un udito estremamente sensibile, grazie al quale hanno decimato gran parte della popolazione e obbligato i pochi umani superstiti a non emettere mai il minimo rumore per non essere scoperti e attaccati. Questa l’idea di John Krasinski per il suo horror A Quiete Place – Un posto tranquillo del 2018, e questa è quella per il sequel del 2020: ripetere il successo del primo film – ipotesi che, in effetti, vale per quasi tutti i sequel.

Ed eccoci al nostro film, A Quiete Place – Giorno 1, che è il terzo capitolo della saga e prequel del primo film capostipite; sempre scritto dal talentuoso e eclettico Krasinski, che nel frattempo ha infatti diretto anche il recente e sorprendente If – Gli amici immaginari (2024), da noi amato e recensito su queste pagine web, è diretto invece da Michael Sarnoski e racconta la storia di come il mondo è stato avvolto dal silenzio e della lotta per la sopravvivenza di una donna, Sammy (Lupita Nyngo’o), in una New York distopica invasa dalle creature aliene dotate di udito a ultrasuoni con cui cacciano gli esseri umani.  

Lupita Nyngo’o

È palese che la storia dei tre film è molto simile, ma la regia di questo ultimo episodio è comunque buona e originale, soprattutto nel dare forma a una New York davvero affascinante, pur nella tragedia di cui è teatro spettrale. Gli effetti speciali che rendono la città protagonista assoluta del film e della sua atmosfera, sono eccellenti, anche se la sensazione è quella di una direzione essenziale, sempre incisiva. Anche nel mostrare i mostri alieni, frenetici assassini, a dir la verità un pochino rumorosi essendo loro stessi a caccia del minimo rumore. Più che a Alien, cui in un primo momento si può pensare, è forse più appropriato ricordare Duel (1972) di Steven Spielberg perché i protagonisti del nostro film sono improvvisamente e inspiegabilmente cacciati da mostri sconosciuti come l’autista è inseguito minacciosamente da un camion misterioso quanto determinato. Si tratta solo di una suggestione tra gli infiniti rimandi che sempre può suscitare un prodotto artistico in relazione con le altre che possono definire il nostro bagaglio emotivo e insieme culturale.

Sammy e Eric (Joseph Quinn) fuggono insieme in silenzio attraverso i labirinti di una città poco prima rumorosissima, sulla minaccia di alieni cechi ma ugualmente letali e con un udito potente, possiamo speculare, esattamente come per anni abbiamo speculato sul significato di quell’inseguimento divenuto un classico del maestro americano, ma forse in questo caso l’idea basta a se stessa per lo spettacolo intenso e suggestivo che riesce a produrre.              

In sala dal 27 giugno 2024


A Quiet Place – Giorno 1 (A Quiet Place: Day One) – Regia e sceneggiatura: Michael Sarnoski; fotografia: Pat Scola; montaggio: Andrew Mondshein; effetti speciali: Mark Holt; musica: Alexis Grapsas; interpreti: Joseph Quinn, Lupita Nyong’o, Alex Wolff, Djimon Hounsou, Thea Butler; produzione: Paramount Pictures; origine: USA 2024; durata: 100’; distribuzione: Eagle Pictures.

 

2 thoughts on “A Quiet Place – Giorno 1 di Michael Sarnoski

  1. Mi ha incuriosito la recensione. Non sono un appassionato del genere, ma mi incuriosisce vedere come hanno realizzato la città di New York.

    1. Grazie Michele, la città è ciò che mi ha più colpito. Spesso l’appartenere a un genere nasconde chiavi di lettura differenti.

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