Damsel di Juan Carlos Fresnadillo

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Il tradimento. È questa, secondo noi, la chiave di lettura con cui svelare i segreti del nuovo fantasy Netflix, Damsel, di Juan Carlos Fresnadillo. D’altra parte ce ne possono essere infinite perché ogni opera d’arte, ogni film, suggerisce al suo fruitore diverse e inaspettate suggestioni. In Damsel, forse, la scenografia, che sia fisica o digitale, o le musiche, epiche e coinvolgenti, o gli attori o il drago o una montagna o una grotta o uno sguardo o una spada o il coraggio o la vigliaccheria. Per noi, il tradimento.

Elodie, interpretata da Millie Bobby Brown, è una bellissima principessa, intelligente e determinata a viaggiare, a conoscere il mondo, ma viene tradita in modo meschino e sadico nello stesso momento in cui pensa di iniziare il suo viaggio. L’attende un incubo labirintico, che rivela la falsità degli uomini, il loro tradimento della natura, degli animali, delle donne. È possibile che la nostra interpretazione non sia giusta, ma la bellezza del drago, la sua sete di vendetta per l’ingiustizia subita da antichi e potenti re, per noi rimanda al dolore degli animali e alla loro nobiltà d’animo, così spesso violentati dall’uomo. E Elodie rimanda a sua volta al dolore e alla libertà negata di tutte le donne, non amate, ma sfruttate. Tradite.

Dasmel è un ottimo fantasy che nasconde messaggi interessanti e positivi, che si fa metafora di una vendetta giusta da parte dei più deboli, apparentemente più deboli. Il cast del film è eccellente, da Robin Wright a Ray Winstone, a Angela Bassett. A sostenere il percorso dell’eroina, alla ricerca dell’emancipazione e della libertà, più che della vendetta, anche, se, è necessario sottolinearlo ancora una volta, spesso è l’attesa di questa vendetta che sostiene il percorso di noi spettatori.

Millie Bobby Brown

E tutto nasce dal tradimento, causa e origine di ogni male, ma, e questo è più importante, possibilità di conoscenza di se stessi, del proprio ruolo nel mondo, che anche una eventuale morte non potrebbe svilire. Elodie, la nostra principessa, non lotta con il drago, ma con se stessa: il tradimento meschino che ha subito fa uscire la sua parte migliore, non ha più paura della morte, non fugge più, affronta il drago, perdona e condanna, forte di una personalità piena, forgiata dal dolore e dalla sua potenzialità rigenerante. Il drago è bellissimo, furioso, sadico, è vendetta degli animali offesi; la sua voce seduce e terrorizza, nata anch’essa dal dolore.

È Damsel un film animalista? O femminista? No, è un fantasy, non ipocrita, vero, su cosa è il tradimento e su cosa può portare, nel bene e nel male. Da non dimenticare, gli eccellenti effetti speciali, che rendono una riflessione sul tradimento una avventura intrigante tra montagne, castelli e misteriosi sotterranei. Ciò che si vede è comunque sempre la vita del regista, e la nostra.

Su Netflix


DamselRegia: Juan Carlos Fresnadillo; sceneggiatura: Dan Mazeau; fotografia: Larry Fong; montaggio: John Gilbert; scenografia: Patrick Tatopoulos, Jason Knox-Johnston, Dominic Capon; effetti speciali: Laura Davison, Nicholas Brooks; musica: David Fleming; costumi: Amanda Monk; trucco:  Pippa Woods, Lynda Armstrong; interpreti: Millie Bobby Brown, Angela Bassett, Robin Wright, Ray Winstone; produzione: Roth/Kirschenbaum Films; origine: USA, 2024; durata: 108 minuti; distribuzione: Netflix.

 

 

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