David Copperfield Sketch comedy di Marco Isidori

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“Riscrivere” e rendere sulla scena il noto romanzo di Dickens in modo originale e creativo è un operazione molto rischiosa perché può risultare complesso restare fedeli all’atmosfera originale arricchendola di elementi innovativi, accattivanti  e riuscire, per tutta la durata dello spettacolo, a catturare lo sguardo del pubblico  che già conosce la trama ed è mediamente affezionato ai personaggi dell’ intreccio.
L’ elemento di “novità” di questo spettacolo-riscrittura di Marco Isidori salta immediatamente all’ occhio: il perimetro del palco è  invaso da un numero indefinito di sagome con i volti, le braccia, le gambe dei personaggi che popolano la storia (dipinti da Daniela Dal Cin), sapientemente animate dagli attori che si prestano, con questa divertente trovata,  a giocare il divertente ruolo dei” burattinai”.
Paolo Oricco, Maria Luisa Abate, Valentina Battistone, Ottavia Della Porta, Alessio Arbustini, Vincenzo Quarta e lo stesso Marco Isidori con minuziosa  attenzione  tirano le fila della storia animando le sagome e giocando a rivestire, con grande capacità,  più ruoli.
I sei interpreti apparentemente neutri e vestiti con una tuta blu con la scritta ” Marcido a work” si alternano infatti tra di loro con una precisione millimetrica, donando voce, sguardi,  espressioni, sfumature a tutte le sagome presenti sul palco, rendendo la storia divertente e al tempo stesso capace di un coinvolgimento ancora più intenso da parte di un pubblico attento, affascinato e curioso.
La trovata scenografica, estremamente originale, è capace di dare carattere e personalità all’intera messa in scena, corale ed estremamente attuale.
Gli interpreti, che risultano quasi “intercambiabili”, mandano avanti l’ intreccio girando le mille sagome che da bianche e nere esplodono sul palco del Teatro Vascello in un tripudio di colori.
Rispettando un’ ottica corale dove non c’è un personaggio che spicca sugli altri, i sei attori sono sullo stesso piano: corrono, si muovono, battibeccano tra di loro e il ruolo principale viene giocato dalla parola, che crea, altera, modifica, rende le sfumature e gli accenti di tutto l’ intreccio.
La varietà del carosello dickensiano viene quindi ricreato soprattutto dalla vocalità, capace di dare vita a una serie di sketch divertenti dal ritmo martellante e quasi bionico.
Il contrasto o meglio l’unione tra l’esasperazione interpretativa – che risulta quasi astratta – e la realizzazione scenica, piena e perfettamente curata nei dettagli risulta quindi un connubio riuscito e accattivante.
David Copperfield sketch comedy può creare uno spaesamento iniziale nel pubblico proprio perché risulta una  riscrittura molto originale del testo di Dickens. Tuttavia Isidori sa gestire scenicamente  molto bene le scelte creative che decide di realizzare e ha il coraggio di osare fino in fondo. E questo lo premia.
Lo spettacolo, che ci auguriamo possa proseguire nel suo cammino, gode di una realizzazione scenica geniale, di un’ azzeccata coralità dell’ interpretazione che diventa un corpo unico e di un uso sapiente della parola, anima di una riscrittura capace di ” svecchiare” attualizzare e rendere ancora più apprezzabile il caro “vecchio” Charles Dickens.
In scena sino al 2 aprile al Teatro Vascello

David Copperfield sketch comedy – una riscrittura di Marco Isidori da Charles Dickens; regia: Marco Isidori; assistente alla regia: Nevena Vuïjc; luci: Fabio Bonfanti; scene e costumi: Daniela Dal Cin; interpreti: Paolo Oricco, Maria Luisa Abate, Valentina Battistone, Ottavia Della Porta,Alessio Arbustini, Vincenzo Quarta, Marco Isidori;  produzione: Marcido Marcidorjs, Famosa Mimosa.

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