Esilarante, divertente, a tratti geniale.
A una sola condizione: resistere alla prima mezz’ora di film, che si presenta in tutto e per tutto come un disastroso b movie sugli zombie girato da attori falliti e da una troupe scalcinata.
Nei primi- quasi assurdi- 30 minuti infatti, sembra di trovarsi sul set improvvisato di un horror low low budget creato da un gruppo di amici in un fine settimana come tanti un po’ per gioco e un po’ noia.
Polemiche sterili, battute che non arrivano mai al dunque, e sangue, sangue ( finto o vero non importa) dappertutto, come ogni horror di serie z che si rispetti. E la visione di questa prima parte così volutamente esagerata nei dettagli “pacchiani” è straniante, alienante, confusa.
Poi, come per incanto, il film si svela, la matassa si sbroglia e Hazanavicius schiaccia l’acceleratore sul divertimento puro puntando su un piacevole e insolito “effetto sorpresa”. Nel noto The Artist, pluripremiato film diretto dallo stesso Hazanavicius che portò a casa nel 2012 ben cinque premi Oscar, l’asse portante del film era la magia, il fascino antico del muto e del bianco e nero e l’ alchimia dei due protagonisti, i fascinosi Berenice Bejo e Jean Dujardin.
Coupez! – film d’apertura del 75° Festival di Cannes fuori concorso e remake del film giapponese di Shin’ichirō Ueda, a sua volta tratto da un’opera teatrale, Ghost in the box – va invece letto e interpretato in chiave assolutamente ironica e dissacrante e si svela proprio dopo la prima mezz’ora, prende d’improvviso il giusto ritmo per diventare d’un tratto esplosivo, tagliente e intelligente.
Coupez! (in italiano il titolo diventerà Cut! Zombie contro Zombie) non è quindi un film horror popolato da orribili zombie, anche se la prima parte potrebbe trarre in inganno, soprattutto per l’ambientazione molto arrangiata del set. Si tratta, a tutti gli effetti, di una commedia divertente e originale, soprattutto nella narrazione, che mostra da diverse angolazioni e prospettive il backstage della difficile realizzazione di un film.
E non manca proprio nulla dei dettagli tipici del backstage di un film-per quanto arrangiato e mediocre: l’attore puntiglioso e rompiscatole è sempre in prima linea, i capricci della prima donna, i tanti momenti di nervosismo e di rabbia e le pause, che diventano lunghe soste interminabili.
L’aspetto insolito capace di ricomporre perfettamente il puzzle è il cambio totale di angolazione che ci mostra, un momento dopo l’ altro, il ‘making of’ del remake e tutto, finalmente sembra acquisire un senso, ogni elemento strambo e insolito visto nella prima parte trova il giusto posto all’ interno di uno sviluppo coinvolgente e a dir poco esilarante.
Il tema horror, talvolta esagerato di proposito con tanto di braccia insanguinate, teste mozzate, e sangue onnipresente è solo un pretesto per suggerire dinamiche, contrasti sotterranei e soprattutto e nonostante tutto, il clima familiare, unico e di unione profonda che si crea all’interno di un set cinematografico, poco importa il livello del film. Non a caso nel cast troviamo Berenice Bejo ( moglie del regista, già protagonista del già citato The Artist) e sua figlia (Simone Hazanavicius ) nei panni di un’intraprendente aspirante regista,
Un modo come un altro per raccontare, divertendosi, il mondo del cinema senza una punta di buonismo ma con tanta ironia e un pizzico di sarcasmo.
Da vedere. E non solo per gli amanti dell’horror.
In sala dal 31 ottobre al 2 novembre.
Cut! Zombie contro Zombie Regia: Michel Hazanavicius; Sceneggiatura:Michel Hazanavicius; fotografia: Jonathan Ricquebourg; montaggio: Mickaël Dumontier, Michel Hazanavicius; interpreti: Romain Duris:,Bérénice Bejo:,Grégory Gadebois,Finnegan Oldfield, Matilda Lutz,Sébastien Chassagne:, Simone Hazanavicius, Agnès Hurstel, Charlie Dupont,Luàna Bajrami, Raïka Hazanavicius, Jean-Pascal Zadi, Yoshiko Takehara ; produzione: SK Global Entertainment, Bluelight, Getaway Films, La Classe américaine, France 2 Cinéma, GAGA Corporation; origine: Francia, 2022; durata: 112’ distribuzione: Nexo Digital.