La bella Estate di Laura Luchetti

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La bella Estate, diretto da Laura Luchetti e con l’esordio di Deva Cassel nel ruolo della sensuale Amelia, intreccia la difficile tematica della crescita in età adolescenziale con la scoperta dei primi impulsi erotici.  E il mondo dell’arte, in questo film, è strettamente legato alla passione, all’ istinto  e alla sessualità.  Il film presentato in prima mondiale al Festival di Locarno (2-12 agosto), in Piazza Grande ed ora in uscita in sala grazie a Lucky Redy, è tratto dall’omonimo volume di Cesare Pavese, che, pubblicato nel 1949 comprendeva i seguenti racconti, scritti in periodi diversi: La bella estate (1940), Il diavolo sulle colline (1948) e Tra donne sole (1949).

La modernità dei personaggi dello scrittore piemontese e di questa storia in particolare risiede nel loro conflitto interiore e nella purezza di fondo, che ciascun personaggio femminile conserva: Amelia esiste nel momento in cui viene rappresentata e immortalata, rappresenta una sorta di idea di bellezza pura e irraggiungibile; Ginia, invece, adora la sua amica, vuole vedere il mondo attraverso il suo sguardo e sceglie di seguirla, diventando donna.

La protagonista, che ha il bel volto di Yle Vianello, già vista in Corpo Celeste di Alice Rohrwacher, inizialmente è una ragazza timida, vive tra la sartoria e i doveri casalinghi che il suo mondo circoscritto le impone. La sua esistenza viene stravolta dall’ amicizia con Amelia (Deva Cassel, in parte), intrigante e splendida modella che posa per un circolo di pittori.

Ginia la guarda con adorazione e grazie a lei si apre alla leggerezza, alla scoperta di un mondo fatto di desideri e di carne; attraverso l’arte e la pittura, riesce a conoscere se stessa, la sua reale natura e il suo corpo.

Amelia ha già piena consapevolezza del suo corpo, si fa ritrarre con fierezza ed è una donna sicura, conturbante e matura. In Ginia, invece, c’è la timidezza tipica della sua età e al tempo stesso la curiosità, il desiderio e l’impulso di divorare il mondo. Ha paura di varcare la soglia del “proibito” ma una volta oltrepassato quel limite, sa che non potrà tornare indietro.

Foto di Matteo Vieille

Ginia e Amelia vivono un rapporto unico sospeso tra l’amicizia speciale e l’amore, un morboso attaccamento fatto della mancanza, del desiderio dell’altro/a e del possesso.

Ginia, in tutti i suoi contrasti ben delineati dall’interprete, sembra un personaggio femminile moderno, diviso tra la necessità di conformarsi a ciò che sembra giusto per lei e la natura dei suoi impulsi che non conosce legge, se non quella dell’ istinto.

La regista ritrae con delicatezza la curiosità, i primi fremiti, la scoperta della novità, l’irrequietezza giovanile e quel senso di disagio sempre presente in Ginia, assieme a un rapporto indefinibile tra le due ragazze che sembra superare ogni confine.

Pur trattandosi di un’amicizia al limite, c’è una sorta di purezza tra le due che resta tale per tutta la durata del film assieme a una ricerca di perfezione estetica nella fotografia che risulta luminosa, ricercata, esteticamente accattivante.

Meno approfondito è invece il contesto di riferimento, ovvero il mondo dell’arte: gli artisti di questa storia sono eternamente divisi tra le loro tele, una donna nel letto e qualche bicchiere di troppo. Anche Guido, il più significativo tra tutti, non spicca per spessore e non è ricco di contrasti chiaroscurali.  Manca quindi una caratterizzazione psicologica al maschile più profonda capace di renderli personaggi a tutto tondo.

Il fulcro de La bella estate  resta comunque l’evoluzione, la scoperta e il percorso di conoscenza di sé stesse e della propria femminilità, che la regista restituisce con occhio sensibile, intuitivo e attento.

Ps: molto interessante e intensa la interpretazione di Yle Vianello

 In sala dal 24 agosto 2023


La bella estate  – Regia e sceneggiatura Laura Luchetti; fotografia: Diego Romero, Suarez Llanos; montaggio: Simona Paggi; musiche: Francesco Cerasi; interpreti: Yile Vianello, Deva Cassel, Nicolas Moupas, Alessandro Piavani, Adrien Dewitte, Cosima Centurioni, Gabriele Graham Gasco, Andrea Bosca, Anna Bellato; produzione: Kino Produzioni, 9.99 Films con Rai Cinema; origine:Italia, 2023; durata: 111 minuti; distribuzione: Lucky Red.

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