Hustle  di Jeremiah Zagar

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Il sogno americano esiste? Certo è che alcuni film americani si reggono ancora su questo sogno, e noi spettatori naif con loro. Forse, non alcuni, ma molti film ripropongono l’ascesa, la momentanea caduta e la rinascita di un eroe che trasmette al pubblico la caparbietà e la tenacia ma soprattutto la capacità di rialzarsi quando si è al tappeto. Se il sogno americano è questo, la seconda possibilità che è data a tutti, caduti in disgrazia chi più chi meno, allora esiste eccome, e le possibilità sono tante. Si può cadere tante volte, e più volte ci si può rialzare. Soprattutto se si hanno accanto le persone giuste.

Hustle di Jeremiah Zagar, racconta, più dolcemente che in altre commedie sportive, il rapporto tra un giovane talento del basket e il suo scopritore, che è deciso a rifarsi dopo un brutto e umiliante periodo speso male alle dipendenze del borioso e antipatico nuovo proprietario dei Philadelphia 76ers. Adam Sandler, l’osservatore, è un attore a volte stralunato a volte molto dolce ed è forse per questo che il film è caratterizzato da una atmosfera più leggera e più gentile rispetto a altre famose pellicole sullo sport, belle e potenti ma anche più impegnative.

Sia il giocatore che il talent scout vivono il sogno americano, ne sono entrambi consapevoli, cercano il riscatto sociale, ma è dalla loro relazione di fiducia e dall’amore delle persone a loro più vicine che nasce una possibilità reale di realizzazione. Come Rocky cambia perché amato e sostenuto da Adriana e il loro leggendario film sul pugilato, in realtà, è una storia d’amore, così in questa delicata pellicola sportiva i protagonisti riescono a rimettersi in gioco grazie alla loro umanità.

Una volta un giovane uomo chiese a un uomo anziano in che modo si potesse definire oggettivamente la vita. L’uomo anziano sorrise e disse che quella domanda aveva da sempre ossessionato i filosofi con scarsi risultati; per lui la vita era stata approfittare dei momenti felici e tenere duro in quelli difficili. Il sogno americano è questo, non mollare mai quando le cose vanno male e essere grati e felici quando, lottando per valori giusti, si raggiungono gli obiettivi prefissati.

Hustle è divertente e formativo non solo per il pubblico americano che crede ancora nel suo stesso sogno, ma per tutti gli spettatori che amano il basket, lo sport o, più in generale, le storie in cui le relazioni umane cambiano gli individui e fanno loro raggiungere traguardi forse nemmeno immaginati.

Le riprese delle azioni in campo sono ottime, realistiche ma non sono le protagoniste di questa opera, nella quale ciò che più conta è l’onestà intellettuale e pratica delle persone, coinvolte in un meccanismo, forse in una società, che può stritolare se non si hanno radici salde e sicure. Hustle è un film su uomini alti due metri, ma è dolce, delicato e profondo. Sincero.

Su Netflix


HustleRegia: Jeremiah Zagar ; sceneggiatura: Will Fetters, Taylor Materne; fotografia: Zak Mulligan; montaggio: Tom Costain; musica: Dan Deacon;  interpreti: Adam Sandler, Juan Hernangómez, Queen Latifah, Ben Foster, Robert Duvall; produzione: Happy Madison Productions; origine: USA 2022; durata: 117’; distribuzione: Netflix.

 

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