Quasi Orfano di Umberto Carteni

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Quasi Orfano, remake di un film francese di Dany Boom, già regista del noto Giù al nord, ricucinato  in salsa nostrana con il titolo Benvenuti al sud, ripropone lo scontro sempre vivo fra la capitale economica ormai città europea, ma fredda nei rapporti umani, e la solarità rumorosa, caciarona,  ma ricca di umanità  tipica dei piccoli paesi meridionali, quelli pugliesi per l’esattezza.
Valentino (Riccardo Scamarcio) e Costanza (Vittoria Puccini), quarantenni rampanti, vivono a Milano in un raffinatissimo appartamento del centro e hanno costruito assieme un famosissimo brand nel mondo del design.
Sposati da qualche anno senza figli, vivono senza slanci in una sorta di agiatezza mostrando ormai indifferenza l’uno per l’altra. 
 Valentino, di origine pugliese, per brillare nel nuovo mondo luccicante milanese, ha progressivamente tagliato i ponti con la sua famiglia, al punto di dichiararsi orfano e cambiare cognome da Valentino Tarocco e Valentino Rocco. Una scelta estrema, necessaria per lanciare il suo nome e il suo talento nel bel mondo degli affari milanesi. L’inconveniente, però, è proprio dietro l’angolo….Con il pretesto di un invito a un evento, la coloratissima  famiglia  di Valentino, che gestisce un agriturismo arrangiato nei pressi di Monopoli,  tenta di riallacciare i contatti con Valentino presentandosi all’improvviso a Milano. 
L’intreccio non è certamente nuovo e originale, ma Umberto Carteni sa raccontare la storia con la giusta dose di leggerezza e di autenticità. Quasi Orfano è una pellicola che sa parlare di contrasti.
Il primo scontro evidente tra i due mondi,  è quello relativo all’approccio alla vita, come si percepisce dall’evoluzione del protagonista: Valentino (Ta) Rocco ora a Milano, sceglie di rinnegare, almeno inizialmente la sua natura e le sue radici per abbracciare un temperamento freddo e distante, soprattutto nei rapporti umani. Sarà un incidente a farlo riappropriare dei suoi ricordi, del suo mondo e a riconciliarlo con la sua terra, da cui si allontana per poi ritornare.
Il regista romano punta, in chiave ironica e leggera, a una rivalutazione delle proprie origini, dando luce a qualche stereotipo tipico del contrasto tra città e provincia, che viene portato all’esasperazione e poi esorcizzato e sdrammatizzato. La ricerca dell’effetto comico enfatizza quindi i contrasti e alle volte, per dare colore e vivacità alle scene, rischia di calcare un po’ la mano su qualche cliché.
Si ride di gusto, ma in alcuni momenti l’effetto comico non è sorprendente o esilarante, e l’ironia punta esattamente a ciò che il pubblico si aspetta. Interessante invece l’evoluzione compiuta dai due protagonisti, che si allontanano dalla loro natura per poi fondersi nuovamente, in un modo più intimo e autentico.
Valentino, inizialmente distante dalla numerosa famiglia pugliese, fa un cammino di riavvicinamento che lo porta nuovamente ad aprirsi alla vita.
Anche Costanza, sua moglie, con la quale il rapporto è ormai in crisi  è inizialmente una  milanese – chiusa e distante- vestita di tutto punto che insegue solo il successo e indossa abiti grigi e anonimi.  Dall’incontro con la famiglia caotica e rumorosa pugliese ne uscirà rinnovata e ritroverà passione e un rapporto più autentico con l’altro, soprattutto grazie ai consigli della suocera (una sempre convincente Nunzia Schiano).
Ottima la scelta del cast, tra cui a parte Nunzia Schiano nei panni della mamma di Valentino, spiccano, tra gli altri,  anche Antonio Gerardi (Nicola), Grazia Schiavo, Bebo Storti (il padre di Costanza) e Adriano Pappalardo (il padre di Valentino).
Divertente, leggero, dinamico, Quasi orfano è quello che si potrebbe chiamare un “film nazional popolare”, nel senso più nobile del termine. Così almeno lo ha definitgo Riccardo Scamarcio, motivando  le ragioni per cui ha accettato di recitare in questa commedia che punta, in modo ironico e spensierato, sui contrasti e sulle contraddizioni sempre presenti nel nostro Bel Paese.
 
In sala dal 6 ottobre
 

Cast & Credits

Quasi orfano – Regia: Umberto Carteni; sceneggiatura: Herbert Simone Paragnani, Umberto Carteni; fotografia: Gian Filippo Corticelli; montaggio:Lorenzo Campera ; interpreti: Riccardo Scamarcio, Vittoria Puccini, Antonio Gerardi, Grazia Schiavo, Adriano Pappalardo, Nunzia Schiano, Bebo Storti, Chiara Di Benedetto, Manuela Zero, Paolo Sassanelli, Ema Stokholma, Antonio Aiello; produzione: Rodeo Drive con Rai Cinemaorigine: Italia 2022; durata: 90’; distribuzione:01 Distribution 

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