Saw X di Kevin Greutert

  • Voto
3.5

Questa non è una punizione, è un risveglio. Vivere o morire a voi la scelta.

Cruento, sanguinolento e a suo modo non privo di etica, per quanto malata e spietata.

Come è noto agli amanti del genere horror, L‘Enigmista, protagonista della saga creata nel 2004, è un serial killer che cattura le sue vittime e poi le mette nelle condizioni di “rimediare” ai propri sbagli utilizzando trappole mortali. Le cavie sono tenute a seguire le istruzioni per sopravvivere, superando prove al limite o risolvendo enigmi estremamente difficili, soprattutto in situazioni di estremo disagio. Per salvare la pelle devono capire il gioco geniale e malato del protagonista John Kramer.

E lui, come accennato, non è privo di “etica” nella costruzione delle sue trappole mortali. Perché la vittima ha la possibilità di “risvegliarsi” dal torpore mentale in cui si trova.

Jigsaw è malato di un cancro incurabile al cervello e non gli resta molto da vivere. Proprio per questo sceglie soggetti (ladri, imbroglioni, tossicodipendenti) potenzialmente in salute ma che in un modo o nell’altro disprezzano la vita. Le sfortunate cavie hanno un’unica possibilità di riscatto e non possono rifiutare il gioco proposto, anche se con la triste consapevolezza che – probabilmente – sarà l’ultimo.

Photo Credit: Alexandro Bolaños Escamilla

Il capitolo finale della saga di Saw, creata da James Wan e Leigh Whannell è diretto da Kevin Greutert, già conosciuto principalmente come montatore di sette film della serie ( Saw I, Saw V, Saw X) e come regista di tre episodi (Saw VI, Saw 3d, Saw X).

Collocato temporalmente tra il primo e il secondo capitolo, Saw X, riporta la saga ai tempi in cui Kramer è ancora vivo e mette sul tavolo le ragioni di una “giustizia” se così può chiamarsi, rivolta in difesa dei più deboli, caduti nella trappola di imbroglioni capaci di frodare sulla speranza di malati terminali.

L’intreccio è principalmente ambientato in Messico: John Kramer (Tobin Bell), vuole vivere disperatamente e, su suggerimento di un ex malato di cancro in via di guarigione, si reca in Messico per sottoporsi a una procedura medica sperimentale nella speranza di una miracolosa guarigione. Purtroppo l’intera operazione, capeggiata dalla dottoressa Cecilia Pederson ( Synnøve Macody Lund) è solo una truffa per frodare e derubare i più vulnerabili, disposti a credere a qualunque cosa, pur di alimentare la loro speranza di vita.

A questo punto Kramer è pronto ad attuare il suo ultimo gioco mortale, per vendicarsi dei suoi truffatori, e per concedere loro l’ultima possibilità di redenzione. Dopo il deludente e poco efficace Saw Legacy (2017), creato forse per rilanciare la saga, le aspettative di riaccendere l’interesse non erano troppo elevate e invece, questo capitolo finale, complice l’alchimia tra Kramer (un sempre cinico e apprezzabile Tobin Bell) e la sua assistente Amanda (Shawnee Smith), questa volta in un ruolo più consistente, decolla e centra l’obiettivo di appassionare, forse per l’ultima volta, il suo pubblico.

L’atmosfera è agghiacciante, una location industriale decadente, lurida e perfettamente in linea con l’architettura mortale creata dalla figura di Jigsaw.

Nei capitoli precedenti il pubblico arrivava necessariamente a empatizzare con le vittime, poco leali e oneste, ma sicuramente non colpevoli al punto di pagare con la vita i loro errori. In questo ultimo capitolo, invece, Kramer ha un’antagonista che sembra quasi “giustificare” la sua sete di vendetta: la cinica dottoressa Peterson, spietata, asettica, distante, interessata al solo denaro .

E allora, tra i due, in una sorta di sistema di giustizia distorto, la bilancia sembra quasi pendere dalla parte di Jigsaw, disposto, per quanto in modo contorto e malato, a difendere lui e quanti abbiano creduto alle bugie della Peterson in nome di una speranza vana ed effimera. Perciò in Saw X, quindi, assistiamo a un tentativo di velata umanizzazione della figura di Kramer, un killer spietato e senza scrupoli, ma con un piano ben definito e con un senso di giustizia tutto suo.

Da vedere (per appassionati e non).

In sala dal 25 ottobre 2023


Saw X  – Regia: Kevin Greutert; sceneggiatura: Josh Stolberg, Peter Goldfinger; fotografia: Nick Matthews; montaggio: Kevin Greutert; musiche: Charlie Clouser; interpreti: Tobin Bell, Steven Brand, Synnøve Macody Lund, Michael Beach, Renata Vaca, Paulette Hernandez, Octavio Hinojosa, Shawnee Smith, Joshua Okamoto, Costas Mandylor;  produzione: Lionsgate Productions, Twisted Pictures; paese: USA, 2023; durata: 118 minuti; distribuzione: Eagle Pictures

 

 

 

 

 

 

 

 

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