Gioco pericoloso di Lucio Pellegrini

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Era diverso tempo che Lucio Pellegrini, fattosi notare nel panorama del nuovo cinema italiano all’inizio del terzo millennio con due interessanti commedie E allora mambo! (1999) e Tandem (2000), mancava dal grande schermo – era addirittura dal 2012 quando aveva adattato il racconto di Nick Hornby in un omonimo film È nata una star? Ora dopo diverse serie tv e la recente sceneggiatura del non felicissimo War – La guerra desiderata di Gianni Zanasi (2022), il regista astigiano torna alla ribalta con un intricato thriller psicologico, scritto insieme a Elisa Fuksas, che si muove nel mondo dell’arte contemporanea tra seduzione, poche verità e molte bugie. Con in più l’affascinate presenza di Elodie, qui alla sua seconda prova davanti alla macchina da presa dopo Ti mangio il cuore (2022) di Pippo Mezzapesa. Dunque, sulla carta, tutte le premesse per un’opera stimolante sotto l’aspetto critico e anche per un potenziale successo di pubblico. Sulla carta…

Adriano Giannini e Elodie

Giada (appunto Elodie) è una ballerina professionista, impegnata nella produzione di un proprio spettacolo da protagonista che non si sa se decolla veramente; Carlo (Adriano Giannini) è, invece, uno scrittore di grande successo che però sta vivendo una certa crisi creativa ed è alla ricerca di nuove suggestioni. La coppia sembra unita e solidale ed entrambi, lui e lei, malgrado alcune ombre e difficoltà, sono molto determinati e dediti al proprio lavoro e a inseguire la loro carriera. Ma poi compare, d’improvviso (chissà?), un terzo incomodo: durante un vernissage al museo Maxxi di Roma, Carlo viene agganciato da un enigmatico giovane artista, tal Peter Drago (Eduardo Scarpetta), che con grande forza si vuole affermare sulla ribalta artistica, ne rimane affascinato e irretito, tanto da presentarlo alla compagna con cui vive in una splendida villa al Circeo. Alla vista di Peter, Giada ha, però, una reazione quasi inaspettata che lascia trapelare a dir poco disagio, cerca di allontanarlo dalla loro casa, dato che l’uomo nasconde qualcosa che molto probabilmente ha a che fare con un passato opaco se non oscuro della ragazza. La verità sembra, allora, venire piano piano a galla nel corso del Gioco pericoloso che si instaura presto trai tre protagonisti, senza esclusioni di colpi da tutte le parti. Il tutto vieppiù complicato dal riemergere di un misterioso caso di una ragazza straniera anni prima scomparsa nel nulla dalle parti di Sabaudia… Aggiungiamo solo, per non guastare il piacere della visione dell’ultima opera di Lucio Pellegrini, di fare attenzione ad un particolare abbastanza eclatante all’inizio e alla fine del film che potrebbe aiutare a capire l’intrigo e il finale ad effetto.

Elodie e Eduardo Scarpetta

Diciamo subito per onestà nei confronti di qui ci legge che, personalmente, la tipologia di film a cui appartiene Gioco pericoloso, non ci piace affatto, a parte il bel capostipite (ma non diciamo quale, altrimenti faremmo un inaccettabile spoiler). Ciò inficia dunque, in modo pesante, la nostra soggettiva valutazione del film di Lucio Pellegrini che, come si renderà conto lo spettatore, non descrive soltanto le dinamiche complesse di un triangolo amoroso ambientato nel mondo dell’arte contemporanea ma vuole offrirci anche una riflessione sulle sfumature e gli intrighi della manipolazione femminile e maschile o sull’ambizione dei personaggi che ci presenta. Allo studio psicologico delle dinamiche relazionali pur oscure, Gioco pericoloso aggiunge, in modo a nostro avviso poco congruo, atmosfere da noir classico, con sequenze di piogge amazzoniche (nel Lazio??), giochi di specchi o studiate inquadrature ad effetto, per creare così un forte senso di inquietudine, di tensione, che ci vorrebbero suggerire un continuo confondersi tra la realtà e la finzione – sino al finale ad effetto dove si risolve l’intrigo.

Spesso poco conta il giudizio personale del critico, per capire se Gioco pericoloso potrà piacere al pubblico, non rispettando, al pari ma in modo diverso da Il caso Belle Steiner di Benoît Jacquot, il patto narrativo con lo spettatore. Probabilmente aiuterà il film la presenza scenica di Elodie, la quale risulta, oltre che sempre bella e affascinante, anche efficace nella sua interpretazione di svampita sorniona – molto più dei suoi partner maschi un po’ sperduti e a disagio nelle loro parti. Per noi, comunque, un passo falso di Lucio Pellegrini.

In sala dal 13 marzo 2025.


Gioco pericoloso – Regia: Lucio Pellegrini; sceneggiatura: Elisa Fuksas, Lucio Pellegrini; fotografia: Radek Ladczuk; montaggio: Clelio Benevento; musica: Donato Dozzy; scenografia: Daniele Fabretti; interpreti: Adriano Giannini, Elodie, Eduardo Scarpetta, Elena Lietti, Tea Falco, Massimo Coppola, Iaia Forte, Stefano Abbati; produzione: Matteo Rovere, Sydney Sibilia per Grøenlandia e Vision Distribution, in collaborazione con Sky; origine: Italia, 2025; durata: 103 minuti; distribuzione: Vision Distribution.

Foto: Lucia Iuorio

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