Argylle – La Superspia di Matthew Vaughn

  • Voto
3

L’investimento iniziale è stato di sicuro importante (sembrerebbe di circa 200 milioni di dollari) e non sappiamo, sinceramente, dire se esso sarà onorato al botteghino: in caso positivo questo Argylle – La Superspia diventerà, si mormora, una trilogia, dato anche l’ “assist” dell’ormai consueto ma qui volutamente criptico finalino – quindi non scappate subito dalla sala all’inizio dei titoli di coda. Altrimenti, se gli incassi languiranno a livello mondiale, con probabilità non verranno prodotte delle puntate successive a questa parte che sembrerebbe, allora, la prima. Ma veniamo al dunque, anticipando, però, subito che la trama appare parecchio intricata e a volte non sempre di cristallina comprensione, almeno per un ormai consumato vecchione che qui scrive su queste pagine.

Henry Cavill

Innanzitutto c’è da notare che la sceneggiatura di Jason Fuchs parte da una forte suggestione pirandelliana, da Sei personaggi in cerca d’autore tanto per intenderci – qualche amico suggerisce, invece, di aver ritrovato l’idea di base del film in Ruby Sparks (2012, per la regia di Jonathan Dayton e Valerie Faris) ma si potrebbe ancora ricordare la celebre alleniana Rosa purpurea del Cairo (1985) oppure Ricomincio da capo (1993, diretto da Harold Ramis) per presentare, come qui, una versione diciamo così “inclinata” della nostra stessa realtà. Per essere più chiari, in questa commedia arzigogolata  e un po’ demenziale dell’esperto regista inglese Matthew Vaughn – quello tanto per intenderci di Kick-Ass (2010), X-Men – L’inizio (2011) e di due Kingsman – lo spunto di base, l’incipit di cui si accennava, parte dallo scambio continuo tra realtà, personaggi e finzione.

La protagonista della storia si chiama Elly Conway (Bryce Dallas Howard) ed è una pacioccosa, simpatica scrittrice di best-seller spionistici che soltanto per le presentazioni pubbliche dei suoi libri lascia la casa in cui vive beatamente da sola insieme al fido computer e all’amato gatto Alfie (che poi nel corso del film si mostrerà essere anche un supergatto che può risolvere problemi). La ragazza molto succube della madre che l’aiuta e la consiglia nell’editing dei romanzi, si troverà improvvisamente ad avere a che fare non con la sua fantasia di scrittrice ma con il vero mondo dello spionaggio, quando le trame dei suoi libri, incentrati sull’agente segreto, alla 007, Argylle estremamente stylist (è l’ex-Superman Henry Cavill), inizieranno a trasformarsi in realtà. Perché, a quanto pare, le vicende che ha narrato nei suoi libri assomigliano alle attività abbastanza losche svolte da un sinistro Sindacato del crimine. In viaggio per andare a trovare la madre, Elly incontrerà su un treno la spia Aiden (Sam Rockwell) che la vuole salvare da un potenziale rapimento o di peggio…  da quel momento la scrittrice e il suo gatto si ritroveranno a vivere in un mondo pericoloso e agitato dove niente sembra come dovrebbe essere, e nel quale l’agente Argylle potrebbe essere in carne e ossa. Tra l’altro c’è da scovare un fantomatico terrorista informatico chiamato Bakunin come il noto anarchico russo e recuperare un presunto “master file” che contiene chissà quali segreti vitali alla salvezza del mondo, eccetera, eccetera per la bellezza di due ore e passa (veramente troppe).

Sam Rockwell, Bryce Dallas Howard (e il gatto Alfie)

 

 

 

 

 

 

 

Inanellando invenzioni fashion – quello appunto della figura del segret agent Argylle –, effetti speciali rutilanti, stragi coreografate e personaggi da puro fumetto, l’ultima opera di Matthew Vaughn alterna momenti divertenti e clamorose sciocchezze una di seguito all’altra. L’intento è quello sostanziale della parodia del genere dei film spionistici alla James Bond ma il risultato ci sembra alla fine abbastanza deludente, se non quando l’effetto pop e la fantasmagoria irrealista dei colori alla Barbie non anima alcune delle sequenze d’azione più piacevoli di tutto questo costoso giocattolone visivo. Che per altro esibisce un certo numero di bravi attori, un poco sprecati per le parti parodistiche che devono interpretare come Samuel L. Jackson nella parte di un ex-capo della CIA (quella buona mah…).

Siamo certi che ad alcuni spettatori (o molti? Chissà, si vedrà) potrà piacere e divertire, personalmente siamo usciti dal film con tanti punti interrogativi su quanto visto e un vago, acuto senso di mezza insoddisfazione.

In sala dal 1 febbraio 2024


Argylle – La Superspia (Argylle) – Regia: Matthew Vaughn; sceneggiatura: Jason Fuchs; fotografia: George Richmond; montaggio: Lee Smith, Tom Harrison-Read; musica: Lorne Balfe; interpreti: Bryce Dallas Howard, Henry Cavill, Sam Rockwell, Bryan Cranston, Catherine O’Hara, John Cena, Samuel L. Jackson, Dua Lipa, Ariana DeBose, Rob Delaney; produzione: Apple Studios, Marv Films; origine: GB/Usa, 2024; durata: 139 minuti; distribuzione: Universal Pictures.

 

 

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