Californie di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman

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Ovviamente si doveva chiamare “California” e non Californie il negozio di parrucchiera dove aveva lavorato e si è guadagnata da vivere, per un certo periodo, una scatenata bambina, Jamila (una sorprendente Khadija Jaafari), più napoletana che marocchina, la protagonista della straordinaria opera di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman passata l’anno scorso alle “Giornate degli Autori” e adesso in sala con Fandango. L’errore casuale nell’insegna, accettato a malincuore dalla proprietaria, rappresenta, forse, il senso ultimo del film, uno slittamento semantico che può essere interpretato come causale segno di bellezza e novità in una realtà banale, assai squallida e deprimente come è quella di Torre Annunziata, in provincia di Napoli dove si svolge la vicenda.

 Californie è quello che si chiama un documentario di lunga osservazione e che consiste nel seguire uno o più personaggio in un arco di tempo molto esteso.  Si tratta di un genere frequentato con grande successo dal cinema tedesco (ma non solo), come ad esempio nel mitico I bambini di Golzow (Die Kinder von Golzow, 1961- 2007), in cui i cineasti Winfried e Barbara Junge, hanno seguito, con pazienza certosina, per la bellezza di 45 anni una serie di adolescenti nell’arco della loro crescita e maturazione in un piccolo paese della DDR e poi Germania unita al confine con la Polonia. Ne è sortito con le sue 42 ore complessive e diviso in venti episodi, il documentario più lungo sino ad ora della storia del cinema mondiale.

 Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman (vi ricordate il loro Butterfly che nel 2019 aveva vinto il Globo d’Oro quale miglior documentario italiano?) non arrivano però a tanto, si sono limitati qui a riprendere e narrare cinque anni della vita di Jamila che già a partire dall’età di 9 anni sogna il suo futuro in grande, ma vede che sia i suoi coetanei né tantomeno la famiglia che si arrabatta come può per tirare avanti, sembrano accettare la sua intraprendenza e testardaggine. E così la solitudine, la chiusura in se stessa, diventano la sua personale corazza, qualcosa di cui andare fiera e che le consente di ostentare una sicurezza verbale e combattiva, tanto irrealistica quanto assolutamente insolita per la sua età.

Khadija Jaafari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutto ciò porta la sbarazzina ragazza a convincersi di tante vie d’uscita, sempre diverse: prima vuole imparare la boxe per imitare il fratello più grande, poi idealizza il suo paese d’origine di cui ha appena memoria, e a cui vuole così fare disperatamente ritorno.  Jamila, allora, a 12 anni decide di mettere soldi da parte, tra lavoretti e piccole truffe, per un viaggio in Marocco. A 13 anni abbandona la scuola per trovare lavoro come parrucchiera presso il “Californie”, che le permette di condurre una esistenza “da adulta”. A 14, però, comincia lentamente, forse, a capire come va, in effetti, la vita, una vita difficile per la sua origine e condizione sociale …

«Un giorno – hanno dichiarato i due registi -, durante le riprese di Butterfly, una ragazzina di nove anni aveva “incrociato” le nostre videocamere, poi era sparita. Ci aveva donato degli sguardi intensi e una scena nella quale esprimeva, con forza e determinazione il suo desiderio di diventare una campionessa di pugilato. Durante il montaggio ci siamo soffermati spesso su quegli sguardi decisi, misteriosi: cosa stava osservando? Cosa pensava in quel momento? Dentro a quello sguardo c’era un mondo, una tensione, un mistero e, ne eravamo già convinti, una storia da raccontare […]. Quando abbiamo capito che era in grado di sostenere il peso di un film, abbiamo iniziato a lavorare a una storia che le si confacesse, che intrecciasse temi del suo vissuto ma che non fosse esattamente la sua, lasciandoci così la libertà dell’invenzione drammaturgica».

Il risultato, comunque, come accennavamo, ci sembra veramente appassionante e annoveriamo Californie trai film italiani più interessanti visti negli ultimi tempi anche se Nastri e David non lo hanno segnalato. E ci sarebbe piaciuto che gli autori avessero seguito la protagonista ancora dopo che ha passato il traguardo dei quattordici anni quando la vita le appare forse in maniera diversa, chissà, forse meno nevrotica e più serena – sicuramente più problematica. Ma ciò potrebbe costituire materia per un augurabile sequel.

In sala dal 21 aprile


Californie – Regia: Alessandro Cassigoli, Casey Kauffman; sceneggiatura: Alessandro Cassigoli, Casey Kauffman, Vanessa Picciarelli; fotografia: Emanuele Pasquet; montaggio: Alessandro Cassigoli; musica: Giorgio Giampà; interpreti: Khadija Jaafari (Jamila), Ikram Jaafari (Angelica), Maria Amato (Jasmine); produzione: Damiano Ticconi x Ang Film con Rai Cinema: origine: Italia, 2021; durata: 82’; distribuzione: Fandango.

 

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