Chien de la Casse di Jean- Baptiste Durand

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Opera prima del francese Jean- Baptiste Durand (classe 1983), Chien de la casse si incentra tutto sulla figura di Dog (Raphaël Quenard) e Mirales (Anthony Bajon), amici  storici, che si frequentano sin dall’infanzia e vivono a Pouget, un villaggio dell’Hérault. 

Dog è un tipo silenzioso, particolare nei comportamenti, non molto comunicativo ma un ragazzo dai sani principi, attende la sua chiamata nell’esercito e nel frattempo si trasferisce a Ginevra.

Mirales è l’esatto opposto: esuberante, dedico ad attività da piccolo “pusher” locale e con una vena assistenzialista, facendo emergere paradossalmente una parte positiva e tenera del ragazzo, che vive ancora con la madre in modo piuttosto adolescenziale; ciò che invece li divide e li allontana è il fatto che a differenza di Dog, il più scapestrato non ha un programma di vita.

Questo elemento è la causa del dissidio e il vulnus del film, che viene analizzato con cura, attraverso un’ottima sceneggiatura e dialoghi che esasperano le fratture tra i due coetanei.

Il motivo che crea la rottura più insanabile è la presenza dell’amore nella vita di Dog: arriva una graziosa figura femminile, Elsa (Galatea Bellugi), una studentessa, che si trasferisce nel loro paesino della campagna francese. Con lei Dog  inizia una relazione piuttosto seria, infatti il suo carattere chiuso non gli impedisce di essere determinato, mentre Mirales mostra una grande fragilità nonostante la sua energia travolgente.

Anthony Bajon (a sinistra) Galatea Bellugi e Raphaël Quenard

Girato in luoghi semplici ma incantevoli, Chien de la Casse dimostra una notevole maturità stilistica e di scrittura, che ci fa immergere in un mondo dove il disagio sociale non è necessariamente legato alla vita metropolitana dell’età contemporanea, ma a problemi di tipo generazionali e esistenziali.

Elemento emblematico del film è la presenza del cane che per Mirales rappresenta una sorta di famiglia in scala minore, un amico e alleato, sempre al suo fianco in qualsiasi momento delle sue strampalate giornate. Il dolce animale lo protegge in modo commovente, tanto da rimanere vittima in una faida tra gruppi a causa di una brutta risposta data da Dog a una ragazza di una gang rivale.

In un mondo distonico, in cui l’amicizia è messa in crisi dalle paure e dalle patologie sociali più disparate, il cane funge da elemento simbolico di grande profondità, che li riavvicina a valori arcaici fondamentali di fedeltà e dedizione.

Messo in scena con grande precisione, tutto sembra ovvio, naturale, il film è retto grazie alla bravura di tre attori mozzafiato. Galatea Bellugi (L’Apparizione di Xavier Gianoli, Une jeunesse dorée di Eva Ionesco), Anthony Bajon (La prière di Cédric Kahn, Teddy di Ludovic e Zoran Boukherma) e Raphaël Quenard, una vera rivelazione del film. Già visto in piccoli ruoli (Coupez! di Michel Hazanavicius, Fumer Fait Tousser di Quentin Dupieux), è assolutamente irresistibile in questo grande ruolo. 

Il film di Jean- Baptiste Durand dimostra che la grande drammaticità degli eventi può essere portata avanti con stilemi non necessariamente opprimenti e senza storie eclatanti, apportando comunque significati sofisticati e sentimenti di enorme valore a storie contemporanee dalla valenza universale. In Francia, per altro, ha avuto un significativo riscontro di critica con la vittoria di ben due Premi César 2024, come migliore opera prima e per il miglior attore esordiente.

In sala dal 23 maggio 2024


Chien de la Casse – Regia e sceneggiatura: Jean-Baptiste Durand; fotografia: Benoît Jaoul; montaggio: Perrine Bekaert; musica: Delphine Malaussena, Hugo Rossi; interpreti: Anthony Bajon, Raphaël Quenard, Galatea Bellugi, Dominique Reymond, Bernard Blancan, Melanie Martinez, Mike Reilles, Mathieu Amilien;; produzione: Insolence Productions; origine: Francia, 2023; durata: 93 minuti; distribuzione: No.Mad Entertainment.

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