Conversazioni con altre donne di Filippo Conz

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Conversazioni con altre donne, diretto da Filippo Conz e ispirato a un soggetto di Gabrielle Zevin, che scrisse la sceneggiatura del film Conversations with Other Women con gli straordinari interpreti Aaron Eckhart e Helena Bonham Carter (del 2005, regia di Hans Canosa) somiglia a un tango lento e sensuale, che parte in sordina per sfociare, inevitabilmente, in un continuo solleticamento dei sensi tra i due protagonisti e poi in una passione senza freni.

La location dell’ intreccio, che nell’originale statunitense è la frenetica metropoli di New York si sposta in una villa a Tropea, magica, bellissima e suggestiva. Il luogo sembra un complice perfetto per il ritrovo appassionato dei due. Eppure l’ ambientazione, il contesto, i personaggi che ruotano attorno alla storia sono solo di contorno perché il cuore di questo film è il dialogo amoroso, l’ eterno rapporto in sospeso tra due potenziali anime gemelle, una volta sposati, oggi su due binari paralleli, ma desiderosi ancora l’un dell’ altra.
I due non più giovanissimi amanti interpretati da Valentina Lodovini e Francesco Scianna, si incontrano di nuovo al matrimonio della sorella di lui dopo nove anni. Si guardano,
 si stuzzicano, giocano a intavolare una divertente schermaglia amorosa inizialmente innocente e giocosa, poi coinvolgente e drammatica. E si conoscono alla perfezione.
Lei è “l’ottava migliore amica della sposa”, chiamata per rimpiazzare l’ originale”, lui è il fratello della sposa: quando le si avvicina per un bicchiere di vino tra i due inizia una conversazione che lentamente svela dettagli piccanti. Una volta erano intimamente legati, e adesso, dopo anni, hanno costruito una vita diversa con altri partner.
Eppure quel fuoco continua a bruciare nelle loro parole, nei serratissimi botta e risposta che si scambiano, nella magica alchimia e nella ricerca nostalgica di un’amor perduto che mai potrà tornare indietro nel tempo.
I due protagonisti, apparentemente appagati, nella realtà eterni inquieti, sono incastrati in una dimensione senza tempo, si rincorrono continuamente concedendosi, alla fine, una fuga romantica come coronamento del loro magico incontro.
In un film dalla regia asciutta e capace di lasciare ampio spazio a due protagonisti magnetici e in grado di trasmettere un’erotismo sussurrato e mai volgare, spiccano i dialoghi tra i due, divertenti, ironici, in grado di trasmettere anche l’invisibile mondo condiviso dai due amanti.
Il film è un flusso di coscienza di coppia continuo che svela, un passo dopo l’ altro, i pensieri, i ricordi a cui i due si attaccano ferocemente, i sentimenti ancora intensi di entrambi.
Conz alterna il presente con il passato trasmettendo allo spettatore la nostalgica incapacità di fermare il tempo: fotogrammi e ricordi dei  momenti trascorsi assieme, le note della loro canzone, gli abiti di lei una sera di tante estati fa, si incastrano in un presente che rincorre continuamente ciò che è stato.
E allora la leggerezza e la giocosità tra i due diventa amarezza, malinconia, consapevolezza di aver perso, anni prima, qualcosa di importante che mai sarà, se non per un brevissimo istante.
Conversazioni con altre donne si presenta come una commedia all’ apparenza semplice, in realtà si rivela psicologicamente complessa e più sfaccettata, proprio per il continuo gioco tra presente e passato.
Muovendosi in bilico tra rimorsi e desideri, illusioni e sogni, la regia costruisce una commedia intima, dal retrogusto amaro e malinconico mostrando allo spettatore le diverse facce dell’amor perduto.
In sala dal 31 agosto

Conversazioni con altre donne – Regia e sceneggiatura: Filippo Conz;  fotografia: Luca Coassin; montaggio: Natalie Cristiani, Alessandro Minestrini, Filippo Conz; musiche: Paolo Fresu; interpreti: Valentina Lodovini, Francesco Scianna; Produzione: 39 Films, Rai Cinema; origine: Italia/Argentina, 2023; durata: 82 min; distribuzione: Adler Entertainment

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