Gli orrori di Dolores Roach di Hiromi Kamata, Eduardo Sanchez, America Young, Roxann Dawson, Edward Ornelas

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Disgustoso e appetitoso, drammatico e leggero, ossessivo e macabro al tempo stesso, Gli orrori di Dolores Roach, basata sull’omonimo podcast di successo su “Spotify” ideato da Aaron Mark, è una miniserie in otto puntate che si divora voracemente fino all’osso, spolpando, con sinistro piacere, ogni minimo dettaglio macabro.

Il segreto di tanto gusto, risiede nei contrasti e nella capacità di unire i toni della commedia satirica a quelli dell’horror, schiacciando l’acceleratore su particolari rivoltanti.  E non a caso uno tra i produttori è, tra gli altri, Jason Bloom e la sua Blumhouse, che ha prodotto le saghe di Paranormal Activity, Insidious, La notte del giudizio, Sinister e Ouija. L’ horror qui, come accennato, non è l’elemento predominante perché è mitigato dai toni della commedia nera e dell’ironia di fondo che regge l’ossatura dell’intera serie.

Nel dettaglio: Dolores Roach (Justina Machado), scontenta di essere rappresentata come un orribile mostro, fa visita all’attrice che veste i suoi panni in una pièce teatrale e le racconta, senza mezzi termini, la sua versione dei fatti, il suo punto di vista, la sua vera storia. È quindi Dolores la narratrice, l’epicentro della vicenda, carismatica e ironica come solo poche antieroine sanno essere.

Abbandonata dallo spacciatore della zona per cui lavora, Roach sconta il massimo della pena, e al suo ritorno a Washington Heights ritrova, in un quartiere totalmente cambiato, un vecchio amico tossico, Luis (Alejandro Hernandez), che gestisce il losco locale “Empanadas loca”. Lui, da sempre invaghito di Dolores, le permette di vivere e di lavorare come massaggiatrice nel seminterrato del suo negozio di empanadas.  Lei è brava e meticolosa nel suo lavoro, sembra possedere un tocco magico, ma appena la sua ritrovata stabilità sembra rapidamente minacciata, “Magic Hands” è costretta a prendere decisioni molto discutibili per sopravvivere.

Dolores ci tiene a fare la cosa giusta, non intende sbagliare ancora e finire in carcere. Ma sulla sua strada, purtroppo, capitano sempre individui poco raccomandabili: maschilisti depravati, psicopatici, ossessivi, persone che semplicemente ostacolano la sua ritrovata serenità. E allora lei, seguendo il richiamo triviale, non resiste e poi si sa…un omicidio tira l’altro e non è semplice fermarsi.

Dolores, circondata da individui ai margini, è ricca di contrasti: cinica e spietata nei suoi delitti, in alcuni momenti vive profondi sensi di colpa; decisa a trincerarsi di fronte al prossimo, a tratti si lascia intenerire da Luis. Carismatica, volubile ed emotiva, la nostra protagonista rapisce lo sguardo dello spettatore e cattura la sua attenzione perché, umana e crudele al tempo stesso, riesce a sorprendere continuamente spiazzando le aspettative del pubblico sulle sue possibili reazioni e sulla sua continua altalena emotiva.

La sua psicologia non è quindi scontata ed è lontano dalle logiche stereotipate del serial killer: Dolores è un personaggio conflittuale che suscita diffidenza, astio, empatia e attrazione al tempo stesso. E il complice delle sue nefandezze non può che essere Luis, svagato, poco inserito, sbandato, assolutamente poco sveglio.

C’è intesa immediata tra di loro perché sono due reietti, due emarginati della società “respingente” in cui vivacchiano e tirano avanti a stento. E uccidere, a questo punto, può rappresentare il riscatto della loro  emarginazione.

Una commedia nera divertente con interessanti risvolti sociali da gustare rigorisamente lontano dai pasti.

Ps: nel cast anche Cyndi Lauper, nei panni di una brillante investigatrice privata che darà filo da torcere alla nostra killer…

Su Prime


Gli orrori di Dolores Roach  (The Horror of Dolores Roach)Showrunner e sceneggiatura: Aaron Mark; regia: Hiromi Kamata, Eduardo Sanchez, America Young, Roxann Dawson, Edward Ornelas, interpreti : Justina Machado (Dolores Roach), Alejandro Hernandez (Luis Batista), Kita Updike (Nellie Morris), K. Todd Freeman (Jeremiah), Marc Maron (Gideon Pearlman), Judy Reyes (Marcie), Jessica Pimentel (Flora Frias), Jean Yoon (Joy), Jeffery Self (Caleb), Cyndi Lauper (Ruthie); produzione: Amazon Studios, Blumhouse Television, Gimlet Pictures, GloNation Studios, Spotify; numero di stagioni: 1; numero di episodi: 8; distribuzione: Prime.

 

 

 

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