Mercoledì di Alfred Gough e Miles Millar

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Mercoledì, la nuova attesissima serie Netflix  con la carismatica Jenna Ortega, vede Tim Burton nella veste di regista (e di produttore esecutivo insieme a Miles Millar e Alfred Gough) di quattro degli otto episodi è decisamente avvincente, ironica, divertente, e si lascia guardare senza interruzioni,  tutta d’un fiato, dal primo all’ultimo episodio.

Destinata a un pubblico di giovani e giovanissimi, proprio perché  protagonista assoluta  dell’intreccio, che mescola sapientemente mistery, commedia e horror,  è la sedicenne mercoledì Addams, la serie mostra una cura impeccabile dei dettagli: dai costumi di Coleenne Atwood, alla scenografia, alla musica (firmata da Danny Elfman) che accompagna e sottolinea i momenti di maggior pathos, l’atmosfera dark restituisce senso e “colore” a tutto l’intreccio.

D’altra parte si percepisce immediatamente  l’impronta strutturale  di Tim Burton, soprattutto nel clima di crescente mistero e nel carattere, davvero magnetico della protagonista, attorno a cui ruotano, come satelliti,  tutti gli altri personaggi.

Le puntate, di circa 50 minuti seguono le vicende di Mercoledì espulsa dalla vecchia scuola, che si ritrova spedita forzatamente alla Nevermore Academy, la scuola per reietti, guidata da Larissa Weems , ex compagna di Morticia (interpretata da una sempre conturbante  Chaterine Zeta Jones).

Reietta tra i reietti, Mercoledì si rifiuta si seguire il percorso della madre, costellato da piccoli e grandi vittorie e successi scolastici e medita una fuga in grande stile.

Qualcosa cambia quando nella vicina cittadina di Jericho un terribile mostro comincia a uccidere senza pietà gli studenti della scuola, convincendo Mercoledì a restare per risolvere questo terribile enigma.

Costruita, come accennato, su misura per un target molto giovane, tra il mistery che avvolge la saga Harry Potter e, l’inquietante dimensione horror di Fear Street (la terza parte soprattutto), Mercoledì cattura per la struttura, per il clima ansiogeno e per l’impalcatura scenografica   in cui colloca la sua storia, che però non brilla per originalità e per creatività.

Pur essendo infatti Mercoledì una “diversa”, che lotta in primo luogo con sé stessa per trovare un posto nella difficile scuola dei reietti, l’intreccio presenta moltissimi elementi comuni alle storie teen: il difficile  mistero da risolvere pullula di storie e microstorie adolescenziali di cui la piattaforma straborda e che, si sa, non hanno contenuti particolarmente innovativi.

Il grande punto di forza, va detto e ribadito  (che però ha anche una debolezza in sè) è il naturale magnetismo di Jenna Ortega , già vista- e notata- in X- A sexy Horror story, horror diretto da Ti West: grandi occhi scuri, muso eternamente imbronciato e alta poco più- forse di un metro e cinquanta, il suo essere diversa implica un fascino totalmente opposto – e per questo particolarmente  interessante-  dalla Mercoledì Addams interpretata da Christina Ricci (in questa nuova serie interpreta un’insegnante della Nevermore Academy) che, nel film del 1991 diretto da Barry Sonnenfeld si mostrava  dimessa, emarginata, e distante da tutti. La sua distanza, creava una sorta di barriera con il mondo esterno ed era assolutamente diversa in quanto respingente. La Mercoledì interpretata da Ortega invece brilla per fascino carisma e bellezza, per quanto eternamente oscura: il suo irresistibile magnetismo sembra attrarre tutti, i ragazzi della scuola, che le ruotano intorno in attesa di un suo cenno,  le amicizie (a partire dalla colorata e solare compagna di stanza), le insegnanti  e nel corso di poche puntate la protagonista da eroe negativa si rivela vincente e irresistibile, una sorta di reginetta oscura desiderata dall’universo della Nevermore Academy.

D’altra parte Mercoledì è sì polemica, scura in volto e imbronciata, ma è anche geniale, particolarmente intelligente, brillante e poco disposta a mischiarsi con la “mediocrità” che la circonda, con cui alla fine dovrà fare i conti. Insomma il carattere originale e decisamente carismatico della protagonista, si perde necessariamente in una storia adolescenziale avvincente, divertente, intrigante, ma pur sempre poco “innovativa” e originale.

Intendiamoci, gli eventi che si intrecciano scorrono armoniosamente uno dopo l’altro e l’atmosfera è abbastanza intrigante e magica da desiderare di vedere la puntata successiva, il problema è la sensazione finale che lascia la serie: l’atmosfera scura che avvolge tutto, crea un’aspettativa eccessiva per i contenuti e il messaggio che riesce a veicolare, che in realtà è molto semplice, essenziale e poco innovativo.

Fred Armisen  (Zio Fester)

Per quanto condito da atmosfere oscure e personaggi strambi, la serie resta un invito all’integrazione adolescenziale in un’età difficile e quasi impossibile da attraversare. Un’integrazione che suona difficile, contorta ma  necessaria, anche per i caratteri tosti, naturalmente brillanti e oscuri come quello di Mercoledì, vero diamante di questa serie.

PS: Mano, altra simpatica coprotagonista della serie  è interpretata dall’attore Victor Dorobantu, mago e illusionista, qui al suo primo ruolo “ufficiale”.

Su Netflix


Mercoledì –   showrunner:  Alfred Gough, Miles Millar;  sceneggiatura:  Charles Addams, Alfred Gough.; interpreti principali: Jenna Ortega, Christina Ricci, Jamie McShane, Catherine Zeta-Jones, Luis Guzmàn, Joy Sunday, Emma Myers, Riki Lindhome, Gwendoline Christie, Percy Hynes-White; stagioni 1; episodi: 8; produzione: 1.21 Films, Tee and Charles Addams Foundation, MGM Television;  origine: Usa, 2022;  durata: 50 minuti a puntata.

 

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