Non dirmi che hai paura di Yasemin Samdereli

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Non dirmi che hai paura è un film che celebra la resilienza e la speranza, raccontando la straordinaria storia di Samia Yusuf Omar. Una ragazza che corre, non solo per passione, ma per sopravvivere. Dalle strade polverose della Somalia alle luci delle Olimpiadi, Samia incarna la determinazione di chi insegue un sogno nonostante le avversità. Non corre da sola: a sostenerla c’è la famiglia che crede in lei e un intero popolo che ripone in lei il desiderio di libertà. Il film spinge lo spettatore a chiedersi: fino a dove può portare un sogno? E quale può esserne il prezzo?

La storia si apre a Mogadiscio, dove Samia scopre il suo talento a soli 9 anni, correndo più veloce di tutti gli altri bambini. Con il supporto del suo amico Ali e superando le avversità di un Paese in perenne conflitto, Samia trasforma quel dono in un sogno, arrivando a rappresentare la Somalia alle Olimpiadi di Pechino del 2008. Anche se arriva ultima nei 200 metri, il pubblico la acclama come un’eroina. Ma al suo ritorno in patria, le conseguenze sono devastanti: Samia diventa bersaglio degli estremisti islamici per aver corso senza velo. Costretta a fuggire dalla Somalia, intraprende un viaggio pericoloso verso l’Europa, inseguendo il sogno di partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012. Il film racconta una storia toccante e universale, che va oltre lo sport, diventando simbolo di speranza per tutti coloro che attraversano il mare in cerca di libertà.

Dal punto di vista tecnico, Non dirmi che hai paura si distingue per la sua capacità di immergere lo spettatore nei luoghi e nelle atmosfere della storia per la regia sobria e attenta di Yasemin Samdereli. La scenografia e la scelta delle location sono curate nei dettagli, restituendo un’Africa dai colori vivi e accesi, che riflette la vitalità e la complessità del continente.

La fotografia si caratterizza per lunghe e ampie aperture di campo, che danno respiro al racconto e ampliano lo sguardo dello spettatore. Il montaggio è semplice, ma efficace, e accompagna il ritmo della narrazione senza inutili aggiunte, sostenuto da una buona soundtrack.

Non dirmi che hai paura è un film di forte impatto emotivo, che racconta una storia vera senza artifici eccessivi, concentrandosi sui personaggi e sulle loro relazioni, soprattutto quella padre-figlia. Non è un film che cerca di stupire, piuttosto di commuovere, riuscendo nel suo intento soprattutto nel finale, dove le lacrime sono inevitabili. Seppur meno ambizioso di opere simili come Io capitano (2023) di Matteo Garrone, riesce a toccare corde profonde grazie alla sua sincerità. Non c’è l’impronta autoriale di un grande regista né qualsivoglia slancio sperimentale, ma c’è la volontà di raccontare con verità e rispetto la vita di una giovane donna e di un Paese, la Somalia, che ha attraversato molteplici crisi e trasformazioni negli ultimi decenni.

In anteprima alla Festa di Roma 2024 (Alice nella città – Concorso)
In sala dal 5 dicembre 2024


Non dirmi che hai pauraregia: Yasemin Samdereli; sceneggiatura: Yasemin Samdereli; fotografia: Markus Förderer; musiche: Volker Bertelmann; interpreti: Sagal Abdulle, Asad Abdulle, Ayan Ahmed; produzione: Riva Filmproduktion, Razor Film Produktion; origine: Germania/ Italia/ Francia, 2024; durata: 94 minuti.

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