A Quiet Place II di John Krasinski

  • Voto

A Quiet Place II inizia esattamente dove era finito il primo nel 2018, creando da un lato una specie di divisione fittizia tra i capitoli come una puntata di una moderna serie tv, dall’altra più tensione emotiva tra i protagonisti e gli spettatori.

John Krasinski però introduce le vicende con un piccolo intermezzo prequel, tanto semplice nella strutturazione della narrazione quanto efficace nei risultati della paura. Dopo questo capitolo, è possibile parlare con convinzione delle ottime qualità registiche del regista americano, forse anche superiori a quelle da attore.

L’inizio, ambientato nel più classico dei luoghi dell’America (non solo) cinematografica, la partita di baseball nel paese dove tutti si conoscono, porta un eventuale spettatore ignaro del primo episodio a immergersi nella storia e a comprenderne perfettamente le dinamiche. Dopodiché, con un salto temporale, ci si sposta nel presente post apocalittico. Ed è qui che ricomincia la storia della tenace mamma interpretata da Emily Blunt e dei suoi tre figli.

Il primo film di quella che sarà probabilmente una saga era un’opera di invasione e sopravvivenza all’interno di una sola location, il suo seguito si svela subito come un road movie nel mezzo di una fresca apocalisse dove alieni ciechi ma con un udito sviluppatissimo hanno decimato l’umanità. I quattro sopravvissuti e i pochi altri rimasti che incontreranno nel percorso si aggirano per lande industriali distrutte e abbandonate, di rimando agli elementi classici di quella ricca branca della fantascienza che mostra i brandelli del mondo che fu, dopo tanti anni di cinema ancora in grado di esercitare un fascino incredibile quando sono visti sul grande schermo.

Detta così, non suona certo nuova la storia qui narrata: alieni affamati di carne umana e paesaggi pieni di rovine, in mezzo la lotta per la sopravvivenza di una famiglia. Vero. Eppure A Quiet Place II è sorprendente nella scrittura, nella regia e nella recitazione per primi. Rimescolando echi di Jurassic Park e Alien, il film tira lo spettatore nel vortice pauroso della fine del mondo (quasi sperimentato dal vero durante questa pandemia) ma con quel sapore pienamente cinematografico di avventura, azione e personaggi profondi a cui affezionarsi che rimanda agli Spielberg e agli Scott di un tempo.

È anche la prova che al cinema non c’è bisogno che la storia di partenza sia originale, se la visione con cui raccontarla è invece appassionata e ispirata. La scrittura, che vede John Krasinski alla sceneggiatura e Scott Beck e Bryan Woods come collaboratori alla creazione dei personaggi, riesce finalmente ad approfondire i legami tra le varie figure senza bisogno di scendere a compromessi o di spiegare a parole ciò che una buona recitazione riesce a far passare altrettanto bene, a maggior ragione in un film dove chi parla muore. Infatti, A Quiet Place II è un film con pochi dialoghi, perlopiù sussurrati. Altri personaggi, riscontrabili nel calderone dei sopravvissuti alle catastrofi tipici dei film di questo genere, sono invece piacevoli e con la giusta dose di sfumature di luce e buio nella psiche e nell’anima, inevitabili in un mondo dove le leggi sociali tra persone sono stravolte. A volte, come nel caso  del sempre bravo Cillian Murphy, alcune bugie sono necessarie per andare oltre il baratro della follia. Notevolissima, poi, è la performance di Millicent Simmonds, un’attrice realmente non udente che porta sulle spalle buona parte dell’ultimo atto del film.

Coadiuvato dalle corpose e tonali immagini della direttrice della fotografia Polly Morgan, stavolta al posto di Charlotte Bruus Christensen, e dalla musica ispirata di Marco Beltrami, John Krasinski dirige con sapienza l’alternanza tra racconto degli essere umani della famiglia, che poi rappresentano il campione dell’umanità tutta, e scene d’azione, spesso più tensione da sci-fi horror che azione vera e propria. Al culmine di tutto, una doppia sequenza finale con montaggio alternato, non faticherà a essere ricordata per il respiro corto che provoca e per come si conclude, con una liberatoria esaltazione e la soddisfazione che solo con i film si può provare.

Sembra che il fanta-horror di A Quiet Place II abbia risollevato i botteghini americani post pandemia, e che lo stesso stia facendo in genere l’horror. Non è certo la prima volta, speriamo che anche questa volta il cinema sia più forte dell’apocalisse.

In programmazione da giovedì 24 giugno.


A Quiet Place IIRegia: John Krasinski; sceneggiatura: John Krasinski, Scott Beck (personaggi), Bryan Woods (personaggi); fotografia: Polly Morgan; montaggio: Michael P. Shawver; musica: Marco Beltrami; interpreti: Emily Blunt (Evelyn Abbott), Millicent Simmonds (Regan Abbott), Cillian Murphy (Emmett), John Krasinski (Lee Abbott), Noah Jupe (Marcus Abbott), Djimon Hounsou (Man on Island); produzione: Platinum Dunes; origine: USA 2021; durata: 97’; distribuzione: Eagle Pictures.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *