Diabolik – Ginko all’attacco!  di Antonio e Marco Manetti

  • Voto

Sarebbe impietoso mettere a confronto la seconda puntata delle avventure del personaggio di Diabolik, ora finalmente all’uscita in sala dopo un anno di frigorifero causa Covid, con i supereroi anzi le supereroine americane di Ryan Coogler nel recentissimo Black Panther: Wakanda Forever.
Lasciamo perdere i ben diversi risultati finali, in comune però queste due opere hanno un aspetto interessante e cioè la medesima volontà di non essere dei semplici sequel: quello della Marvel parte dall’elaborazione del lutto dell’eroe eponimo che è solo evocato nel corso delle vicende; quello invece dei Manetti bros., a differenza del precedente Diabolik in parte erede del vecchio film di Mario Bava degli anni Sessanta, sposta l’attenzione della narrazione dal cacciato al cacciatore. Dunque, sono entrambi due nuovi inizi.
Partendo anche sotto l’aspetto figurativo dal fumetto n. 16, nato dalle matite delle celebri sorelle Angela e Luciana Giussani, colui che troviamo come protagonista al centro di questa seconda puntata e che viene ricordato subito nel sottotitolo, Ginko all’attacco! (con tanto di punto esclamativo), è la figura dell’ispettore di polizia del tutto ossessionato nella ricerca della cattura del suo bandito imprendibile.  Adesso passato dunque da deuteragonista a protagonista, il personaggio dell’ispettore ha lasciato o quasi in disparte una pipa da detective inglese e vuole battersi alla pari in una gara di astuzia con il suo apparentemente invincibile nemico. Ma si deve anche impegnare in un secondo problema altrettanto impegnativo, quello dell’amore. Perché ad arrivare nella favolistica città di Clerville, ad un certo momento del film, sbarca una ospite molto particolare, Altea, la Duchessa di Vallenberg alias Monica Bellucci (figura che, per altro, non esiste nel fumetto originale) di cui è segretamente e perdutamente innamorato.

Monica Bellucci

Passione o dovere? L’alternativa gli complicherà ulteriormente la vita, arricchendo il personaggio, interpretato al solito da Valerio Mastrandrea, di un lato romantico quasi impensabile in un funzionario tutto d’un pezzo che deve anche lottare con gli ordini del suo ministro degli interni, questo sì un autentico fessacchiotto.

Valerio Mastandrea foto di Nicole Manetti

Ma veniamo a due righe di trama per introdurre il cambiamento di passo di questa seconda puntata di Diabolik.
Nell’incipit seguiamo dall’alto una figura che è ovviamente il nostro supereroe ma che potrebbe anche essere Spiderman vestito di nero arrampicarsi rocambolescamente sulla parete scoscesa di un museo e rubare con facilità facendo fuori la sorveglianza una preziosa corona. Insieme con la sua amante, la bellissima e bionda Eva Kant (sempre una spumeggiante Miriam Leone), vuole completare il lavoro con un ulteriore colpo, riuscendo ad impossessarsi anche del resto della collezione di gioielli Armen durante una sfilata. La quale, però, si rivelerà una messa in scena, un tranello del nostro ispettore che potrà scoprire il nascondiglio segreto di Diabolik nel cuore della montagna, quasi catturarlo e comunque recuperare l’enorme bottino delle sue imprese malavitose e i suoi altrettanto preziosi attrezzi da lavoro. Anche Eva, durante l’irruzione della polizia, riesce a fuggire: abbandonata dall’amante, si butta nel fiume e per vendicarsi del tradimento subìto, vuole stringere un patto di alleanza con Ginko. Non continuiamo nel plot costellato da vari colpi di scena (per altro abbastanza prevedibili) tra cui soprattutto quello – a cui abbiamo già accennato – dell’arrivo di Altea e della sua preziosissima collana … che complicherà ulteriormente la vita al poliziotto impossibilitato a rivelare in pubblico la segreta storia d’amore con la Duchessa. Risultato finale assai deludente per il nostro Ginko: non potrà coronare il sogno d’amore né ovviamente riuscirà a intrappolare la sua preda. Peggio di così, …
Molto più action-movie della precedente puntata e comunque assai meno convincente nel risultato finale, Diabolik – Ginko all’attacco! soffre del cambio di concezione narrativa che lo vorrebbe più omologo ai modelli commerciali americani concorrenti. Il che non è dovuto tanto al fatto che, per esempio, Luca Marinelli nella parte del supereroe criminale è stato sostituito da Giacomo Gianniotti, l’attore italo canadese che ha interpretato il personaggio del Dr. Andrew DeLuca nel celebre medical drama Grey’s Anatomy (2015-2021), quanto alle scelte d’impostazione del progetto.

Giacomo Gianniotti

Non si discute la professionalità e la resa del cast attoriale (con qualche ragionevole dubbio, però, per l’interpretazione della Bellucci in un personaggio abbastanza di maniera) né tantomeno per gli apporti cosiddetti tecnici (in particolare le belle musiche di Pivio e Aldo De Scalzi oltre alla canzone inedita di Diodato Se mi vuoi). Abbiamo, invece, molta, molta nostalgia delle regie “sporche”, meno stereotipate e più personali, dei vecchi Fratelli Manetti di cui qui – ancor meno che nel primo Diabolik – pesa ancor più l’assenza. E temiamo – ma speriamo di essere smentiti – che la terza parte della saga (girata insieme a questa seconda puntata) non ci farà cambiare idea.

 In sala dal 17 novembre


Cast&Credits

Diabolik – Ginko all’attacco! – Regia: Antonio Manetti, Marco Manetti; sceneggiatura: Antonio Manetti, Marco Manetti, Michelangelo La Neve; fotografia: Francesca Amitrano, Angelo Sorrentino; montaggio: Federico Maria Maneschi;  musica: Pivio e Aldo De Scalzi; scenografia: Noemi Marchica; costumi: Ginevra De Carolis; interpreti: Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea, Monica Bellucci, Alessio Lapice, Linda Caridi, Pier Giorgio Bellocchio, Ester Pantano, Andrea Roncato, Amanda Campana, Urbano Barberini, Giacomo Giorgio, Simone Leonardi, Pierangelo Menci, Marco Bonadei, G-Max, Gustavo Frigerio; produzione: Mompracem con Rai Cinema, in associazione con Astorina; origine: Italia, 2022; durata: 111’; distribuzione: 01 Distribution.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *