Felicità di Micaela Ramazzotti

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Sembra che da qualche anno a questa parte, a partire dal caso per altro importante di Valeria Golino, sia diventato quasi una moda il fatto che alcune importanti attrici del cinema di casa nostra passino anche dall’altra parte della macchina da presa per dirigere dei film di cui quasi regolarmente sono le protagoniste. In attesa di vedere gli imminenti risultati di Margherita Buy con Volare o di Paola Cortellesi con C’è ancora domani, intanto dobbiamo intanto registrare il buon risultato di Felicità (dal 21 settembre anche in sala) con cui Micaela Ramazzotti ha debuttato alla regia negli “Orizzonti Extra” veneziani dove, per altro, ha vinto il “Premio degli Spettatori – Armani Beauty”.

Matteo Olivetti e Micaela Ramazzotti

D’accordo il personaggio che interpreta in quest’opera prima di debutto assomiglia a tanti altri interpretati in una ricca carriera che ha inanellato 34 presenze in una ventina d’anni, ma questo non necessariamente deve parlare contro il suo Felicità. Che ci racconta di una famiglia disfunzionale quella appunto della nostra bionda protagonista, Desirée, una parrucchiera del cinema (Ramazzotti) che ogni tanto concede qualche libertà di troppo ai suoi datori di lavoro, attori o tecnici che siano. La donna fa parte di un colorito nucleo familiare che nessuno mai raccomanderebbe in giro, a partire dal padre (Max Tortora), uno squallido presentatore di programmi televisivi di terza categoria (e per di più razzistello oltre che un povero diavolo disponibile a tutto per gestire da solo un proprio show); poi una madre infelice assolutamente prona al pessimo marito (Anna Galiena) e ancora un fidanzato più vecchio della protagonista, un maturo prof. universitario apparentemente di livello intellettuale e morale superiore che sembrerebbe amare la sua Desirèe tanto generosa quanto un tantino squinternata e sempliciotta ma che poi al momento opportuno si rivelerà di un grande cinismo nella scelta di scaricarla per una ragazza ancora più giovane e soprattutto di livello sociale più alto. A completare il quadro, last but not least, il fratello minore Claudio (Matteo Olivetti), un ragazzo un po’ strano, infelice e disadattato, scarsamente in grado di fare i conti con il mondo che lo circonda. A lui, il più debole di questa famiglia che francamente potremo definire di merda, Desirèe dedica il massimo impegno per cercare di tirarlo fuori dalla sua situazione di depressione, sino ad indebitarsi per lui con dei loschi personaggi e a firmare un contratto capestro che il ragazzo non riesce a rispettare. Insomma, un quadretto altamente edificante di quell’Italia piccolo-borghese e meschina che ci circonda – in più con un tocco dialettale di greve romanità a condire il piatto come il cacio sui maccheroni.

Il quartetto della famiglia disfunzionale

A partire da una sceneggiatura scritta dall’attrice insieme a Isabella Cecchi e Alessandra Guidi, Felicità (titolo chiaramente ironico) è un film che vuole riproporre gli stilemi della nostra migliore e più graffiante commedia all’italiana, riportandola ai “mostri” dei tempi nostri e ai fantasmi più squallidi della piccola-borghesia nostrana incarnati in una brutta famiglia disfunzionale e dintorni di oggi.

La Ramazzotti e il suo team si sono dati da fare a costruire, con un certo impegno, questo ritratto scomodo di un disagio psichico singolo che è, al tempo stesso, soprattutto quello collettivo, socio-culturale, dell’Italia contemporanea. E la amara Felicità che ne sortisce, funziona e commuove discretamente, anche a scapito di caratterizzazioni attoriali sì buone ma persino troppo marcate, o a delle evidenti scorciatoie e soluzioni narrative facili. Insomma, il film c’è ma si ha l’impressione che sarebbe potuto diventare ancora più tagliente, se i pesi specifici e le misure fossero stati distribuite con un maggior e più lieve tocco di narrazione. Ma accontentiamoci pure di quanto abbiamo visto a questo primo giro e se tutte le commediacce italiano che vediamo sui nostri schermi, possedessero questo livello, allora il cinema del Belpaese volerebbe molto alto, quasi come nei mitici anni Sessanta e Settanta.

In sala dal 21/9/2023


 Felicità Regia: Micaela Ramazzotti; sceneggiatura: Isabella Cecchi, Alessandra Guidi, Micaela Ramazzotti; fotografia: Luca Bigazzi; montaggio: Jacopo Quadri; musiche: Carlo Virzì; scenografia: Paolo Sansoni Baratella; interpreti: Max Tortora, Anna Galiena, Matteo Olivetti, Micaela Ramazzotti, Sergio Rubini; produzione: Lotus Production (Raffaella Leone, Andrea Leone), Rai Cinema; origine: Italia, 2023; durata: 104 minuti; distribuzione: 01 Distribution.

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