Invito al viaggio. Concerto per Franco Battiato di Pepsy Romanoff

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Scrivevamo qualche settimana fa con un certo fastidio di Dallarenalucio, l’ operazione compiuta dalla RAI in omaggio a Lucio Dalla e poi, con insopportabili toni autoelogiativi, trasmessa in prima serata. Un’operazione che avrebbe potuto essere simile ma che in realtà è risultata profondamente diversa e di livello incomparabilmente superiore è stata invece quella dedicata a un altro grandissimo della musica italiana, ossia Franco Battiato, scomparso a 76 anni nel maggio del 2021.

Già poco tempo dopo la morte (nel mese di settembre del 2021, gli spettatori tutti con la mascherina), la stessa location dello spettacolo dedicato a Lucio Dalla, ovvero l’Arena di Verona, è stata teatro di un lungo omaggio, della durata di due ore e mezzo, che tre mesi dopo ha dato vita a un doppio CD e 4 vinili, intitolati – al pari dello spettacolo – Invito al viaggio. Concerto per Franco Battiato. Ma diciamolo subito: le uniche cose che i due spettacoli/concerti  hanno in comune sono: il carattere di omaggio e, appunto, la location. Per il resto non potrebbero le due “opere” (se vogliamo, nel caso dello spettacolo su Dalla, osare questo sostantivo) essere più diverse. Il lavoro di canonizzazione è proseguito anche all’indomani della pubblicazione delle tracce audio con la creazione e la distribuzione (anche in sala: dal 20 giugno) del film derivato da quel concerto. E il film, di nuovo, reca lo stesso titolo: Invito al viaggio. Concerto per Franco Battiato.

Senza sottolineare il valore aggiunto della completa assenza di presentatori (ma la destinazione dello spettacolo su Dalla era fin da subito evidentemente un’altra), va in primo luogo rimarcata l’eccellente qualità degli arrangiamenti, in larga parte (ma non sempre) rispettosi di quelli originali. L’Orchestra (Filarmonica dell’Opera Italiana “Bruno Bartoletti”) è parsa di notevole livello e il maestro concertatore nonché pianista Carlo Guaitoli molto bravo; si tratta peraltro della medesima orchestra che accompagnò Battiato nel suo ultimo tour, quello del 2017. Va inoltre apprezzata l’alternanza fra sezioni appunto concertate e pezzi rock, in cui i singoli gruppi si sono appunto portati dietro i propri strumenti elettrici o elettronici. Ampio spazio viene dato anche al côté più interculturale, mistico e lirico di Battiato, soprattutto quello dell’ultima fase, che culmina, non a caso, con l’ultimissimo pezzo del concerto e del film, in cui l’orchestra si esibisce con il campionamento della voce di Battiato che in quell’ultimissima canzone da lui composta tematizza l’idea buddista della continua rinascita, intuendo con ogni evidenza che gli restava ben poco da vivere. La canzone, gli esperti del musicista catanese lo sanno, si intitola non a caso Torneremo ancora.

Altro merito, sempre a confronto con l’omaggio a Dalla, è la qualità decisamente superiore dei partecipanti, anche se in un paio di casi ritroviamo gli stessi (Fiorella Mannoia, che insieme a Carlo Conti e totalmente fuori luogo, fungeva là anche da presentatrice, qui invece fa solo quello che sa fare, ossia la cantante; e poi anche Arisa).

In Invito al viaggio troviamo, ovviamente con qualche importante assenza, quanto di meglio la musica leggera italiana abbia da offrire, dagli ultrasettantenni come Gianni Morandi (che interpreta una, va pur detto, non memorabile versione di Che cosa resterà di me) fino a Mahmood, interprete invece di una splendida versione di No time no space) passando per collaboratori storici di Franco Battiato come Alice che si esibisce due volte interpretando, con visibile emozione, Io chi sono  e soprattutto una delle canzoni più belle e celebri di Battiato ossia La cura, o come Carmen Consoli, eccelsa interprete di Tutto l’universo obbedisce all’amore.

Carmen Consoli è forse la più celebre a rappresentare la folta schiera di cantanti siciliani/e: da Luca Madonia (ex De Novo) che interpreta Summer On a Solitary Beach a Mario Incudine che interpreta l’unica canzone siciliana qui presente ossia Stranizza d’amuri (insieme ad Enzo Avitabile che vira le sezioni di sua competenza in napoletano, scelta che ci ha un po’ lasciati perplessi), da Giovanni Caccamo che canta la mirabile Gli uccelli, a Colapesce e DiMartino che danno vita a un piccolo medley costituito da Bandiera bianca e Sentimiento nuevo. Tutti i cantanti siciliani si esibiscono insieme, nel prefinale, cantando con allegria Centro di gravità permanente.

Da rimarcare anche la reiterata e per una volta misurata presenza di Morgan, che canta sia da solo che con i Bluvertigo ben tre canzoni. Non del tutto convincente e decisamente afono Eugenio Finardi, rivedibile Gianna Nannini, sempre uguale a sé stessa, con Cuccuruccucù. Notevolissimi, davvero notevolissimi: Vinicio Capossela che canta La torre e Vasco Brondi che canta, da par suo, Magic Shop. La regia  di Pepsy Romanoff è solo funzionale. Ma va bene così, perché si trattava “solo” di produrre un omaggio ad un grandissimo artista,  un musicista di alto spessore, capace di coniugare misticismo e impegno civile, qui adeguatamente rappresentato da canzoni come Up Patriots to Arms cantata dai Baustelle e Povera patria che Paola Turci ha cantato con notevole maestria, poi sciogliendosi in lacrime.

In sala dal  20 giugno 

 


Cast & Credits

Invito al viaggio. Concerto per Franco Battiato  – Regia: Pepsy Romanoff; fotografia: Emanuele Cerri; interpreti: Alice, Arisa, Enzo Avitabile, Mario Incudine, Baustelle, Sonia Bergamasco, Cristina Baggio, Bluvertigo, Angelo Branduardi, Vasco Brondi, Giovanni Caccamo, Roberto Cacciapaglia, luri Camisasca, Nabil Bey, Carlo Boccadoro, Vinicio Capossela, Giovannangelo De Gennaro, Alberto De Grandis, Raffaele Tiseo, Vincenzo Vasi , Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Nuovo Quartetto Italiano, Colapesce DiMartino, Diodato, Paolo Buonvino, Emma, Extraliscio, Roberto Molinelli, Eugenio Finardi, Max Gazzè, Carlo Guaitoli, Jovanotti, Saturnino, Luca Madonia, Mahmood, Fiorella Mannoia, Gianni Maroccolo, Andrea Chimenti, Antonio Aiazzi, Beppe Brotto, Gianni Morandi, Morgan, Fabio Cinti, Gianna Nannini, Mary Montesano , Vera Quarleri, Cristina Scabbia, Davide Ferrario, Chicco Gussoni, Subsonica, Paola Turci e Danilo Rossi; produzione: International Music & Arts ed Except; origine: Italia 2022; durata: 153′; distribuzione: Adler Entertainment.

 

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