Nowhere Special – Una storia d’amore di Uberto Pasolini

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Il terzo film di Ubaldo Pasolini Nowhere Special (presentato l’anno scorso al Festival di Venezia) è uno di quei film in cui il regista, una volta fatto il casting, si è già portato a casa metà del risultato. Perché Pasolini è stato bravissimo a trovare un ottimo interprete, ovvero, James Norton nel ruolo del padre John e, se possibile, ancor più il piccolo Daniel Lamont nel ruolo del figlio Michael. Sui gesti, sugli sguardi, sulle (non molte) parole che i due si scambiano si regge tutto il film.

Ma questa azzeccatissima scelta può bastare? Forse no, poiché sul piano drammaturgico il film è purtroppo un po’ fragile, visto che lo spettatore viene fin da subito informato del punto saliente del plot: un padre che di mestiere fa il lavavetri (un’attività che, salendo su lunghe scale, gli permette di sbirciare nelle case degli altri, nelle vite degli altri) e che da solo sta allevando il proprio figlioletto di 4 anni apprende appena trentaquattrenne di avere una malattia terminale e deve/vuole nel non moltissimo tempo che gli resta trovare una famiglia adottiva nella quale far crescere il figlio, un giorno, purtroppo non lontanissimo, in cui lui non ci sarà più. Scelta tremenda, scelta straziante, non la si può definire altrimenti. Dopodiché ha inizio quello che con un termine, data la tragicità dell’assunto, irriverente potremmo definire il casting della famiglia ideale, un casting beninteso che viene svolto alla presenza anche del diretto interessato, ossia del bambino che a poco a poco comincia a capire che quegli incontri hanno molto a che vedere col suo futuro.

Ci sfilano davanti diverse tipologie di famiglie, di coppie, di situazioni relazionali, uno spaccato anche della vita sociale nordirlandese, visto che il film si svolge a Belfast, di cui si apprezzano in realtà non moltissimi scorci e la mutevolezza del clima. Molto spesso questi incontri finiscono per avere un’involontaria valenza comica che – sia consentito il paradosso – ci ha ricordato il primo film di Danny Boyle, ovvero Shallow Grave (1994), in italiano Piccoli omicidi fra amici, un autore che Pasolini conosce benissimo, visto che il maggior successo del regista/produttore è stato non già un film girato bensì un film prodotto, vale a dire The Full Monty (prodotto  nel 1997), che venne offerto in prima battuta a Boyle (che all’epoca aveva alle spalle quel film e il primo Trainspotting soltanto), il quale tuttavia rifiutò. Ancora si ricordano le prime sequenze dove i due inquilini Kerry Fox e Ewan McGregor sottoponevano gli aspiranti inquilini a un esame accuratissimo, e in fondo nessuno andava loro a genio.

Alle sequenze di casting, alla presenza della pazientissima responsabile del servizio di affido/adozione, si alternano i lunghi momenti che padre e figlio trascorrono insieme in casa, nei parchi, a fare la spesa, in giro per la città, e le insuperabili ambasce dell’uomo nel trovare il modo di trattare il grande tema, ovvero il tema della morte. Tutto è trattato dal regista con estrema delicatezza e garbo, senza mai ricorrere ad effettacci volti a sollecitare le ghiandole lacrimali, pur tenendo conto che la cosa in sé è semplicemente tragica. Poco alla volta veniamo anche a sapere qualcosa sul passato di John, sulla scomparsa della madre, piccole integrazioni che certamente aggiungono qualche dettaglio ma spostano di poco il nucleo drammatico intorno a cui ruota la vicenda, forse, come si diceva all’inizio, n po’ tenue per reggere il film nella sua interezza. Al pari degli altri due film girati da Pasolini ovvero Machan – La vera storia di una falsa squadra (2007) e Still Life del 2013 anche questo film è tratto da una storia vera. Crediamo che talora il dato reale, il dato documentale non siano sufficienti e bisogna farsi venire in mente qualcosa in più.


Cast & Credits

Nowhere Specialregia, sceneggiatura: Ubaldo Pasolini; fotografia: Marius Panduru; montaggio: Masahiro Hirakubo, Saska Simpson; interpreti: James Norton (John), Daniel Lamont (Michael), Eileen O’Higgins (Shona); produzione: Picomedia (Roberto Sessa), Red Wave Films – Nowhere Special (Uberto Pasolini), Digital Cube (Cristian Nicolescu), Rai Cinema Eurimages, CNC, MIBACT, Northern Ireland Screen; distribuzione: Lucky Red; origine: Italia, Gran Bretagna, Romania 2021; durata: 95′.

 


In sala dal 9 dicembre

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