Scream VI di Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett

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Per la cronaca, il duo Matt Bettinelli-Olpin (classe 1978) e Tyler Gillett (classe 1982) lavorano insieme da per lo meno dieci anni, dai tempi dell’horror collettivo V/H/S (2012) e poi attraverso le regie a quattro mani di La stirpe del male (2014) e di Finché morte non ci separi (2019), fino ad arrivare a Scream V (2022), tentativo abbastanza riuscito di proseguire l’opera del compianto genio dell’orrore Wes Craven (1939-2015), il celebre autore dei primi quattro film della serie.

Non una eredità facile da gestire quindi, ma forti del successo economico del loro primo lavoro per la saga, appunto Scream V, i due registi americani si sono gettati in questo nuovo episodio con grinta e grande entusiasmo. E a giudicare dagli applausi a fine della proiezione da parte di un gruppo di ragazzi presenti insieme a noi in sala, forse avranno un nuovo successo da festeggiare, appunto questo Scream VI. Si tratta, per noi, di un appagamento cinefilo che è stato motivo di vera gioia, perché così il cinema sembra ancora vivo, pop-corn, bibite e battute compresi. La soluzione alla crisi? Una sola: fare delle opere coinvolgenti e il grande pubblico tornerà a riempire le sale. Come hanno fatto i giovani entusiasti di Scream VI, sicuri esperti della saga e curiosi di vedere il serial killer Ghostface ancora una volta in azione sullo schermo.

Ma entrando nel merito dell’analisi, il film ha, senza dubbio, un inizio folgorante, un incipit davvero azzeccato, in cui una ragazza bella e intelligente, che si potrebbe confondere con la protagonista, sembra subire la sorte di Janet Leigh di Psyco (1960) e comunque il risultato è altrettanto terrorizzante. Intanto bisogna ricordare subito che abbiamo a che fare con una grande novità rispetto al passato: tornano insieme sì le sorelle Sam (Melissa Barrera) e Tara Carpenter (Jenna Ortega) con i gemelli Chad (Mason Gooding) e Mindy Meeks (Jasmin Savoy Brown) ma i quattro sopravvissuti si lasciano alle spalle la cittadina di Woodsboro e la provincia americana per iniziare un capitolo nuovo della loro vita trasferendosi a New York. Dove ovviamente si troveranno ad affrontare un nuovo Ghostface, sempre famelico di omicidi ma più audace, spudorato e cruento come si confà ad un killer della Grande Mela.

Dopo questo nuovo inizio, però, lo svolgimento della storia diventa più prevedibile, un pochino ripetitivo, tanto che anche gli espedienti di riflessione metacinematografica, e cioè quelli dei protagonisti sui meccanismi drammaturgici guidano la loro stessa storia, rischiano a volte di cadere nel ridicolo, anche se, forse, vanno riconosciuti come omaggi a Wes Craven, che ne aveva fatto un tratto della sua sensibilità artistica e creativa.

Insomma, Scream VI è una coltellata dietro l’altra di un killer pazzo e delirante, coltellate che si susseguono con molta violenza e altrettanta ripetitività, mentre i protagonisti lottano caparbiamente per la loro sopravvivenza, anche se feriti apparentemente a morte, dando vita ad uno spettacolo efferato che caratterizza tutta la durata della pellicola. Ma a circa venti minuti dal finale ecco un inaspettato tocco di classe pura per chiunque ami il genere horror, una scena mozzafiato nella metropolitana di New York che vale tutto il film. Forse osare di più a livello di sceneggiatura avrebbe permesso ai nostri due registi di girare altre scene del genere, più originali e divertenti, ma chiedere, dopo un precedente successo, di non volere stravolgere e cambiare il risultato, sarebbe forse troppo.

Ci permettiamo, poi, di notare che a volte questo Ghostface sembra più Michael Myers di Halloween, fortissimo soprannaturale assassino senza pietà o, meglio, senza coscienza, perché per provare o meno pietà è comunque necessaria una coscienza. Che i due killer non posseggono, perché icone del male cinematografico e forse simboli di un male reale che porta gli uomini a uccidersi.

Dunque, Scream VI è un film non sempre credibile, ma tutto sommato, alla fine, regge le sue due ore di visione, soprattutto grazie ad alcune interessanti intuizioni che avrebbe potuto essere sviluppare meglio.

In sala dal 9 marzo 2023


Scream VI – Regia: Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett ; sceneggiatura: James Vanderbilt, Guy Busick; fotografia: Brett Jutkiewicz; montaggio: Michel Aller; effetti speciali: André Bustanoby, Susheel Peris; musica: Brian Tyler; interpreti: Jenna Ortega, Courteney Cox, Hayden Panettiere, Dermot Mulroney, Melissa Barrera, Mason Gooding, Jasmin Savoy Brown, Roger L. Jackson, Devyn Nekoda, Josh Segarra, Jack Champion, Liana Liberato, Tony Revolori, Samara Weaving, Henry Czerny; produzione: Paramount Pictures; origine: USA 2023; durata: 123’; distribuzione: Eagle Pictures.

1 thought on “Scream VI di Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett

  1. A parer mio il 6 è meglio del 5 che reputo passabile ma noiosetto e anonimo dal primo all’ultimo minuto, il 6 ha più personalità, un ambientazione che funziona e un intro veramente geniale, ahimè perde parecchio nel finale, totalmente inverosimile e esagerato, peccato perché con un finale migliore poteva essere proprio un ottimo slasher, detto ciò la quadrilogia del MAESTRO Wes non si batte

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