Tutti per Uma

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Dopo una lunga carriera come attrice di cinema, televisione e teatro, Susy Laude si è messa dietro la macchina da presa e ha deciso di esordire con un film per bambini. È una strana scelta quella della fiaba dei buoni sentimenti come tema per un’opera prima perché, a differenza di ciò che potrebbe sembrare, parlare ai piccoli e usare un tono fiabesco che non sia la stanca ripetizione di stilemi già collaudati con successo in passato, è un compito assai difficile.

In breve la famiglia Ferliga è composta da soli uomini: due bambini, uno un po’ incantato e un altro col sogno proibito della danza, il padre Ezio produttore di miele di scarso successo, lo zio Dante che passa il suo tempo cercando di diventare un influencer di internet con video dalla dubbia comicità e infine il nonno Attila, il vero capofamiglia, proprietario di un’azienda vinicola sull’orlo del fallimento, minacciato dal cattivo Victor, un bancario che vorrebbe accaparrarsi tutta la proprietà. A un certo punto, nella loro vita entrerà una ragazza che dice di essere una principessa austriaca…

Quello che è fondamentale dire su questa opera di debutto è che l’intento era di farne una fiaba per bambini molto piccoli riadattata in un contesto da commedia italiana contemporanea e da film Disney. Peccato però che i tantissimi spunti, la famiglia disfunzionale, i sogni di successo di tutti i protagonisti, internet, i numeri musicali e anche la comicità slapstick, si combinino in un pastiche sfilacciato, sorretto da una sceneggiatura fragilissima.

Si nota che Susy Laude ha realizzato questo film con affetto e animata da ottime intenzioni, purtroppo la regia non permette di seguire veramente le vicende della famiglia Ferliga perché durante lo svolgimento della narrazione lo sforzo di sospensione dell’incredulità da parte dello spettatore è richiesto troppo spesso.

Come si accennava, gestire una fiaba è veramente difficile. Non basta mettere una principessa venuta da un improbabile reame austriaco per renderla tale. Né si capisce a che pubblico questo film sia destinato: i più piccoli sono abituati ad altro (Frozen, per dirne uno), gli adulti hanno veramente poco a cui appassionarsi. I bambini, poi, hanno ottime capacità di capire una storia e perciò non c’è bisogno di caricare ogni scena di comicità blanda.

I tanti film a cui vorrebbe rifarsi – dai classici Disney con le canzoni a per esempio Mamma ho perso l’aereo o Little Miss Sunshine – sono sorretti da personaggi che trovano la loro evoluzione all’interno di un percorso, un viaggio che li porta verso i buoni sentimenti. Per una storia inserita in un contesto realista come questo, sarebbe stato preferibile, forse, tenere saldo quel contesto per far “credere” alla magia dei sentimenti. Al contrario le continue intrusioni di alcuni topoi fiabeschi classici (il reame, i costumi antichi, i soldatini di piombo viventi) senza una vera soluzione di continuità stilistica creano confusione su cosa vogliano veramente dirci. Peccato, viene da dire, perché il punto di vista dagli occhi di un bambino che crea una dimensione fantastica per contrastare le paure del reale aveva già funzionato in film come Il labirinto del fauno di Guillermo Del Toro (2006) e in A Monster Calls di Juan Antonio Bayona (2016)

Certamente il cast, da Antonio Catania a Dino Abbrescia, da Pietro Sermonti a Lillo Petrolo, ai giovanissimi Gabriele Ansanelli e Valerio Bartocci, ci mette tutto l’impegno dovuto ma alla fine il risultato delle numerosissime gag stanca. Laura Bilgeri, l’attrice austriaca nei panni della Uma del titolo, canta anche in italiano e nel complesso fornisce una buona prova ma la scrittura del suo personaggio non lo rende davvero coinvolgente. Si apprezza il tentativo di creare un film che parli ai piccolissimi, ma questa fiaba italiana purtroppo non colpisce mai nel segno.

In programmazione da mercoledì 2 giugno.

 


Tutti per Uma Regia: Susy Laude; sceneggiatura: Paola Pessot, Sole Tonnini; fotografia: Francesco Di Pierro; montaggio: Giacomo Villa; interpreti: Antonio Catania (Attila), Lillo Petrolo (Dante), Pietro Sermoni (Ezio), Dino Abbrescia (Victor), Laura Bilgeri (Uma), Gabriele Ansanelli (Francesco), Valerio Bartocci (Emanuele); produzione: Camaleo, Ellly Film, Vision Distribution, Sky, Amazon Prime Video; origine: Italia 2021; durata: 99’; distribuzione: Vision Distribution.

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