Il colpo di mercato: Dusan Vlahovic, la Fiorentina, la Juve

Da una ricerca, certamente non completa, fatta in rete, risulta che dalla Fiorentina direttamente alla Juventus (senza dunque contare i passaggi con una o più squadre nel mezzo, fra i più recenti si veda il caso di Juan Cuadrado con sosta al Chelsea) , dal dopoguerra a oggi, si siano trasferiti undici giocatori, qui di seguito indicati:  Sergio Cervato (1929-2005), Roberto Baggio (1967), Emiliano Moretti (1981), Felipe Melo (1983), Giorgio Chiellini (1984), Valeri Bojinov (1986), Norberto Neto (1989), Federico Bernardeschi (1994), Federico Chiesa (1997) e, adesso, Dusan Vlahovic (2000).  Con l’eccezione di Cervato che approda alla Juventus dopo aver vinto lo scudetto con la Fiorentina, il primo dei due vinti fin qui dalla squadra viola, tutti gli altri arrivano a Torino in un età che va dai 20 anni di Bojinov ai 26 di Neto e di Melo. Ma l’età più rappresentata è quella che va dai 21 ai 23 anni: Baggio, Chiellini, Bernardeschi, Chiesa e, adesso, Vlahovic.

Esistono anche numerosi trasferimenti al contrario, ma sono proprio al contrario, nel senso che si tratta di calciatori che a Firenze ci arrivano a fine carriera, quando, presumibilmente, il meglio di sé lo hanno già dato. Antonello Cuccureddu (1949) ci arriva a 32 anni, Claudio Gentile (1953) a 31 anni,  Moreno Torricelli (1970) un po’ più giovane a 28 anni, Angelo Di Livio (1966) a 33 anni, Amauri (1980) a 32 anni, Federico Balzaretti (1981) a soli 26 anni, Marco Marchionni (1980) a 29, Enzo Maresca (1980) giovanissimo a 24 anni, Fabrizio Miccoli (1979) a 25, Cristiano Zanetti (1977) a 32 anni e infine Adrian Mutu (1979) a 27 anni. E si può dire che quest’ultimo, forse è stato l’unico grossolano errore juventino, se si tiene conto che il giocatore rumeno nei cinque anni in cui è stato alla Fiorentina ha segnato un goal ogni due partite in campionato, costituendo sia con Luca Toni che con Alberto Gilardino un’ottima coppia. Si va alla Fiorentina perché si è scartati dalla Grande Juventus. Ma talvolta la Grande Juventus si sbaglia.

Mentre si va a Torino per fare carriera, per guadagnare di più etc. etc. Ma le cose non vanno sempre così. Non si può dire che Federico Bernardeschi e in fondo anche Federico Chiesa abbiano raggiunto chissà quali risultati da quando sono alla Juventus. Nessuno dei due ha la sicurezza del posto fisso e questo per due giocatori abituati a Firenze a essere portati in palmo di mano probabilmente bene non fa. Baggio, per carità, ha vinto due Scudetti, una Coppa Italia e una Coppa Uefa, oltre al Pallone D’Oro mentre era alla Juventus (ma anche in Nazionale, non dimentichiamolo), ma il rapporto presenze/goal era più o meno lo stesso. Il massimo risultato, di gran lunga, lo ha raggiunto Chiellini che arrivando alla Juve ha fatto capire quel grandissimo giocatore che è. A Firenze lo si intuiva, ma giocava sulla fascia ed era anche molto giovane e con molti più capelli. Per il resto: Neto è finito in panchina, Moretti, Bojinov e Melo spariti quasi subito.

E Dusan Vlahovic? Che ne sarà di lui? È vero che era giovanissimo, ma i primi due anni a Firenze sono stati quasi scandalosi: 40 presenze e 6 goal. Il turning point è stato il ritorno per altri versi poco significativo di Cesare Prandelli, a cui Vlahovic dovrà essere grato per tutta la vita. Prima di Prandelli, Vlahovic vagava per il campo senza azzeccare uno stop e giocandosi il ruolo di centravanti con personaggi altrettanto sterili come Patrick Cutrone e Christian Kouamé.

Poi Prandelli lo ha trasformato, non si sa come, resta un mistero, tanto che dal dicembre del 2020 a oggi ha segnato 37 goal in 48 partite. Attratti (il giocatore serbo, i suoi procuratori, e non ultimo il furbissimo Rocco Commisso, sul cui profilo economico si veda l’eccellente articolo di Mauro Gerevini nel “Corriere della Sera” del 27 gennaio) dai soldi della Juventus, chissà se troveranno lo stesso entusiasmo di Firenze ad accoglierli, ad accoglierlo, chissà se alla prima giornata in cui, chi può saperlo, magari Vlahovic torna a essere il giocatore scarso di una volta, continuano a dargli il ruolo del centravanti o lo sostituiscono con una riserva? Inutile dire che cosa spera il tifoso viola…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *