Focus On:One Life di James Hawes

  • Voto
3.5

Ma di quanti bambini stiamo parlando?

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Nicholas Winton è un giovane agente di borsa, quando Hitler si prende un pezzo di Cecoslovacchia. Nicholas passa da Praga e capisce che c’è margine di manovra per sottrarre dei bambini dalle mani dei nazisti: li porterà in salvo in Inghilterra, in treno, a gruppi. Lì saranno adottati per il tempo necessario, poi quando le acque si calmeranno, torneranno a casa. Presto, si crede. Riuscire nell’impresa non è per nulla facile, a opporsi c’è la burocrazia inglese e i controlli tedeschi. A favorire l’operazione, la testardaggine di Nicholas e la sua borsa. La borsa con dentro nomi, fotografie e anno di nascita dei bambini che sta sempre nelle sua mani, di lui che è

Europeo, agnostico e socialista.

Lo è ancora decenni e decenni dopo, quando da anziano deve ripulire il proprio studio. Con i faldoni di anni di lavoro e filantropia varia fa un bel falò nel giardino, accanto all’amata piscina. Adesso lo studio è ordinato, soltanto della borsa non riesce a liberarsi. Anzi, è forse il momento di riprenderla in mano, non per bruciarla, ma perché il mondo conosca la storia del suo salvataggio. E perché Nicholas possa perdonarsi per un treno, che mai in Inghilterra arrivò…

Dopo una carriera come regista del piccolo schermo (Doctor Who, Black Mirror, Merlin), James Hawes fa il suo debutto sul grande schermo con One life per raccontare la vita incredibile di Nicholas Winton, e il suo più grande merito da regista è quello di non aver sbagliato nel casting: Anthony Hopkins è il motivo principale per cui il film merita una visione. Nel ruolo dell’anziano Winton, l’attore americano è di una credibilità fenomenale. Il suo è un interpretare preciso e sottile che dona intensità all’intera pellicola senza che vi siano forzature o altro. L’altra star in gioco, Helena Bonham Carter, fa invece il suo, donando al personaggio, la madre di Nicholas, quella vivacità elegante e decisione precisa che le è da sempre propria, vista in ogni film della sua carriera.

Per quanto riguarda la sceneggiatura, il compitino è ben fatto, senza grandi spunti originali o novità eclatanti. Di film sulla shoah e affini ormai se ne hanno a volontà, da stilarne una letteratura, e questa pellicola non s’immerge nell’atrocità e crudeltà della strage con il rischio di impantanarsi, bensì preferisce rimanere a un livello più “superficiale” – la tempistica, siamo ancora nel 1939, certo aiuta – puntando su una gestione pensata della narrazione che non annoia ma permette allo spettatore di godersi senza fatica o importanti immedesimazioni emotive/sentimentali il prodotto. Il film, dopotutto, non rischia l’acuto, giusto sopravvive senza infamia né lode. Buono il soundtrack, non indimenticabile ma presente, efficace la fotografia, manca però un carattere che la possa connotare minimamente e dare più gusto al prodotto.

È la sua prima volta in Cecoslovacchia?

Che sfortuna. Ora non è più intera, la stanno prendendo pezzo per pezzo.

Adattamento del libro One Life. La vera storia di Sir Nicholas Winton scritto dalla figlia BarbaraWinton, One Life è insomma un film discreto che si accoda a quelli ben fatti sul tema nel corso degli anni. Hopkins riesce a portare la pellicola a un gradino superiore e l’eccezionale storia di Winton, nonché la risonanza televisiva che ha avuto negli anni successivi, fa il resto. Con un retrogusto di orgoglio inglese che non manca mai nelle pellicole fatte oltre La Manica, e una intelligente gestione dei tempi filmici, restano alcuni buoni spunti e ottime citazioni che rimangono nella memoria delle spettatore, e sono perfette da inserire alla fine di un articolo:

Ha molta fiducia nelle persone comuni.

Perché sono una persona comune,

e c’è un esercito di persone comuni.

In sala dal 21 dicembre.


One LifeRegia: James Hawes; sceneggiatura: Lucinda Coxon, Nick Drake; fotografia: Zac Nicholson; montaggio: Lucia Zucchetti; effetti speciali: Chris Reynolds, David Fowler, Menelaos Pampoukidis; musiche: Volker Bertelmann; scenografia: Christina Moore; costumi: Joanna Eatwell; trucco: Karen Hartley; interpreti: Anthony Hopkins, Johnny Flynn, Jonathan Pryce, Helena Bonham Carter, Romola Garai, Lena Olin, Alex Sharp, Adrian Rawlins, Samantha Spiro, Marthe Keller; produzione: See-Saw Films; origine: UK, 2023; durata: 110’; distribuzione: Eagle Pictures.

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