Runner di Nicola Barnaba

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Molto di rado abbiamo visto ultimamente personaggi così sexy come quello di Lisa, interpretato da Matilde Gioli in Runner di Nicola Barnaba. Lesbica, bella e determinata, è una eroina credibile e affascinante che, da sola, riesce a far funzionare un thriller d’azione inconsueto per il cinema italiano contemporaneo e per questo molto interessante. Ma soprattutto per la natura sexy del personaggio di Lisa, mai volgare, a volte appena accennata, sempre attraente. Sembrerebbe un film che ha usato la bellezza della sua protagonista, invece l’ha semplicemente esaltata costruendovi una storia di caccia alla donna imprevedibile e nuova. Il regista Nicola Barnaba è quindi bravissimo nel trovare il giusto equilibrio tra la violenza dell’antagonista Bosco, interpretato da Francesco Montanari, e la fuga straordinaria di Lisa.

Matilde Gioli

Runner è così una bella e simpatica sorpresa che vuole ricordare, a detta dello stesso regista, gli action movie americani degli anni Ottanta, da Arma letale a Die Hard, e lo fa con grande maestria, sfruttando un budget che pensiamo non sia stato particolarmente ricco e generoso. Si tratta dunque, lo ripetiamo, di un film divertente e ben realizzato, che il cinema italiano, autoriale o demenziale, dovrebbe considerare a modello per altri esperimenti altrettanto curiosi.

La corsa continua della protagonista, runner appunto cinematografica, cioè tuttofare del set, cattura, onestamente anche grazie al suo fascino, e fa pensare a grandi eroine d’azione come Ripley o Connor, cioè le protagoniste rispettivamente di Alien e di Terminator. Corre, combatte, salta, combatte ancora e tutto questo mentre il regista la dirige con classe, offrendoci una performance che rimane impressa sullo schermo. Anche il cattivo di turno, il Bosco interpretato da Montanari, è sempre credibile, così, dobbiamo ripeterlo, il film diventa una elegante se pur rocambolesca lettera d’amore agli spettatori grazie alla presenza scenica di Matilde Gioli e alle sue disavventure nell’albergo in cui è bloccata, unica location del film, che rimanda ai successi americani del passato.

Lo sforzo creativo e produttivo del film andrebbe premiato dal pubblico, perché è coraggioso e alimenta una nuova speranza per il cinema italiano, per un cinema italiano diviso tra i grandi autori e gli autori involontariamente demenziali. Forse stiamo parlando di un cinema medio, che sembrerebbe scomparso dal mondo del cinema mondiale, figuriamoci da quello italiano; un cinema medio, non mediocre, di intrattenimento bello e intelligente. E oltretutto sexy.

Francesco Montanari

La regia di Barnaba ci sembra notevole, a volte si ha la sensazione delle difficoltà forse incontrate nel girare negli spazi angusti di un hotel che si fa prigione e poi complice della fuga di Lisa: a volte è vero sembra di vedere il ripetersi di una scena ma questo non impedisce di apprezzare le scelte registiche oltre a farci comprendere quanto sia complicato fare un buon film. Certo l’indulgenza nasce dal coraggio dell’impresa, ma anche, crediamo, dall’obiettiva riuscita dell’operazione nostalgica e insieme nuova. Grande idea, grande spirito, e una ancora meravigliosa protagonista del tutto, Matilde Gioli.

In sala dall’8 febbraio 2024


Runner Regia: Nicola Barnaba; sceneggiatura: Nicola Barnaba, Marco Guerrini; fotografia: Andrea Arnone; montaggio: Alessandro Heffler; effetti speciali: Paolo Galiano; musica: Daniele Grammaldo, Luca Proietti; interpreti: Matilde Gioli, Francesco Montanari, Flora Contrafatto, Vincenzo Scuruchi, Saverio Malara, Ilenia Calabrese, Federico Tocci, Hana Vagnerova, Emilio Franchini, Cristiana Vaccaro, Luca Attadia, Marcello Arnone, Irene Antonucci, Antonio di Turi, Walter Cordopatri, Tommaso Perri, Pino Torcasio; produzione: Roberto Cipullo per Camaleo Film, Blue Film, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Fondazione Calabria Film Commission; origine: Italia, 2024; durata: 90’; distribuzione: Plaion Pictures.

 

 

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