Sposa in Rosso di Gianni Costantino

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Una complicata commedia sugli equivoci e sulle maschere sociali che dietro a una burrascosa storia d’amore nasconde una più ampia riflessione sul rapporto tra realtà e finzione, tra lacci e vincoli imposti dall’esterno e la tanto agognata libertà interiore di non dover rendere conto a niente e nessuno.  

Sposa in Rosso, che parte col piede giusto per poi appesantirsi nella seconda parte, punta sulla capacità di costruire, con un pizzico di creatività e immaginazione, la vita e i suoi accadimenti giorno dopo giorno come medicina alternativa a una realtà inappagante e altrimenti frustrante. 

Roberta, malinconica donna quarantenne incinta sul punto di partorire (Sarah Felberbaum) e il goffo quanto simpatico Leòn (Eduardo Noriega) si incrociano per caso in autobus a Malta.  In un momento di difficoltà e di emergenza lui la soccorre e decide di accompagnarla in ospedale. Per una serie di equivoci, il bel reporter viene scambiato per il padre del bambino dalla colorata quanto pittoresca famiglia di lei (una brava Anna Galiena interpreta la mamma) e la messinscena dei due finti fidanzati prosegue fino a inscenare un “finto matrimonio” per intascarsi i soldi  delle buste che parenti e amici regalano agli sposi.

I due simpatici truffatori, Leon e Roberta, vivono due esistenze in bilico, sospesi in uno stato di costante incertezza: lui è un giornalista precario che non riesce ad arrivare a fine mese, tanto da essere stato sfrattato;  lei è una quarantenne un tantino immatura che ha avuto un figlio da un uomo sposato e che sembra spiantata ma -in realtà- è cresciuta in una famiglia tutt’altro che modesta (come si scopre quasi subito). Tuttavia la giovane donna, col gusto innato dell’avventura e dell’ignoto, desidera  la sua indipendenza e fa della libertà il suo sogno e la sua meta tanto da rinunciare, almeno apparentemente, alla vita agiata e agli sfarzi che la simpatica quanto bizzarra mamma Lucrezia  ostenta al mondo. 

Riusciranno i nostri eroi a trasformare l’improbabile pseudo-matrimonio  in una storia romantica a lieto fine?

Come in ogni commedia degli equivoci che si rispetti, emergono alleati e antagonisti dei due finti sposi, e Costantino costruisce la sua commedia in modo da ricreare il giusto equilibrio tra ostacoli e circostanze favorevoli al matrimonio, finto e reale che sia: Massimo Ghini veste i panni dello strampalato guru e mentore di Leon che si improvvisa prete, Giada (Cristina Donadio),  zia di Roberta, è una costumista teatrale in rotta con la famiglia tradizionalista e da sempre percepita come un punto di riferimento emotivo dalla nipote. 

D’altra parte, il “cattivo” di turno,  Sauro (Dino Abbrescia), fratello di Roberta,  tracotante e narcisista, farà di tutto per far naufragare il matrimonio dei due, convinto che Leon si sia avvicinato alla famiglia  per sottargli l’eredità familiare che gli spetta. 

Insomma ci sono tutti gli ingredienti per una divertente e simpatica commedia con i fiocchi. 

Eppure qualcosa sembra non virare per il verso giusto: inizialmente l’intreccio, per quanto leggero e spensierato, sembra interessante e ben congegnato; poi, lo sviluppo della trama comincia a complicarsi e gli elementi pittoreschi e bizzarri, aggiunti in maniera quasi caotica allo scopo di rendere più divertente il tutto, finiscono per appesantire e rendere ridondante e improbabile la commedia. 

 Costantino mette a cuocere troppa carne al fuoco, punta sulla costruzione di personaggi secondari bizzarri e inusuali e inserisce qualche cliché di troppo in una pièce  in partenza gradevole e frizzante che progressivamente, complice l’eccessiva durata (due ore),  perde di spontaneità e immediatezza. 

Resta godibile la prima parte grazie all’alchimia dei due protagonisti –  spicca  la simpatia  e lo charme innato di Leon – e arricchisce l’intreccio  anche qualche azzeccata chicca musicale (ad esempio “Depende” dei Jarabe De Palo), capace di rendere più fluido e godibile  lo sviluppo connotandolo, di tanto in tanto,  di un pizzico di malinconia in più. 

Probabilmente un taglio netto alla sceneggiatura avrebbe arricchito di molto Sposa in rosso, rendendola una commedia più asciutta e meno artificiosa. Ma non è stato così.

In sala dal 4 agosto 2022


Cast & Credits

Sposa in Rosso  – Regia: Gianni Costantino; sceneggiatura:Gianni Costantino, Francesca Scialanca, Lorenzo Ciorcalo ; fotografia: Giuseppe Pignone; montaggio: Claudio Di Mauro;  interpreti: Eduardo Noriega, Sarah Felberbaum, Cristina Donadio, Roberta Giarrusso, Maurizio Marchetti, Dino Abbrescia, Anna Galiena, Massimo Ghini; produzione: Fenix Entertainment, Vision Distribution; origine: Italia 2022; durata: 119’;  distribuzione: Adler Entertainment.

 

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