Tutti a Bordo di Luca Miniero

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Un gruppo di ragazzini sogna la libertà lontano dai genitori: quale occasione migliore che ritrovarsi su un treno da soli e poter iniziare l’avventura? Pensando a I Goonies, e passando per la saga di Mamma ho perso l’aereo, Luca Miniero dirige una commedia allegra e, con la naturalezza e la sensibilità di un Comencini, si avvicina al mondo dell’infanzia ancora una volta dopo le pellicole La scuola più bella del mondo e Un boss in salotto. Come per Benvenuti al sud, anche in questo caso Miniero ha realizzato l’adattamento italiano di un film francese, Attention au Départ! diretto da Benjamin Euvrard.

Scritto in collaborazione con Michele Abatantuono e Lara Prando, prodotto da Indiana Production e Medusa, Tutti a bordo è quello che una volta si chiamava un film per famiglie, leggero e spensierato, che dopo le chiusure imposte dal Covid si pone l’obiettivo di riportare il grande pubblico in sala.

Accanto alla storia dei ragazzi in viaggio da Torino per raggiungere Palermo c’è quella di Bruno (Stefano Fresi) e nonno Claudio (Giovanni Storti) che, perso il treno con i ragazzi a bordo, si vedranno costretti a percorrere con ogni mezzo l’Italia intera per cercare di riprendere il treno, prima che gli altri genitori, che gli avevano affidato i figli, si accorgano del loro monumentale errore.  Due viaggi in parallelo attraverso l’Italia e le sue tradizioni in cui tutti avranno modo di scoprire che il viaggio conta più della destinazione.

Se da una parte abbiamo un film per ragazzi, una favola con tanto di cattivo (il controllore Carlo Buccirosso) e campo-scuola con divise alla Harry Potter, dall’altra seguiamo un road movie pensato per un pubblico più adulto e sorretto dalla verve comica dei due attori protagonisti, per la prima volta insieme, la cui comicità, mai troppo forzata, procede a ritmo incalzante, e si sposa con la naturalezza innata dei bambini, facendone un prodotto credibile.

Interessante la scelta di girare dal vivo all’interno di un vero treno simulando il viaggio. Un muro di video wall disposti intorno ai finestrini hanno proiettato le immagini del viaggio, offrendo ai piccoli attori e a Buccirosso la sensazione del movimento. Una tecnica che sicuramente ha aiutato l’interpretazione dei bambini, che hanno avuto la percezione di viaggiare pur restando fermi.

Ma Bruno e Claudio, padre e figlio dai caratteri opposti, l’Italia invece la girano veramente. Si spostano tra Genova, Toscana, Lazio e lo stretto di Messina, imbattendosi in figure strampalate e a volte macchiettistiche (interpretate tra gli altri da Alessandro Besentini, il duo di Ale e Franz, e da Massimo Ceccherini), continuando a litigare, a ridere e soffrire, con il cinismo di Storti da un lato (cui ci ha abituato la premiata ditta “Aldo Giovanni & Giacomo”) e il goffo tentativo di tenere tutto sotto controllo di Fresi dall’altro. Fino a quando entrambi, arrivati a destinazione dopo mille peripezie, capiranno che il punto di incontro non può che stare nel mezzo, basta smussare gli angoli, dopotutto non esistono solo il bianco o il nero.

E se è vero che una buona commedia è fatta di tanti ingredienti, sono la vita comune e la sua imperfezione ad ispirarla: “Una commedia ben realizzata aiuta sempre ad avvicinare il pubblico al cinema perché crea allegria e l’allegria crea condivisione” Giovanni Storti dixit.

In sala dal 29 settembre


Tutti a Bordo Regia: Luca Miniero; sceneggiatura: Michele Abatantuono, Luca Miniero, Lara Prando; fotografia: Federico Angelucci; montaggio: Ian Degrassi; interpreti: Stefano Fresi, Giovanni Storti, Carlo Buccirosso, Giulia Michelini, Viviana Cangiano, Elena Cotta, Alessandro Besentini, Massimo Ceccherini, Gigio Alberti, Federica Sabatini, Zowie Giovine, Leone Girlanda, Laline Cafaro, Davide Paoletti, Lorenzo Gentile, Irene Koka, Daniele Saitta, Antonio Zumbo; produzione: Indiana Production, Medusa Film;; origine: Italia 2022; durata: 90 ’; distribuzione: Medusa Film.

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