Un amore di Francesco Lagi

La serie Sky Un amore poteva essere un capolavoro, come lo poteva essere la storia d’amore che racconta, se non fosse stato per i troppi episodi dell’una e dell’altra. La regia del fiorentino Francesco Lagi, già autore de Il Pataffio presentato al Festival di Locarno del 2022, è fin da subito perfetta, non tanto nel gestire i due livelli temporali in cui si realizza la vicenda amorosa, ma nell’essenza propria di scrittura con la macchina da presa: il suo tocco è ispirato e magico.

 

L’interpretazione dei due protagonisti in un primo momento sembra sottotono, ma sottotono è la loro storia che si è sviluppata solo attraverso uno scambio epistolare dopo un breve incontro in Spagna, e per questo il loro avvicinarsi è giustamente sommesso, pudico, incerto. I due si incontreranno, si lasceranno e si incontreranno ancora per capire se esistono solo nel loro cuore e nella loro mente, nelle loro lettere, o se hanno davvero una possibilità di amarsi nella vita reale, non idealizzata dall’inchiostro. Una coppia che si scrive da sempre, senza conoscersi.

L’idea sarebbe buona e suscita sentimenti di rimpianto, di rimorso, di curiosità in molti di noi spettatori avidi di nostalgia e di amore, ma non di vero amore, bensì di un amore che sia fuga, che si finga soluzione di eterna felicità, che riusciamo solo a sognare, mai a realizzare.

La direzione di Lagi accompagna Micaela Ramazzotti, bellissima e sensibile, e Stefano Accorsi, credibile gentiluomo, dolcemente e sapientemente in questi labirinti dell’anima, ma la serie difetta nel dilatare all’eccesso tale incontro. Non possiamo non dire che Un amore, a nostro modesto avviso, sarebbe potuto essere un piccolo capolavoro. Questa suggestione non vuole drammatizzare il nostro giudizio sulla serie, comunque bella e romantica, ma desidera solo evidenziare che abbiamo intravisto tra le pieghe del racconto la possibilità dell’eccellenza. Che forse si è un po’ persa nel lungo sviluppo della serie.

Già il primo episodio è un film e la sua conclusione con un gioco di sguardi attraverso l’entrata di un hotel è un esempio di come il regista riesca a girare alla grande e di come il suo racconto già così, paradossalmente, poteva chiudersi. Un amore impossibile, che possa rimanere tale o realizzarsi, ha bisogno di poche parole, di pochi gesti, di pochi incontri, perché altrimenti non sarebbe impossibile. E allora la forza della serie sta certo nella bravura di tutti gli interpreti e soprattutto nella regia dell’autore fiorentino che immaginiamo sapesse dell’importanza del tempo e delle occasioni di un amore impossibile, almeno, apparentemente, impossibile.

Insomma, Un amore è un buon prodotto ma il tempo non lo è. Non un difetto di scrittura, tanto meno di regia, ma di una idea d’amore forse troppo detta.

Su Sky dal 16 febbraio 2024

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Un amore – Regia: Francesco Lagi; soggetto di serie: Stefano Accorsi, Enrico Audenino, Teresa Gelli, Giordana Mari; sceneggiatura: Enrico Audenino, Giordana Mari, Teresa Gelli, Francesco Lagi; fotografia: Guido Michelotti; montaggio: Marco Signoretti, Emanuele Fiorito;  musica: Riccardo Amorese; scenografia: Elisabetta Zanini; interpreti: Stefano Accorsi, Micaela Ramazzotti, Alessandro Tedeschi  Andrea Roncato, Ivan Zerbinati, Camille Dugay, Luca Santoro, Beatrice Fiorentini, Ottavia Piccolo; produzione:  Sky, Cattleya; origine: Italia 2024; durata: 6 episodi; distribuzione: Sky