Spaceman di Johan Renck

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Il titolo del film, Spaceman, diretto da Johan Renck, già noto per avere firmato la fortunata serie Cernobyl e videoclip di successo, contiene di suo già parte della storia.

Tutto si concentra, infatti, sulla figura dell’astronauta ceco Jakub Procházka, interpretato da un notevole Adam Sandler, in missione spaziale ai confini dell’ universo e sin dalle prime inquadrature provato e depresso da un lungo periodo di isolamento.

Parallelamente sulla terra si svolge un’altra parte della storia, quella della moglie Lenka, in attesa del loro bambino, e che nonostante il lieto evento, si è ormai arresa a un destino di solitudine e abbandono, tanto da decidere di dare una svolta alla propria esistenza.

La donna, un’intensa Carey Mulligan (candidata all’Oscar 2024 come migliore attrice protagonista con Maestro di Bradley Cooper) scrive così un messaggio di addio al marito, che non sarà mai recapitato, perché a monitorare le loro vite, vi è una sedicente dirigente della società aerospaziale, interpretata da Isabella Rossellini, la quale vuole a tutti i costi tutelare la riuscita della missione.

In questa comunicazione travagliata tra spazio e terra, la vita di Jakub viene sconvolta dalla presenza aliena di un essere esistente sin dall’inizio della notte dei tempi, (la cui voce viene prestata da Paul Dano).

Nella fantastica interazione si sviluppano delle trame e dei temi, che nulla hanno a che fare con un film fantascientifico e alle stupefacenti panoramiche delle galassie si alternano i primi piani del protagonista e del buffo essere alieno. L’anomalia del film, ovvero lo spostamento della tematica da film di avventura spaziale all’intimo dialogo psico-filosofico, appare gradatamente come una caratteristica di forza del lavoro del regista svedese.

L’alieno

Le idee affrontate nei dialoghi iperbolici e intensi, spaziano dalla bellezza e il mistero dell’universo alla vera motivazione per cui viviamo e lottiamo nella nostra breve esistenza. Il rapporto tra l’astronauta e l’essere alieno a cui Jakub decide di assegnare il nome Hanus, secondo un ricordo toccante del suo passato, si trasforma in un legame reale e profondo, in cui l’uomo si affida  completamente al nuovo amico e ripercorre attraverso flashback pregni di emozioni, tutta la sua storia sentimentale.

In questo percorso tra la vita reale e l’onirismo, emerge una forte differenza di elementi , visto che si sta parlando di universi, tra quello femminile e quello maschile.

Tutte le azioni riguardanti la vita di Lenka sono infatti collegate all’elemento dell’acqua e quella di Jakub all’aria, come a definire un delta inevitabile tra i pianeti di Marte e di Venere.

In questo incontro/scontro tra mondi, l’elemento alieno ci appare come uno stream of consciousness del protagonista, che riesce a recuperare lentamente la sua consapevolezza e individualità, nonché una complementarità con il mondo delle donne.

Molto suggestivi i passaggi dei personaggi a spasso negli spazi dell’universo, che come ha affermato Sandler nella conferenza stampa sono stati resi possibili grazie a un duro lavoro di concentrazione e empatia con Paul Dano:

“Siamo andati a fondo insieme, ho faticato molto e lui mi ha aiutato a cercare di sollevarmi dalla fatica. Abbiamo provato insieme prima di girare il film… Il giorno, però, parlavo con una pallina da tennis o con l’amico di Johan che è venuto e si è travestito e gattonava in giro. È un film sulla solitudine, e la pallina da tennis mi ha permesso di essere solo e nel mio mondo.”

La solitudine, in effetti, smette di esistere, quando si conosce sé stessi ed è ciò che accade al nostro protagonista: cercava nello spazio senza fine mentre la soluzione era più vicina di quanto potesse immaginare.

Presentato in anteprima Festival di Berlino  (Sezione Berlinale Special)
Su Netflix da 1 marzo 2024


Spaceman Regia: Johan Renck; sceneggiatura: Colby Day da Spaceman of Bohemia di Jaroslav Karfar (trad. it.: Il cosmonauta, Guanda, 2018); fotografia: Jakob Ihre; montaggio: John Axelrad, Scott Cummings, Simon Smith; musiche: Max Richter; interpreti:  Adam Sandler, Carey Mulligan, Paul Dano, Isabella Rossellini, Kullar Nayar; produzione: Netflix origine: USA, 2024; durata: 107 minuti; distribuzione: Netflix.

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