Vale la pena di andare a vedere Medium per due motivi anzi tre motivi: la musica, le atmosfere che suggerisce e la presenza di Tony Sperandeo.
Dal 1983 nell’esordio nel film a episodi Kaos diretto dai fratelli Taviani fino a oggi l’attore palaermitano ha dato vita a caratterizzazioni speciali. Il compianto regista Mario Monicelli direbbe sicuramente che se fosse in America Sperandeo sarebbe osannato. In Italia è amato, ma forse non abbastanza. Ne I cento passi di Marco Tullio Giordana è sublime, solo per ricordare un capolavoro cui ha partecipato. Qui, in Medium, è ancora una volta credibile nella parte del duro ma anche simpaticissimo e di questo va dato il merito anche al regista Massimo Paolucci, al suo secondo film, che ne esalta l’irresistibile cattiveria.
Un gruppo di criminali attua il colpo sbagliato andando a rapinare proprio il bar covo di Tony, chiamato nel film Cagliostro: lui non se la prende e una volta rintracciati gli spavaldi ladri gli offre molto denaro in cambio del loro aiuto nel trovare e rubare una preziosa giada verde – lui, infatti, non tratta i due incassi del bar ma i formidabili preziosi.
A Tony-Cagliostro è piaciuto come si sono mossi nel bar, dimentica il fatto e offre loro una grande cifra in cambio di un’apparente semplice rapina in una villa umbra. La banda accetta, e l’horror si scatena, perché Cagliostro non l’ha raccontata tutta e la rapina degenera in una spirale infernale.
Eccellente la musica di Tullio Arcangeli, che crea tensione e suspense, e che ricorda i classici dell’horror italiano di Mario Bava e Dario Argento; lo ricordano anche le atmosfere, che, forse, potevano essere sfruttate ancora meglio, se unite a una più approfondita relazione tra i personaggi, non fondata solo su ripetute prove di forza tra i membri della banda e tra loro e i possessori della giada verde.
Il film, per gli aspetti sottolineati, è buono ed è lodevole anche perché il budget a disposizione non sembra sia stato molto alto. Fare film è sempre un’avventura meravigliosa ma anche molto difficile da portare a termine, così raccontano tutti i cineasti più importanti e pure gli artigiani più umili. Medium è un horror di serie b che riesce nel suo intento, impaurire con poco e quindi divertire.
In sala dal 14 ottobre.
Medium – Regia: Massimo Paolucci; sceneggiatura: Lorenzo De Luca; fotografia: Matteo De Angelis; montaggio: Alessandro Arcuri; musica: Tullio Arcangeli; effetti speciali: Flavio Evangelisti; interpreti: Tony Sperandeo, Bruno Bilotta, Hal Yamanouchi, Barbara Bacci, Emilio Franchini; produzione: Giovanni e Noemi Franchini, Daniele Gramiccia per Emy Productions; origine: Italia, 2021; durata: 90’; distribuzione: Emy Productions.