Ruby Gillman, la ragazza con i tentacoli di Kirk DeMicco

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Ruby, dolcissima adolescente che vive ad Oceanside non è facilmente identificabile: è ribelle come Lady Bird, la complicata protagonista del magnifico film omonimo diretto da Greta Gerwig nel 2017, inquietante e “maledetta” proprio come l’antieroina depalmiana di Carrie , lo sguardo di satana perché, come lei nasconde un segreto complicato da rivelare e capace di cambiare, con un semplice gesto, il suo mondo, ed è affascinata da ragazze più popolari di lei, proprio come Cady di Mean Girls (2004, Mark Waters).
Ruby Gillman, è un adolescente di 16 anni che frequenta l’Oceanside High nella cittadina costiera dove i suoi genitori si sono trasferiti da poco, tenuta sempre lontana dall’oceano, un incidente casuale le farà scoprire la sua vera natura di Kraken e la propria vocazione, perché la ragazza coi tentacoli è in realtà l’erede al Trono dei Sette Mari. La protagonista dovrà quindi scegliere di quale mondo far parte, proprio come la sua ingombrante madre, che molti anni prima decise di ribellarsi al volere della “Regina Guerriera” e a una vita già stabilita.
Ruby Gillman, la ragazza con i tentacoli, film apprezzabile per i dialoghi e per l’approfondimento caratteriale dell’eroina più che per le scelte legate alla resa visiva, è un complicato percorso di autoconsapevolezza giovanile che attraversa l’accettazione di sé stessi, proprio come la strada di ogni adolescente tipico.
Ruby, però, è tutto tranne che ordinaria: la protagonista è infatti goffa, non particolarmente popolare, è circondata da amici strani e poco “attraenti” e sogna, con trasporto, di andare al ballo di fine anno, nonostante sia divorata dall’ansia e dall’inadeguatezza.
Le caratteristiche, alcune tipicamente adolescenziali, altre più originali di Ruby, ne fanno un’antieroina simpatica capace di conquistare immediatamente il favore del pubblico.
Raccontando una storia non particolarmente originale, DeMicco cerca di sovvertire le aspettative del pubblico alterando, anzitutto, le credenze sulla mitologia tradizionale.
Il Kraken è stato, da sempre, rappresentato come una creatura orribile e mostruosa. Qui, è invece votato al bene, protegge il mare e i suoi abitanti. Quando Ruby, bagnandosi con l’acqua dell’oceano lo diventa, non ne conserva la cattiveria e l’ossessione per il potere, ma gli aspetti più benevoli e “puri”.
Anche l’immagine tradizionale della sirena viene a sua volta stravolta: l’amica sirena “popolare” e straordinariamente bella diventa un orribile mostro da combattere.

La ragazza con i tentacoli è dunque un film d’animazione al femminile incentrato sul dialogo tra generazioni: dall’autoritaria “Regina Madre”, alla combattiva e carismatica mamma di Ruby, fino alla protagonista, che scoprirà, lentamente la “bellezza” del suo dono e della sua particolarità.
I caratteri femminili, quindi sono azzeccati e approfonditi, i dialoghi ben costruiti e sostenuti da un buon ritmo.
Meno riuscito risulta, invece, come si accennava, l’impatto estetico e l’animazione, soprattutto dopo le scelte visive originali che la DreamWorks ha osato con Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio (2022) o Troppo cattivi (2022).
Ruby Gillman, la ragazza con i tentacoli resta, in ogni caso, un film piacevole e poco impegnativo adatto a un target di giovani con una protagonista imbranata, simpatica e teneramente goffa in cui gli adolescenti – popolari e non – potranno facilmente rispecchiarsi.

In sala dal 5 luglio 2023


Ruby Gillman, la ragazza con i tentacoli (Ruby Gillman, Teenage Kraken) –  Regia: Kirk DeMicco, Faryn Pearl; sceneggiatura: Pam Brady, Kirk DeMicco; voci originali: Lana Condor, Toni Collette, Jane Fonda, Jaboukie Young-White, Annie Murphy, Colman Domingo, Sam Richardson, Blue Chapman, Will Forte; produzione: DreamWorks Animation, Universal Pictures;  origine: USA, 2023; durata: 90 minuti; distribuzione: Universal Pictures

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