W Ukrainie di Piotr Pawlus, Tomasz Wolski (Festival di Berlino – Forum)

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W Ukrainie – Non sono stati pochi i film, distribuiti nelle varie sezioni del festival, che parlano dell’invasione russa in Ucraina quest’anno alla Berlinale. Fra questi certamente il più atteso era Superpower di Sean Penn, che si limita però a documentare il primo impatto, l’effetto sorpresa che la guerra ha provocato in noi occidentali, qui rappresentati, ahimè, dal sempre presente, agitato e nervoso, attore-regista. Nella sezione Forum invece troviamo W Ukrainie, il quale cerca, distante dai media e dalla scena politica, quindi all’opposto di Superpower, di calarsi nella realtà della popolazione ucraina e, senza grandi pretese, ci offre un caleidoscopio di immagini e situazioni lontane dalla prima linea, di come si vive quotidianamente durante le pause, fra un bombardamento e l’altro.

Vediamo strade di periferia attraversare boschi, interrotte qua e là da carri armati bruciati e abbandonati, quasi relitti di un tempo lontano, che noi però sappiamo essere là solo da pochi mesi.
Vediamo famiglie fermarsi con l’auto e scattare selfie su questi nuovi „monumenti“, che non ricordano un passato (inevitabilmente la memoria torna agli storici carri armati dell’armata russa in bella mostra sulla Straße des 17. Juni a Berlino) ma fanno ancora parte del presente. La gente si aggiusta le case come può, i materiali scarseggiano, vanno recuperati dove non servono più; le auto e le biciclette riparate anche se vecchie. Tutti aspettano: I soldati che ai checkpoints transitino le auto, i bambini, che scoppino i petardi mentre giocano a fare la guerra. Anche i cani abbandonati a sé stessi e ormai randagi, si raggruppano in branco e attendono che qualcuno porti loro da mangiare. Nei tunnel della metropolitana, ormai diventati una casa per molte famiglie che hanno perso la loro, gli sfollati sono in attesa di un pasto caldo e della distribuzione dei viveri. Mentre nelle periferie spesso non arriva più l’elettricità e si sta al buio. Anche i soldati raccolti nel bosco attendono, ormai abituati al sibilo che passa sopra le loro teste, che finisca l‘attacco aereo.

È proprio questo ‘non mostrare’ l’atto della guerra, ma le sue conseguenze sul territorio a rendere il documentario dei registi polacchi Piotr Pawlus e Tomasz Wolski (ha lavorato con Sergei Loznitsa al montaggio di The Kiev Trial  di Sergei Loznitsa) in particolarmente interessante. Le sequenze del film sono momenti rubati alla vita quotidiana, momenti di passaggio e di incertezza, appesi ad un filo, come le rovine dei palazzi spaccati a metà, dove sulla parete sono ancora lì, in bilico sul baratro, armadi colmi di vestiti e scaffali pieni di libri, ad aspettare qualcuno che torni a prenderli.


W Ukrainie – Regia e sceneggiatura: Piotr Pawlus, Tomasz Wolski; fotografia: Piotr Pawlus; montaggio: Tomasz Wolski; produzione: Kijora Film; origine: Polonia/Germania, 2023; durata: 83’.

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